Palazzo Giovanni Garibaldi

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Palazzo Giovanni Garibaldi
Lo scalone interno del palazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoVico Carmagnola, 7
Coordinate44°24′32.93″N 8°56′03.32″E / 44.409147°N 8.934256°E44.409147; 8.934256
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1651-1654; post secondo dopoguerra
Inaugurazione1654
Usoabitazione/uffici
Realizzazione
AppaltatoreGiovanni Garibaldi

Il palazzo Giovanni Garibaldi è un edificio sito in vico Carmagnola al civico 7 nel centro storico di Genova. L'edificio fu inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del portale

Costruito tra il 1651 e il 1654 su fedecommesso di Giovanni Garibaldi, il palazzo è contiguo alla piazza omonima (antica piazza dei Piccapietra).

Frutto di un'imponente operazione immobiliare, iniziata nel 1635, sul sito di diverse proprietà in rovina, tra cui una domus magna degli Spinola e dei Doria, l'edificio assume un ruolo "strategico" come collegamento tra la contrada dei Doria e il nuovo palazzo dei Pallavicini.

L'ingresso originario presso l'archivolto conduce in un atrio con cortile attorno a cui si svolge uno scalone a colonne, un tempo da qui era possibile accedere all'appartamento nobile attraverso loggiati aperti sul vasto terrazzo, ricavato dalla copertura di "mezzani" da reddito, che nella densità edilizia dei vicoli supplisce al giardino.

La collocazione marginale del cortile, databile agli anni settanta del XVI secolo, mostra ancora una volta come la posizione centrale dello scalone non fosse indispensabile per rendere prestigiosa l'accoglienza di ospiti illustri nell'appartamento nobile.

Il nuovo ingresso su vico Carmagnola è frutto del recente accorpamento con una vicina casa Pallavicini, di cui è rimasto il portale cinquecentesco, l'entrata del palazzo Guarnieri è così rivolta verso l'ottocentesca via Carlo Felice (oggi via XXV Aprile).

Annoverato alla fine del XIX secolo tra le proprietà Gavotti, il palazzo viene trasformato in casa ad appartamenti dalla ricostruzione del dopoguerra.

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