Oratorio di San Rocco (Genova)

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Oratorio di San Rocco
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàStruppa (Genova)
Coordinate44°27′03.78″N 9°01′27.27″E / 44.451049°N 9.024243°E44.451049; 9.024243
Religionecattolica di rito romano
SconsacrazioneXX secolo
Completamento1642

L'Oratorio di San Rocco è un edificio religioso sconsacrato di Genova risalente al XVII secolo. Ha fatto parte del comune di Struppa fino a che non è diventato quartiere del comune di Genova, ed era afferente alla parrocchia dei Santi Cosma e Damiano di Struppa, collocato sul percorso dell'acquedotto storico di Genova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio di san Rocco nella mappa del cartografo Matteo Vinzoni del 1729.

Nel XVII secolo, l'area di Struppa, situata nella parte centrale della Val Bisagno, era già da tempo sfruttata per l'allevamento e la coltivazione dei terreni. Era inoltre un importante crocevia per gli scambi commerciali dal nord Italia verso la costa. Sin da epoca romana la zona era anche dedicata alla captazione delle acque per rifornire la città di acqua potabile. La chiesa di San Rocco fu costruita nel 1642 proprio per riappianare gli animi della popolazione dopo un'aspra contesa fra i cittadini di Struppa e la Repubblica di Genova, riguardo l'espropriazione dei terreni su cui era stato da poco edificato l'acquedotto seicentesco genovese. La Repubblica edificò la chiesa sulla principale direttrice per Genova, ampliando una più antica cappella già presente, dedicata al santo francese. Il proprietario terriero Giannettino Maragliano diede il consenso alla costruzione della chiesa e Gio Battista chiese pochi anni dopo alla Curia romana l'autorizzazione per officiare messa e impartire i sacramenti. Papa Alessandro VII concesse l'indulgenza plenaria a tutti coloro che avrebbero fatto visita alla chiesa nel giorno dedicato al santo, il 16 agosto. La chiesa fu intitolata, oltre che a San Rocco, a San Giovanni Battista e alla Beata Vergine Maria.[1] Nel 1729 la chiesa fu raffigurata anche nelle mappe storiche del cartografo Matteo Vinzoni.

La chiesa di San Rocco fu utilizzata come luogo di culto per almeno tre secoli, sino alla seconda guerra mondiale o al primo dopoguerra, periodo in cui si officiarono le ultime messe e matrimoni. Secondo Isidoro Damonte, nel dopoguerra la zona fu probabilmente abitata da alcune ricamatrici che vi fecero anche scuola.[2] Negli anni ottanta del 1900, l'oratorio e la non lontana villa settecentesca Invrea furono oggetto di una speculazione immobiliare che nei decenni successivi causò l'abbandono e il grave deterioramento dei manufatti.[3]

Il 25 aprile 2021, si è tenuta presso la chiesa una messa a ricordo della liberazione e della resistenza partigiana, con la partecipazione dell'ANPI.[2] Nello stesso anno la chiesa è giunta al terzo posto fra "i luoghi del cuore" liguri del Fondo per l'Ambiente Italiano.[4] Nell'estate 2021 l'assessorato ai lavori pubblici del comune di Genova ha dichiarato di avere iniziato una trattativa con la proprietà per riacquisire la chiesa come bene pubblico, definito "uno straordinario patrimonio storico e artistico", e progettarne il restauro.[5][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

A pianta unica rettangolare, edificata su una precedente cappella più antica, la chiesa è contornata da una dozzina di cipressi secolari. La copertura era a botte con camera a canne, in parte crollata. L'altare seicentesco è contornato da una nicchia con pregevoli statue e stucchi. È ancora visibile la decorazione orizzontale bianco-grigia della facciata principale. Sopra al portone è presente un rosone, un tempo decorato con vetrata. Gli affreschi antichi sono solo intuibili, mentre i dettagliati stucchi sono ancora ben visibili.[1] Sul soffitto era affrescato un San Rocco nell'iconografica canonica, con un cane al suo fianco. Una parte degli elementi andati perduti è stata fotografata e pubblicata nel libro Immagini silenziose (2021, Erga).[6][7]

Fuori dall'edificio è presente una parte del sagrato di ingresso, edificato con la tecnica tradizionale del risseu.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Oratorio di San Rocco sull'acquedotto storico di Genova, su FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano.
  2. ^ a b Gi Zeta, 25 Aprile 1945 - 2021 S. Messa all'Oratorio San Rocco Don Isidoro, su youtube.com, 24 aprile 2021.
  3. ^ N. G., Oratorio di San Rocco, il piccolo tesoro della Val Bisagno a rischio crollo: raccolta firme per tutela Fai, in Genova24, 2 settembre 2020.
  4. ^ a b Oratorio di San Rocco: il restauro non è solo una speranza, in La Voce di Genova, 30 maggio 2021.
  5. ^ Piciocchi: «Tursi tratta l'oratorio di San Rocco per poterlo salvare», in GenovaQuotidiana, 30 maggio 2021.
  6. ^ Luciano Rosselli e Matteo Pastorino, Immagini silenziose, Erga Edizioni, 2021, ISBN 9788832982404.
  7. ^ La Valbisagno, L'oratorio di San Rocco, Luciano Rosselli