Pietro Benedetti

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo partigiano nato nel 1902, vedi Pietro Benedetti (partigiano).

Pietro Benedetti, detto Sartorino o Sartorini (1745 circa[1] – dopo il 1792[1]), è stato un sopranista e contraltista italiano.

Attivo nel XVIII secolo come cantante lirico castrato, non si conoscono precisamente le date di nascita e di morte; la sua attività è comunque databile tra il 1764[2] e il 1792.[1]

Attorno all'ultimo periodo della sua carriera dovette mutarsi da sopranista a contraltista a causa di un grave abbassamento di voce.

È una figura nota alla storiografia musicale soprattutto per essere stato impegnato nella prima rappresentazione dell'opera Mitridate, re di Ponto di Wolfgang Amadeus Mozart al Teatro Regio Ducale di Milano il 26 dicembre 1770, nel ruolo di Sifare, figlio di Mitridate.[3] È celebre un aneddoto relativo alle prove nei giorni antecedenti alla rappresentazione di tale opera: in una lettera di Leopold Mozart datata 15 dicembre 1770 venne riportata una dichiarazione di Sartorini (citato come "Primo uomo") secondo la quale, se non fosse stato apprezzato il duetto finale, egli si sarebbe fatto castrare una seconda volta:[2]

«[...] il Primo uomo ha dichiarato che, se questo Duetto non dovesse piacere, si farà castrare di nuovo.[4]»

Inoltre si ha notizia di una sua partecipazione ai seguenti spettacoli:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Pietro Benedetti (alias Sartorini), su mozartiana.org, il Saggiatore. URL consultato il 4 maggio 2024.
  2. ^ a b (FR) Pietro BENEDETTI, su Quell'usignolo. URL consultato il 4 maggio 2024.
  3. ^ Mitridate, re di Ponto, Milano, Giovanni Montani, 1770. URL consultato il 4 maggio 2024.
  4. ^ 223. Leopold Mozart alla moglie, Salisburgo - Milano, 15 dic. 1770, su mozartiana.org, il Saggiatore. URL consultato il 4 maggio 2024.
  5. ^ Lo sposo burlato, Roma, Ottavio Puccinelli, 1769. URL consultato il 4 maggio 2024.
  6. ^ Lo sposo burlato, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  7. ^ Francesco Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatorii: Elenco di tutte le opere in musica rappresentate nei teatri di Napoli dal 1651 al 1881, con cenni sui teatri e sui poeti melodrammatici, Bologna, Forni, 1882, p. 241. URL consultato il 4 maggio 2024.
  8. ^ La Merope, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  9. ^ Enea in Cartagine, Torino, Mairesse, 1770. URL consultato il 4 maggio 2024.
  10. ^ Enea in Cartagine, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  11. ^ Armida, Torino, Mairesse, 1770. URL consultato il 4 maggio 2024.
  12. ^ Armida, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  13. ^ La Nitteti, Milano, Giovanni Montani, 1771. URL consultato il 4 maggio 2024.
  14. ^ La Nitteti, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  15. ^ Orfeo ed Euridice e Aristo e Temira, Bologna, Sassi, 1771. URL consultato il 4 maggio 2024.
  16. ^ Orfeo ed Euridice e Aristo e Temira, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  17. ^ Ricimero, Venezia, Modesto Fenzo, 1773. URL consultato il 4 maggio 2024.
  18. ^ Ricimero, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  19. ^ La clemenza di Tito, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  20. ^ Ipermestra, Venezia, Modesto Fenzo, 1774. URL consultato il 4 maggio 2024.
  21. ^ Ipermestra, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  22. ^ Adriano in Siria, Torino, Derossi, 1782. URL consultato il 4 maggio 2024.
  23. ^ Adriano in Siria, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  24. ^ Solimano, Torino, Derossi, 1782. URL consultato il 4 maggio 2024.
  25. ^ Solimano, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  26. ^ Artemisia, Venezia, Modesto Fenzo, 1782. URL consultato il 4 maggio 2024.
  27. ^ Artemisia, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.
  28. ^ Zenobia di Palmira, Bologna, Sassi, 1792. URL consultato il 4 maggio 2024.
  29. ^ Zenobia di Palmira, su corago.unibo.it, Università di Bologna. URL consultato il 4 maggio 2024.

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