Piccolo museo navale

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Piccolo museo navale
(DE) Kleines Schiffsmuseum
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàLaives
IndirizzoVia Fabio Filzi 7
Coordinate46°25′22.7″N 11°19′27.57″E / 46.422972°N 11.324324°E46.422972; 11.324324
Caratteristiche
TipoMuseo navale storico
Periodo storico collezioniXX secolo
FondatoriAlois Clementi
AperturaAnni 1980
Chiusura2002
ProprietàAlois Clementi

Il Piccolo museo navale[1] o Piccolo museo navale delle tragedie sui mari[2] (in lingua tedesca: Das kleine Schiffsmuseum "Tragödie zur See") è stato un museo navale attivo dagli anni 1980 al 2002 a Laives. Ospitava la più grande raccolta in Europa di modelli in grande scala (da 1:20 a 1:80) di navi da guerra del XX secolo, che erano state affondate tragicamente[1][3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il fondatore del museo, Alois Clementi, fin dal 1962 aveva cominciato a costruire modelli in grande scala (dapprima 1:80, poi 1:60) di navi da guerra affondate. Dal 1975 cominciò la costruzione di modelli ancora più grandi, in grado di ospitare da una a tre persone, ed equipaggiati con motori in modo da poter navigare.[2][4]

I modelli vennero esposti in molte città europee, ed i modelli dinamici vennero fatti navigare sul Canal Grande a Venezia e sull'Arno a Firenze.[1][4]

Questi modelli raccolti in uno spazio ricavato nel maso dello stesso Clementi alle porte di Laives andarono a formare il nucleo del museo[3], cui poi si aggiunsero i dipinti del pittore olandese Jan Toetenel, anch'essi a tema storico navale[4].

Nel 2002 Clementi decise di chiudere il museo per motivi di salute. I modelli vennero offerti alle amministrazioni di alcuni comuni altoatesini che si affacciano su laghi: Caldaro sulla Strada del Vino, Appiano sulla Strada del Vino e Curon Venosta; nessuno tuttavia rispose positivamente. Fu il Museo storico italiano della guerra di Rovereto ad acquistarli.[3][2][5]

Modelli[modifica | modifica wikitesto]

Nave Scala
Tirpitz 1:80
Roma 1:80
Nelson 1:80
Scharnhorst 1:80
HMS Prince of Wales 1:60
Prinz Eugen 1:60
Musashi 1:60
Bismarck 1:30
SMS Viribus Unitis 1:20
HMS Hood 1:30
Yamato 1:26

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Piccolo museo navale, su provinz.bz.it. URL consultato il 14 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2001).
  2. ^ a b c Il Museo della Guerra alla fiera del collezionismo militare di Novegro, su museodellaguerra.it. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato il 4 dicembre 2022).
  3. ^ a b c (DE) Christian Bassani, Das vergessene Museum (PDF), in Die Weinstraße, n. 12, Bolzano, Ahead, dicembre 2004, p. 43. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato il 14 gennaio 2020).
  4. ^ a b c Il piccolo museo navale: tragedie sui mari, su parsec.it. URL consultato il 14 gennaio 2020 (archiviato il 25 giugno 2004).
  5. ^ Museo Storico Italiano della Guerra - ANNALI - 2001-2003 (PDF), su museodellaguerra.it, p. 224. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato il 18 gennaio 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]