Pipistrellus abramus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Pipistrellus abramus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaVespertilionidae
SottofamigliaVespertilioninae
GenerePipistrellus
SpecieP.abramus
Nomenclatura binomiale
Pipistrellus abramus
Temminck, 1838

Pipistrellus abramus (Temminck, 1838) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'estremo oriente.[1][2]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 38 e 60 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 31 e 36 mm, la lunghezza della coda tra 29 e 45 mm, la lunghezza del piede tra 6 e 10 mm, la lunghezza delle orecchie tra 8 e 13 mm e un peso fino a 5,8 g.[3]

La pelliccia è corta e arruffata. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre o grigio-olivastre, leggermente brizzolate, mentre le parti ventrali sono bruno-grigiastre chiare. Il muso è largo, con due masse ghiandolari sui lati. Le orecchie sono corte, larghe, triangolari, con un antitrago ispessito che si estende in avanti fino all'angolo posteriore del muso. Il trago è circa la metà del padiglione auricolare, leggermente piegato in avanti e con l'estremità arrotondata. Le membrane alari sono marroni, semi-trasparenti e attaccate posteriormente alla base dell'alluce. I piedi sono piccoli. La punta della lunga coda si estende pet circa un millimetro oltre l'ampio uropatagio. Il calcar è lungo e carenato. Il pene è molto lungo. Il cariotipo è 2n=26 FNa=44.

Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi a banda stretta e frequenza modulata con massima energia a 43,8–52 kHz.

Comportamento

[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia in gruppi anche di un centinaio di individui negli edifici, spesso sotto le tegole dei tetti.

Alimentazione

[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti volanti, particolarmente coleotteri, ditteri, tricotteri e in misura minore di emitteri, omotteri, imenotteri e lepidotteri catturati intorno alle luci artificiali.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle province cinesi orientali e nord-orientali della Mongolia interna, Heilongjiang, Liaoning, Hebei, Tianjin, Shanxi, Jiangsu, Gansu, Sichuan, Yunnan, Shandong, Anhui, Zhejiang, Hubei, Hunan, Guangxi, Fujian, Jiangxi, Guangdong, Hong Kong, Macao, Guizhou, Xizang, Shaanxi e isole di Hainan e Taiwan, Penisola coreana, isole giapponesi di Hokkaidō, Honshū, Shikoku, Kyūshū, Tsushima, Takarajima, Yaku, Tane, Kuchino, Amami Ōshima, Tokunoshima, Okinawa, Kakeroma, Miyako, Irabu, Ishigaki, Iriomote e Yonaguni; Myanmar nord-orientale, Vietnam settentrionale e centrale, Laos settentrionale e negli stati indiani dell'Andhra Pradesh, Arunachal Pradesh e Uttar Pradesh. È nota un'osservazione anche sull'isola russa di Sachalin.

Vive nelle zone urbane, è invece assente dalle zone montane e dalle foreste dove non sono presenti strutture dove rifugiarsi.

Conservazione

[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, l'adattabilità e l'assenza di minacce rilevanti, classifica P.abramus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

  1. ^ a b c (EN) Bates, P. & Tsytsulina, K. 2008, Pipistrellus abramus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pipistrellus abramus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Smith & Xie, 2008.
  • Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.
  • C.Srinivasulu, Paul A.Racey & Shahroukh Mistry, A key to the bats (Mammalia: Chiroptera) of South Asia (PDF), in Journal of Threatened Taxa, vol. 2, n. 7, 2010, pp. 1001-1076 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi