Osservatorio sulla radiofonia internazionale in lingua italiana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Osservatorio sulla radiofonia internazionale in lingua italiana
Fondazione1996
ScopoValorizzazione della lingua italiana attraverso i media stranieri italofoni
PresidenteNader Javaheri
Lingua ufficialeitaliano

L'Osservatorio sulla radiofonia internazionale in lingua italiana, più noto con il nome abbreviato di Italradio, è un comitato che promuove l'uso della lingua italiana nella radiodiffusione internazionale e locale, in quanto valore culturale che costituisce un patrimonio per tutta l'italofonia e per tutti gli italofili nel mondo. È particolarmente attivo nel campo della radiodiffusione internazionale via onde corte, onde medie e via Internet.

Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

Scopo di Italradio è quello di promuovere e diffondere le trasmissioni internazionali in lingua italiana via radio e televisione, via satellite e via Internet. Si differenzia dalle altre organizzazioni che operano nel mondo del radioascolto perché si interessa degli aspetti culturali della radio e della televisione e non solo delle questioni tecniche. In particolare, ispirandosi a criteri di neutralità, imparzialità e di indipendenza, si propone di:

  • far conoscere il mondo della radiodiffusione internazionale in lingua italiana su onde corte e medie, via satellite e Internet al di fuori delle normali schiere di appassionati;
  • salvaguardare il valore storico di questo fenomeno, recuperando e valorizzando le testimonianze che ne riaffermano l'importanza;
  • creare collegamenti con altre realtà culturali che trovano nella lingua italiana la propria ragione d'essere[1].

La presidenza di Italradio è affidata a Nader Javaheri; segretario generale è Luigi Cobisi e il coordinatore scientifico è Filippo Giannetti[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Osservatorio sulla radiofonia internazionale in lingua italiana - Italradio nasce nel 1996 per iniziativa di alcuni appassionati di radioascolto. Pur avendo un proprio statuto, Italradio si è presentato ed ha operato spesso come gruppo informale; inizialmente, raccoglie esperienze pregresse (come RadioIt, il primo sito al mondo contenente una lista di trasmissioni radiofoniche in lingua italiana, nato nel 1995) e ne valorizza i contenuti. Nel 1997 realizza la prima collaborazione internazionale, riportando la lingua italiana nelle trasmissioni di Radio Budapest, con una serie di cinque programmi della durata di cinque minuti ciascuno[3][4].

Nel 1998 istituisce il premio Italradio e collabora con la BBC per il 60º anniversario del programma in lingua italiana di Radio Londra[5][6]. Nel 1999 rinnova l'esperimento di programmi in italiano con Radio Budapest[7][8].

Nel 2000 viene organizzato il primo Forum Italradio, che vede la partecipazione di rappresentanti di Radio Budapest, Radio Romania Internazionale, Radio Vaticana e della Rai[9]. Nello stesso anno, avvia una collaborazione con la Radio Vaticana destinata a dar vita a due trasmissioni mensili che, fino al 2006, hanno trattato temi inerenti alla cultura italiana nel mondo e alla tecnologia moderna. Nel 2001 è parte attiva nella riapertura ufficiale delle trasmissioni in italiano di Radio Budapest, per la quale realizza un programma settimanale dedicato alla radioricezione.

Nel 2003, in collaborazione con l'EDXC e la Voce del Mediterraneo, organizza a Malta il primo forum all'estero.[10][11][12] Nello stesso anno, inizia una collaborazione con la HCJB - La Voce delle Ande, per la quale prepara un programma mensile in inglese (European Perspective) dedicato alla radiofonia internazionale in Europa.

Nel 2006 è accolto come membro associato dalla Comunità radiotelevisiva italofona[13]. Nel 2007 lancia la Rete mondiale virtuale[14], primo aggregatore multimediale rivolto alle emittenti in lingua italiana via Internet. Nel 2008 espone, per la prima volta, una parte del proprio archivio di documenti radiofilatelici a Quistello[15] nell'ambito delle manifestazioni per il centenario di Primo Boselli.

Nel 2012 realizza con la Rete 2 della Radio Svizzera di Lingua Italiana "Pillole di radio", una serie di trasmissioni per celebrare gli 80 anni di Radio Monteceneri[16].

Sempre nel 2012 il Comitato organizza la prima manifestazione italiana dedicata alla Giornata mondiale della radio indetta da UNESCO[17]. Il seminario "Trasmettere e ascoltare: Per una diffusione davvero universale" si concentra sulla possibilità offerta dalla radiodiffusione circolare di rivolgersi ad un pubblico illimitato con costi minimi[18]. Pisa è stata scelta in quanto città ospite fin dall'inizio del XX secolo della prima stazione radio intercontinentale di Marconi nella frazione di Coltano. Negli anni successivi la Giornata è stata organizzata ancora a Pisa (2020) Firenze (2013, 2016, 2019) Roma (2014) e Scandiano (2015) e in modalità virtuale negli anni 2021 e 2022.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Il premio Italradio[modifica | modifica wikitesto]

È conferito ogni anno a persone o enti che operano nel campo della radiotelevisione in italiano o in ambiti culturali e sociali ad esso riconducibili. È rappresentato dalla medaglia di Pietro Bembo attribuita al Cellini e realizzata dall'orafo fiorentino Paolo Penko. Questa è la cronologia del premio:

1998: Ezio Bérard, redattore della sede regionale Rai di Aosta[19]

1999: Béla Szomraky, direttore dei programmi per l'estero di Radio Budapest[20]

2000: Redazione Italiana di Radio Romania Internazionale[21]

2001: Padre Giovanni Giorgianni e redazione di Orizzonti Cristiani, Radio Vaticana[22]

2002: Richard Muscat, direttore della Voce del Mediterraneo[23][24]

2003: Remigio Ratti, direttore della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana[25]

2004: Redazione Italiana di Radio Tirana[26]

2005: Antonio Rocco, direttore di Radio Koper Capodistria[27]

2006: Nicola Cariglia, direttore della sede regionale Rai di Firenze[28]

2007: Valery Prostakov e redazione italiana della Voce della Russia[29][30]

2008: Redazione di Res Nova Scientiae[31]

2009: Concetta Corselli, del programma italiano di Radio Cairo[32]

2010: Giuseppe Blasi, coordinatore dei corsi della Scuola di Giornalismo dell'Università di Salerno[33]

2011: Enrico Bellodi, per l'azione di diffusione della conoscenza della radio tra gli studenti[34]

2012: Radio Monteceneri, nell'ottantesimo della fondazione[35]

2013: Riccardo Cucchi e Tutto il calcio minuto per minuto[36]

2014: François Rancy, direttore dell'Ufficio Radiocomunicazioni dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni[37]

2015: Andrea Ferro, corrispondente di Radio 24 da Genova[38]

2016: Lara Drčič, redattrice di Radio Capodistria, in particolare per il programma Radioviaggio[39]

2017: Ezio Mognaschi (premio assegnato alla memoria) della Università di Pavia, per la sua indimenticabile attività scientifica[40]

2021: Lorenzo Berardi, giornalista e autore del libro Radiocronache[41]

2022: Saverio Meloni (premio assegnato alla memoria)[42]

Il Tricolore della Radio[modifica | modifica wikitesto]

È conferito dal 2011, in ideale collegamento con il 150° dell'Unità Nazionale, a persone o enti in riconoscimento di attività, studi, iniziative a favore della cultura italiana come espressa attraverso la radio. Questa la cronologia del premio:

2011: Tassos Mavris del programma italiano Athens International Radio[43]

2012: Paola Bernardini della Biblioteca comunale centrale di Pisa[44]

2013: Giovanni Lombardo, protagonista della trasmissione che da Busto Arsizio annunciò per prima la fine della II guerra mondiale in Italia (25 aprile 1945)[45]

2014: Iva Palmieri, Console Generale d'Italia a Capodistria[46]

2016: Costantino Pacifici, già alla direzione del Centro trasmittente di Santa Maria di Galeria della Radio Vaticana[47]

2017: Piernando Binaghi, responsabile della redazione meteo della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana[45]

Il Forum Italradio[modifica | modifica wikitesto]

Il Forum sulla radiodiffusione internazionale in lingua italiana è una manifestazione che si tiene periodicamente, in Italia o all'estero, per approfondire i temi legati all'uso della lingua italiana alla radio. Si svolge, con una periodicità di circa diciotto mesi, in più giornate e coinvolge giornalisti, esperti del settore delle comunicazioni ed ascoltatori.

Dalle esperienze dei forum nascono altri incontri, come quello sulla radio e la scuola tenutosi a Quistello nel 2008, in occasione del centenario della nascita del radioamatore Primo Boselli[48][49][50].

Per organizzare gli incontri, Italradio si avvale della collaborazione di enti locali (i comuni di Pontassieve, Trezzano sul Naviglio, Quistello, Arena Po, Tortolì, il Consiglio Distrettuale di Timiș) e di università (Università di Pisa) fondazioni ed associazioni private (Fondazione Romualdo Del Bianco, Rotary Club Firenze Est) e stazioni radio internazionali.

Il 26 gennaio 2015 una sessione del Forum è stata trasmessa per la prima volta in diretta radiofonica da Radio Capodistria.[46]

Le pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Italradio ha curato le pubblicazioni seguenti:

  • Rivista Italradio, pubblicata due volte all'anno, approfondiva temi di storia e attualità della radiofonia internazionale in lingua italiana[51].
  • L'Orario Radio, con cui aggiornava annualmente l'opera iniziata da Primo Boselli nel 1974, conteneva un elenco di stazioni radiofoniche che si poteva ascoltare in Italia via onde corte, medie e lunghe; era integrato con la precedente rivista, di cui rappresentava il terzo numero annuale.
  • 90 x 90 - Novanta momenti per novant'anni di storia della radio e della televisione in italiano, pubblicato nel 2014 da Paolo Morandotti, con prefazione di Riccardo Cucchi e postfazione di Giancarlo Morolli, raccoglie alcuni dei momenti più interessanti che hanno caratterizzato la storia della radio e della TV nella nostra lingua.
  • La radio tra convergenza e multimedialità - Riflessioni contro il pensiero radiophonically correct, pubblicato nel 2017 da Paolo Morandotti, con prefazione di Nicola Marini, sinteitizza le ricerche svolte dall'Osservatorio sull'evoluzione del mezzo radiofonico nell'era della multimedialità.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Italradio - Presentazione del Comitato, su italradio.org, p. 3. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  2. ^ Italradio ha un nuovo coordinatore scientifico, su italradio.org.
  3. ^ Italiano alla radio, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  4. ^ Radio Budapest in italiano, in Italia Oggi, 14 ottobre 1997.
  5. ^ Paolo Morandotti, BBC 1998, su bbc98.italradio.org. URL consultato il 3 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2008).
  6. ^ Il Giornale, 22 ottobre 1997.
  7. ^ Italiano alla radio, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  8. ^ Il Resto del Carlino, 3 febbraio 1999.
  9. ^ Forum 2000 : Portale Italradio, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  10. ^ Forum 2003 : Portale Italradio, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  11. ^ (EN) The Malta independent Daily, 12 settembre 2003.
  12. ^ (EN) The Times of Malta, 24 ottobre 2003.
  13. ^ Paolo Morandotti, Italradio nella Comunità radiotelevisiva italofona, su portale.italradio.org, 29 settembre 2006. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  14. ^ Luigi Cobisi, Una rete mondiale in italiano, l'evoluzione della radiofonia al Forum 2007, su portale.italradio.org, 23 novembre 2007. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  15. ^ Luigi Cobisi, Mostra filatelica e annullo per Primo Boselli, su portale.italradio.org, 19 marzo 2008. URL consultato il 3 ottobre 2008.
  16. ^ Pillole di radio, con la RSI verso l'80°, su italradio.org.
  17. ^ (EN) World Radio Day, su UNESCO. URL consultato il 16 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).
  18. ^ Luigi Cobisi, A Pisa la Prima Giornata Mondiale della Radio, su portale.italradio.org, 22 gennaio 2012.
  19. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 1998 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  20. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 1999 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  21. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2000 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  22. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2001 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  23. ^ Il Premio Italradio 2002 a Richard Muscat
  24. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2002 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  25. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2003 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  26. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2004 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  27. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2005 : Portale Italradio, su portale.italradio.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  28. ^ Premio Italradio 2006
  29. ^ AGI, 20 novembre 2007
  30. ^ Premio Italradio 2007
  31. ^ Il Premio Italradio 2008 al TG Latino
  32. ^ Firenze: Premio Italradio 2009 a Concetta Corselli
  33. ^ A Pino Blasi il Premio Italradio 2010
  34. ^ A Enrico Bellodi il Premio Italradio 2011
  35. ^ Il Premio Italradio 2012 a Radio Monte Ceneri (consultato il 3 marzo 2014)
  36. ^ XVI Premio Italradio al "Calcio Minuto per Minuto" (consultato il 3 marzo 2014)
  37. ^ Italradio, A François Rancy il Premio Italradio 2014, su italradio.org, 3 ottobre 2015.
  38. ^ Portale Italradio, Premio Italradio 2015 a Andrea Ferro, su portale.italradio.org. URL consultato il 17 maggio 2015.
  39. ^ Portale Italradio, Il Premio Italradio 2016 assegnato a Lara Drcic, su portale.italradio.org. URL consultato il 28 maggio 2016.
  40. ^ Portale Italradio, Premio italradio 2017 alla memoria di Ezio Mognaschi, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  41. ^ Premio Italradio a Lorenzo Berardi, su italradio.org, 1º ottobre 2022.
  42. ^ Tortolì, una targa premio per Saverio Meloni, compianto studioso marconiano, su vistanet.it.
  43. ^ Portale Italradio, Un tricolore per la Radio di Atene, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  44. ^ Portale Italradio, A Pisa la Prima Giornata Mondiale della Radio, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  45. ^ a b Tricolore della Radio : Portale Italradio, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  46. ^ a b Italradio, A Capodistria la 3.a sessione del XII Forum Italradio, su italradio.org, 23 gennaio 2015.
  47. ^ Italradio, Radiofonia e multimedialità: a Pisa il XIII Forum Italradio, su italradio.org, 1º novembre 2016.
  48. ^ Portale Italradio, Centenario della Nascita di Primo Boselli, su italradio.org. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  49. ^ La Gazzetta di Mantova, 2 aprile 2008
  50. ^ La Voce di Mantova, 4 aprile 2008
  51. ^ Elena Nieddu, Una rivista per raccontare la radio che diffonde l'italiano nel mondo, in L'Avvenire, 28 luglio 2005.

I riferimenti presenti in internet sono stati consultati il 3 ottobre 2008, se non specificato altrimenti.

  Portale Telecomunicazioni: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di telecomunicazioni

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]