Orthosiphon aristatus

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Orthosiphon aristatus
Orthosiphon aristatus
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Tracheobionta
(clade)Angiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaLamiaceae
SottofamigliaNepetoideae
TribùOcimeae
SottotribùOciminae
GenereOrthosiphon
SpecieO. aristatus
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineLamiales
FamigliaLamiaceae
GenereOrthosiphon
SpecieO. aristatus
Nomenclatura binomiale
Orthosiphon aristatus
(Blume) Miq., 1858
Sinonimi
  • Ocinum aristatus Blume
  • Clerodendrum spicatum Thunb.
  • Ocimum grandiflorum Blume
  • Orthosiphon stamineus Benth.
  • Orthosiphon spiralis (Lour.) Merr.
  • Clerodendranthus stamineus (Benth.) Kudô
  • Orthosiphon velteri Doan
  • Orthosiphon spicatus (Thunb.) Backer, Bakh.f. & Steenis
  • Orthosiphon tagawae Murata
  • Clerodendranthus spicatus (Thunb.) C.Y.Wu
Nomi comuni
  • Tè di Giava
  • baffi di gatto

Il tè di Giava (Orthosiphon aristatus (Blume) Miq.) è una specie di pianta perenne e medicinale,[1][2] appartenente al genere Orthosiphon e alla famiglia delle Lamiaceae. Originario della Cina meridionale, subcontinente indiano, Sud-est asiatico e nel Queensland tropicale,[3] viene coltivato in Georgia, Vietnam, Indonesia e Australia. Per la forma dei suoi filamenti, la pianta è conosciuta con nomi che significano baffi di gatto,[2] kumis kucing in Indonesia, misai kucing in Malaysia e cat's whiskers nei Paesi anglofoni, dove viene chiamata anche Java tea.

La pianta può arrivare a 80 centimetri di altezza, le foglie sono dentate opposte con abbondante peluria e poggiano su un picciolo corto. I piccoli fiori tubolari di colore bianco o lilla sono uniti in grappoli oblunghi e presentano lunghi filamenti dello stame particolarmente sporgenti. Questi speciali filamenti sono la caratteristica principale della pianta e, data la loro somiglianza ai baffi del gatto, costituiscono il motivo per cui la pianta viene chiamata con il nome comune "baffi di gatto" in diverse lingue.[2]

La pianta si trova nelle varietà Orthosiphon aristatus aristatus, la più diffusa, e Orthosiphon aristatus velteri (Suddee e Paton).[4]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'Orthosiphon aristatus viene usato in fitoterapia soprattutto come diuretico, nel qual caso va assunto assicurandosi un abbondante apporto di liquidi. Il dosaggio va opportunamente aggiustato nel caso sia assunto contemporaneamente con farmaci diuretici o cardiovascolari. Viene usato anche come anti-allergenico, anti-ipertensivo e anti-infiammatorio, depuratore, anti-batterico, colagogo (facilita la secrezione biliare verso l'intestino) e leggero antispasmodico. Si utilizza per prevenire gotta, ipertensione, reumatismi, cistite, calcolosi delle vie urinarie, problemi a fegato, reni e vescica urinaria. È controindicato per chi soffre di insufficienza cardio-renale.[2][5]

A Giava foglie e steli di Orthosiphon aristatus e di altre specie di Orthosiphon vengono essiccate con lo stesso procedimento utilizzato per la produzione del , ottenendo così il tè di Giava da somministrare in infusione. Altri tipi di somministrazione che si trovano in commercio sono capsule, polvere e la tintura madre, preparata con l'essiccazione e un solvente idro-alcolico a 68°.[5]

  1. ^ Marco Silano, Vittorio Silano, Prodotti di origine vegetale in medicina, alimentazione, erboristeria e cosmetica, Tecniche Nuove, 2006, p. 60, ISBN 9788848117739.
  2. ^ a b c d (EN) Ben-Erik van Wyk, Michael Wink, Medicinal Plants of the World, II ed., Briza Publications, 2017, p. 242, ISBN 978-1-920217-52-5.
  3. ^ (EN) Orthosiphon aristatus (Blume) Miq., su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato il 12 ottobre 2024.
  4. ^ (EN) Orthosiphon aristatus var. velteri Suddee & A.J. Paton, su legacy.tropicos.org.
  5. ^ a b Enrica Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, II ed., Tecniche Nuove, pp. 359-361, ISBN 88-481-6542-X.

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