Polylepis

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Polylepis
Polylepis australis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineRosales
FamigliaRosaceae
SottofamigliaRosoideae
TribùAgrimonieae
SottotribùSanguisorbinae
GenerePolylepis
Ruiz & Pav.
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineRosales
FamigliaRosaceae
GenerePolylepis
Specie

Polylepis Ruiz & Pav. è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Rosaceae[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva dalle parole greche poli (molti) e lepis (strati), e si riferisce alla corteccia composta da numerose lamine, aspetto comune a tutte le specie del genere.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli esemplari delle diverse specie di Polylepis presentano in genere tronchi nodosi e ritorti, ma in alcune zone gli alberi raggiungono i 15–20 m di altezza e i 2 m di diametro. Il fogliame è sempreverde, spesso con grandi quantità di ramoscelli morti che pendono dalla parte inferiore della chioma.[2]

La corteccia è spessa e ruvida e ampiamente stratificata, e fornisce un'ottima protezione al tronco contro le basse temperature. Alcune specie di Polylepis formano boschi che crescono ben al di sopra della normale linea degli alberi, in associazione con prati e pascoli ad un'altitudine superiore ai 5000 m; questo sembra indicare il genere come quello con la distribuzione di Magnoliophyta arboree a più elevata quota nel mondo.[2]

Le diverse specie di questo genere hanno una notevole importanza per la popolazione andina, alla quale forniscono legna da costruzione e combustibile per cucinare e riscaldarsi.[2]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è uno dei pochi nella famiglia delle Rosacee che ha una impollinazione prevalentemente anemogama.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie arboree del genere Polylepis sono distribuite particolarmente nelle zone tropicali dell'alta cordigliera andina, nell'America del Sud; la maggiore distribuzione è compresa tra il Venezuela settentrionale e il nord del Cile e dell'Argentina. Alcuni individui appartenenti al genere hanno una distribuzione esterna alla zona tropicale, precisamente nelle montagne dell'Argentina nord-occidentale. La maggior parte delle specie di Polylepis cresce a quote comprese tra i 3500 e i 5000 m; tuttavia si ha testimonianza di specie che crescono più in basso, a quote superiori ai 1800 m.[2] La presenza di specie di bassa quota, comunemente mescolate con altre specie arboree in alcune foreste montane, indica che i componenti di tale genere potrebbero essere presenti nel Sudamerica occidentale fin dal Miocene o prima.[2] È estremamente raro trovare piante arboree a così elevate altitudini; questo rende alcune specie di Polylepis gli alberi presenti a più elevata altitudine nel mondo, insieme con alcune conifere delle montagne dell'Himalaya. Polylepis tarapacana può raggiungere i 4800 m di altezza, la più alta quota di crescita per un albero nel mondo.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Polylepis appartiene alla famiglia delle Rosaceae e contiene più di trenta specie, distribuite sulla Cordigliera delle Ande. Il genere appartiene alla tribù delle Agrimonieae[4].

Polylepis sembra mostrare una relazione evolutiva molto vicina al genere Acaena, con il quale condivide alcune caratteristiche morfologiche, come la corteccia stratificata rossastra e le infiorescenze ascellari, a volte pendule[2][5].

Il genere comprende le seguenti specie[1]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Polylepis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 14 novembre 2022.
  2. ^ a b c d e f g (EN) Beryl Brintnall Simpson, A revision of the genus Polylepis (Rosaceae: Sanguisorbeae), in Smithsonian Contributions to Botany, n. 43, Washington, D.C., Smithsonian Institution Press, 1979.
  3. ^ (EN) Schmidt-Lebuhn A.N., Seltmann P. e Kessler M., Consequences of the pollination system on genetic structure and patterns of species distribution in the Andean genus Polylepis (Rosaceae): a comparative study, in Plant Systematics and Evolution, vol. 266, 1–2, 2007, pp. 91–103, DOI:10.1007/s00606-007-0543-0.
  4. ^ (EN) Chen X., Li J., Cheng T. et al., Molecular systematics of Rosoideae (Rosaceae), in Plant Syst Evol, vol. 306, 2020.
  5. ^ (EN) Jon Fjeldså, Michael Kessler, Gunnar Engblom e Peter Driesch, Conserving the Biological Diversity of Polylepis Woodlands of the Highland of Peru and Bolivia: a Contribution to Sustainable Natural Resource Management in the Andes, Nordeco, 1996, ISBN 978-87-986168-0-1.

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