Pinus attenuata

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Pinus attenuata
Esemplare di Pinus attenuata in natura
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Pinus
Specie P. attenuata
Nomenclatura binomiale
Pinus attenuata
Lemmon, 1892
Sinonimi

Pinus tuberculata Gordon

Nomi comuni

(EN) Narrowcone Pine
(EN) Knobcone Pine

Areale

Pinus attenuata Lemmon, 1892, è una specie di pino, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, originaria degli Stati Uniti (California e Oregon) e del Messico (Penisola di Bassa California).[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Pinus, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dall'antica radice indo-europea *pīt = resina.[2] Il nome specifico attenuata fa riferimento alla forma affusolata delle pigne.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Portamento[modifica | modifica wikitesto]

Albero, talvolta arbusto, alto fino a 25 m con tronco monopodiale, prevalentemente diritto più raramente ricurvo , che può raggiungere 80 cm di diametro, a chioma aperta, arrotondata e irregolare; i rami sono assurgenti, con germogli spesso multinodali, di colore marrone-rosso, dai pulvini corti e decorrenti. I catafilli sono subulati, scariosi, affusolati e con apici caudati.[3][4]

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie sono aghiformi, fascicolate in gruppi di 3 (raramente 2), di colore verde-giallo o verde-glauco, lunghe 9-15 cm, con margini seghettati e punte acute; gli stomi sono presenti su tutte le facce degli aghi, disposti in 8-12 linee sulla faccia abassiale convessa e in 3-5 linee sulle facce adassiali. Le gemme sono acute e ovoidali, quelle terminali lunghe fino a 3 cm, quelle laterali più piccole, marroni e resinose, con perule a margine eroso e ialino.[3][4]

Fiori[modifica | modifica wikitesto]

Sono strobili maschili inizialmente giallastri, poi giallastri-marroni, ovoidali-oblunghi o cilindrici, lunghi 1-1,5 cm.[3]

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Le pigne sono persistenti anche per 20 anni e si aprono durante gli incendi boschivi; sono subterminali, solitarie o disposte a coppie di 3-5 su corti, robusti e ricurvi peduncoli. Lunghe 8-15 cm e larghe 3,5-6 cm quando non ancora aperte, sessili, riflesse, estremamente serotinose e di colore dal giallo-marrone al marrone pallido, sono ovoidali-oblunghe o ovoidali-cilindriche, leggermente ricurve e asimmetriche. Presentano apofisi da rombiche a pentagonali, lievemente sollevate nella parte inferiore della pigna, ricurve e coniche nella parte superiore, specialmente vicino alla base, di colore ocraceo o marrone-giallastro, con l'età grigio. Gli umboni sono dorsali e rombici, lunghi 5 mm, di colore più scuro rispetto alle apofisi. I semi sono obliqui-ovoidali, con apice lievemente acuto, lunghi 6-7 mm, nerastri-marroni, con parte alata di circa 20 mm, oblunga, da giallastra a grigio-marrone.[4][3]

Corteccia[modifica | modifica wikitesto]

La corteccia è sottile, di colore inizialmente marrone-porpora, poi con il tempo marrone-scuro, superficialmente e strettamente solcata, con irregolari e piatte placche, nella parte superiore del tronco più liscia.[4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Vegeta fino ad altitudini di 1700 m nella parte americana dell'areale, mentre nella parte messicana raggiunge altitudini di 200-600 m; è considerata una specie pioniera nella ricolonizzazione di territori devastati da incendi boschivi, e pertanto frequenta aridi pendii o affioramenti rocciosi di serpentino dove la vegetazione caratteristica è quella del chaparral. Nella parte più settentrionale del suo areale, può associarsi a specie dei generi Quercus e Cupressus.[1][3]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Di dimensioni contenute, a lenta crescita per l'habitat secco e con un legno di qualità non eccelsa, P. attenuata è una specie di poca importanza economica. Nei locali negozi di artigianato in legno si possono trovare delle curiosità realizzate con le pigne e i rami. Anche in orticoltura la sua presenza è limitata in arboreti ubicati in zone a clima mediterraneo; in California si sperimenta la sua ibridizzazione artificiale con P. radiata e P. muricata.[1][3]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie risiede in un areale molto vasto e in molte zone la popolazione è ancora numerosa, specialmente nella parte settentrionale della California. In alcune zone più urbanizzate il rischio di un declino prossimo è concreto, ma attualmente viene ancora classificata come specie a rischio minimo (least concern) nella Lista rossa IUCN.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Farjon, A. 2013, Pinus attenuata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Pinus, su American Conifer Society. URL consultato il 23 settembre 2020.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.): Revised and Updated Edition, Brill, 2017, p. 653. URL consultato il 27 ottobre 2020.
  4. ^ a b c d Pinus attenuata Lemmon 1892, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 30 ottobre 2020.

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