Patricia Barber

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Patricia Barber
Patricia Barber (2017)
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereJazz
Blues
Periodo di attività musicaleanni '70 – in attività
Strumentovoce, piano
EtichettaArtistShare, Blue Note, Premonition
Sito ufficiale

Patricia Barber (Chicago, 8 novembre 1955) è una cantante, pianista e compositrice statunitense, interprete di musica jazz e blues.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il padre di Barber, Floyd, era un sassofonista jazz che suonava con Bud Freeman e Glenn Miller. Patricia ha studiato sassofono e pianoforte fin da piccola, cantava da adolescente nei musical della scuola e ha studiato pianoforte all'Università dell'Iowa all'inizio degli anni settanta. Da quel momento Barber iniziò a suonare regolarmente e a farsi conoscere nei bar e nei locali di Chicago[1].

Ha vinto il Guggenhem Fellowship in composizione musicale nel 2003, un risultato insolito per qualcuno che lavora nel campo della scrittura di canzoni popolari[2]. Il premio ha permesso a Barber di dedicare del tempo ad un ciclo di canzoni basato sulle Metamorfosi di Ovidio.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposata con la musicologa Martha Feldman[3].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1989 - Split (Floyd)
  • 1991 - A Distortion of Love (Antilles)
  • 1994 - Café Blue (Premonition)
  • 1998 - Modern Cool (Premonition)
  • 1999 - Companion (Premonition)
  • 2000 - Nightclub (Premonition/Blue Note)
  • 2002 - Verse (Premonition/Blue Note)
  • 2004 - Live: A Fortnight in France (Blue Note)
  • 2006 - Mythologies (Blue Note)
  • 2008 - The Cole Porter Mix (Blue Note)
  • 2010 - Live in Concert (Floyd)
  • 2013 - Smash (Concord Jazz)
  • 2019 - Higher (ArtistShare)
  • 2021- Clique

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Yanow, Scott (2008). The Jazz Singers: The Ultimate Guide. Backbeat. p. 109.
  2. ^ downbeat.com, https://downbeat.com/news/detail/barber-awarded-guggenheim-fellowship.
  3. ^ Velez, Andrew (November 7, 2000). "Totally Jazzed". The Advocate: 81–82..

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN85474143 · ISNI (EN0000 0000 7841 2321 · Europeana agent/base/71822 · LCCN (ENno99040270 · GND (DE135134234 · BNF (FRcb140381654 (data) · J9U (ENHE987007420501505171 · WorldCat Identities (ENlccn-no99-040270