Palazzo Pitteri

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Palazzo Pitteri
Palazzo Pitteri
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTrieste
IndirizzoPiazza dell'Unità d'Italia
Coordinate45°38′58″N 13°46′03.6″E / 45.649444°N 13.767667°E45.649444; 13.767667
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1780
Realizzazione
ArchitettoUlderico Moro
CommittenteDomenico Plenario

Palazzo Pitteri, anche conosciuto come Palazzo Plenario-Pitteri, è un palazzo storico di Trieste, sito in piazza Unità d'Italia. Costruito nel 1780, è il palazzo più vecchio della piazza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del palazzo fu commissionata nel 1780 all'architetto friulano Ulderico Moro dal ricco negoziante Domenico Plenario. Nel 1801 l'edificio venne acquistato da Giovanni Iovovitz, e nel 1834 passò a Leopoldo Pitteri, a cui si deve il nome con cui è maggiormente conosciuto.[1][2][3]

Nel 1810 il geografo e letterato Domenico Rossetti De Scander fondò nei locali al piano terra del palazzo la prima sede della Società di Minerva, che si proponeva di promuovere l'arte e la cultura della città di Trieste.[1][2]
Nel 1880 al piano terra del palazzo venne aperto il Caffè Flora, usato come ritrovo dai coristi del vicino Teatro Verdi.[4]

Nel 1937 il piano terra venne ristrutturato e modificato, mentre nel 1982 lo studio di architettura Celli Tognon seguì una ristrutturazione generale dell'edificio, senza però modificare l'originale facciata settecentesca su Piazza Unità d'Italia.[1][2]

In un appartamento di Palazzo Pitteri trascorse gli ultimi anni il musicista triestino Lelio Luttazzi, dopo essere tornato nella città natale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo, situato in Piazza Unità d'Italia tra il palazzo del municipio e il Grand Hotel Duchi d'Aosta, si articola in cinque piani. Il prospetto principale, che mostra elementi di stile tardo barocco e rococò, è composto da un corpo centrale leggermente aggettante dove si aprono cinque finestre per piano e due corpi laterali simmetrici con tre finestre ciascuno.

A livello del piano terra e del primo piano la facciata è rivestita con un bugnato liscio. Il secondo e terzo piano rappresentano i piani nobili e il corpo centrale è scandito da sei lesene terminanti con un capitello ionico. Le finestre centrali dei piani nobili sono sormontate da frontoni di forme alternate triangolari e semicircolari; solo la finestra al centro del secondo piano è dotata di un piccolo terrazzino ed è sormontata da una profonda nicchia decorata con uno stemma. All'epoca della sua costruzione il palazzo era visto come un esempio di architettura moderna.[1][2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Palazzo Pitteri, su turismofvg.it. URL consultato il 03/05/2020.
  2. ^ a b c d e Palazzo Plenario-Pitteri, su friuli.vimado.it. URL consultato il 03/05/2020.
  3. ^ a b Autori Vari, IFAU '18 - Territori fragili / Fragile territories. Paesaggi_Città_Architetture / Landscapes_Cities_Architecture, Gangemi Editore Spa, p. 49, ISBN 9788849286670.
  4. ^ Piazza Unità [collegamento interrotto], su triesteraccontatrieste.it. URL consultato il 03/05/2020.

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