Palazzo Galeano

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Palazzo Galeano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàLodi
IndirizzoCorso Umberto I 48
Coordinate45°18′55.21″N 9°30′15.82″E / 45.315337°N 9.504395°E45.315337; 9.504395
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVII secolo
Stilebarocco
Piani3

Il palazzo Galeano, noto anche come palazzo Raimondi,[1][2][3] è un palazzo nobiliare di Lodi, sito nel centro storico della città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo, costruito nel XVII secolo,[1] appartenne in origine alla famiglia Bertoglio.[2]

Nel 1752 il palazzo venne acquistato da tale Pietro Antonio Beccante, commerciante di vini originario di Casalmaggiore; egli nel 1768 acquisì anche la limitrofa casa Navarra (posta immediatamente a sinistra del palazzo) e fece realizzare una nuova facciata per dare ai due edifici un aspetto unitario. Rimase tuttavia un’evidente curvatura nel punto di contatto fra il nucleo originario del palazzo e la parte acquisita in seguito.[2]

Successivamente il palazzo pervenne ai marchesi Galeano, che lo resero più sfarzoso affidandone la decorazione interna ai pittori Ferrabini e Degrà.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo è posto all’angolo fra il corso Umberto I, sul quale prospetta la facciata principale, e la via Volturno, quasi dirimpetto alla chiesa di San Filippo.[2]

Le facciate contano tre ordini di finestre,[1] ornate da cornici riccamente decorate; il piano nobile è posto al primo piano, ed è sormontato da un piano superiore di altezza ridotta. Riccamente decorato, in bugnato alla greca, è anche lo spigolo fra le due facciate.[1]

La facciata principale, prospettante sul corso Umberto I, è disegnata simmetricamente; al centro si apre il portale, sormontato da un balcone con ringhiera in ferro battuto.[1] Le finestre del pianterreno hanno altezze alternate nella parte inferiore, per lasciare spazio a quattro ingressi secondari, dei quali due sono murati e due ospitano negozi.[1]

La facciata laterale, prospettante sulla stretta via Volturno, riprende nelle altezze e negli ornamenti il disegno di quella principale, con la particolarità di due coppie di finestre binate.[1]

All’interno si apre un cortile, porticato su due lati[1][2]; da esso ha origine lo scalone, coperto da un soffitto a volta.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Novasconi (1968), p. 184.
  2. ^ a b c d e f g Lise (1987), p. 112.
  3. ^ Palazzo Galeano, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Armando Novasconi, Il barocco nel lodigiano, Lodi, Banca mutua popolare agricola di Lodi, 1968, pp. 184-185, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\MIL\0436579.
  • Giorgio Lise, Lodi, i palazzi. Cortili, portali, facciate, Lodi, Lodigraf, 1987, p. 112, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\LO1\0760948.

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