Palazzo Tozzoni
Palazzo Tozzoni | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Imola |
Indirizzo | via Garibaldi, 18 |
Coordinate | 44°21′09.6″N 11°42′43.33″E / 44.352667°N 11.712036°E |
Caratteristiche | |
Tipo | Museo civico |
Intitolato a | Tozzoni |
Istituzione | 1981 |
Visitatori | 5 630 (2022) |
Sito web | |
Palazzo Tozzoni è una dimora storica di Imola situata in Via Garibaldi 18, già appartenente ai conti Tozzoni. Il palazzo conserva ancora oggi arredi, suppellettili e ricordi della famiglia a cui è appartenuto.
Dal 28 febbraio 2023 è inserito nel novero delle «Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna»[1].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Fu costruito su tre piani da Domenico Trifogli nella prima metà del XVIII secolo, in stile tardo-barocco. I lavori furono completati nel 1738. Il palazzo fu donato al comune con tutti gli arredi nel 1978 dall'ultima discendente della famiglia Tozzoni, Sofia Serristori Tozzoni.[2]
Nel 1981 è stato trasformato in museo civico.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La casa-museo permette di scoprire la vita di una nobile famiglia di provincia attraversando gli ambienti in cui viveva: lo scalone, il salone d'onore, l'appartamento barocchetto, l'appartamento in stile Impero avvicinano al ruolo della famiglia nella vita pubblica, mentre sono ambienti più intimi e ad uso privato l'appartamento della veranda, la sala da pranzo, i salotti e le antiche cucine, nonché la biblioteca.[2]
Il percorso di visita va dal piano terra al piano nobile, congiunti dallo scalone[2] adornato di sculture opera di Francesco Janssens.
Le sale più importanti sono il "Salotto rosso", che include la quadreria con i ritratti dei Tozzoni, la "Camera dell'alcova", caratterizzata dallo stile rococò e il "Salotto del papa", così intitolato in onore di papa Benedetto XIV. La raccolta di quadri include circa 170 dipinti, soprattutto opere di artisti bolognesi o romagnoli. I più antichi risalgono al XVI secolo.
Di particolare valore il Ritratto di Papa Pio V di Lavinia Fontana, le tele di Girolamo Donnini e i Tre santi in gloria di Ignazio Stern. Tra i pittori sono inoltre presenti Bartolomeo Cesi, Marcantonio Franceschini e Antonio Beccadelli.[2]
Palazzo Tozzoni raccoglie anche la collezione etnografica raccolta da Francesco Tozzoni durante i suoi viaggi.[2]
La biblioteca[modifica | modifica wikitesto]
La biblioteca, ricca di volumi antichi tra cui alcune cinquecentine, e l'archivio di famiglia sono situati al piano terra.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
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Il salone
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La stanza da letto nell'appartamento in stile Impero
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Il salotto giallo
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L'alcova
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L'anticamera della biblioteca
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La biblioteca
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Case e studi delle persone illustri: le strutture riconosciute, su patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it. URL consultato l'8 agosto 2023.
- ^ a b c d e Francesca Baldi Gilberta Franzoni 2005, pp. 116-117.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- C. Pedrini (a cura di), Palazzo Tozzoni: spazi domestici e sotterranei, Bologna, 2003
- A. Mazza (a cura di), Le collezioni di palazzo Tozzoni ad Imola. Ipotesi per un catalogo, Imola, 1981
- Francesca Baldi e Gilberta Franzoni (a cura di), Bologna. Una Provincia cento musei. L'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità. Guida, Bologna, Pendragon, 2005, ISBN 88-8342-324-0, SBN IT\ICCU\UBO\2745067.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Tozzoni
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su museiciviciimola.it.
- Palazzo Tozzoni, su sito del turismo del Comune di Imola. URL consultato il 27 maggio 2023.
- Palazzo Tozzoni, su PatER – Catalogo del Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna, ultimo aggiornamento 27 marzo 2023. URL consultato il 22 maggio 2023. pubblicato con licenza CC BY-NC-ND 3.0
- Archivio Famiglia Tozzoni Sec. XV - Sec. XX, su Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna. URL consultato il 27 maggio 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 312760019 · ISNI (EN) 0000 0001 2197 4021 · LCCN (EN) sh88006312 · GND (DE) 4576649-6 · J9U (EN, HE) 987007288852805171 |
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