Pelomys campanae

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Pelomys campanae
Immagine di Pelomys campanae mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenerePelomys
SpecieP.campanae
Nomenclatura binomiale
Pelomys campanae
Huet, 1888

Pelomys campanae (Huet, 1888) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa centro-occidentale.[1][2]

Il nome specifico è dedicato al Reverendo Padre Campana, naturalista che catturò l'olotipo presso Landana, in Angola[3].

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 118 e 170 mm, la lunghezza della coda tra 125 e 158 mm, la lunghezza del piede tra 27 e 35 mm e la lunghezza delle orecchie tra 18 e 19 mm.[4]

La pelliccia è ruvida. Le parti superiori sono bruno-giallastre con dei riflessi rossastri sulla groppa, una striscia nerastra dorsale spesso indistinta si estende dalla parte centrale della schiena fino alla base della coda, mentre le parti ventrali sono biancastre o bianco-giallastre talvolta con delle macchie rossicce sul collo e sull'addome. Il naso, il contorno degli occhi e le orecchie sono bruno-rossicce. La coda è lunga quanto la testa e il corpo, nerastra sopra, giallastra sotto e cosparsa di pochi peli brunastri. Il numero cromosomico è 2n=48.

Comportamento

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È una specie terricola, probabilmente semi-acquatica.

giovani individui sono stati osservati nei mesi di aprile, giugno e luglio.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa nell'Angola occidentale e nella Repubblica Democratica del Congo sud-occidentale.

Vive nelle savane, in prossimità delle foreste pluviali, in campi agricoli e in campi di mais.

Conservazione

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La lista rossa IUCN, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica P.campanae come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

  1. ^ a b c (EN) Dieterlen. F. 2008, Pelomys campanae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pelomys campanae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ J.Huet, Sur une nouvelle Espéce de Rat, in Le Naturaliste, vol. 10, n. 31, 1888, pp. 143-144.
  4. ^ Happold, 2013.
  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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