Oratorio di San Filippo Neri in Borgo
Oratorio di San Filippo Neri in Borgo | |
---|---|
La facciata del palazzo dei Convertendi in una fotografia del 1920. L'entrata per la chiesa era la porta a sinistra. | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Coordinate | 41°54′08.3″N 12°27′38.4″E / 41.902306°N 12.460667°E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Filippo Neri |
Inizio costruzione | 1685 |
Demolizione | 1938 |
L'oratorio di San Filippo Neri in Borgo, o cappella di San Filippo Neri in Borgo,[1] era un oratorio[2] di Roma che si trovava all'interno dell'antico palazzo dei Convertendi, nel rione Borgo, che all'epoca si affacciava sulla piazza Scossacavalli. Dedicato a san Filippo Neri, fu demolito assieme al palazzo negli anni 1930 per permettere l'apertura della via della Conciliazione. In seguito il palazzo fu ricostruito al margine della via.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'antico palazzo Caprini fu costruito nel quindicesimo secolo dal protonotario Alessandro Caprini su progetto di Donato Bramante e completato, dopo la sua morte, da Raffaello. Nel 1685, fu donato alla chiesa e incorporato in un nuovo palazzo, molto più grande, destinato a ricevere le persone che si erano convertite al cattolicesimo, motivo per il quale fu chiamato "palazzo dei Convertendi". Un nuovo oratorio fu costruito in una delle sale dell'entrata del palazzo e aveva un altare.[1]
Tra il 1936 e il 1950, la via della Conciliazione fu aperta e una buona parte del rione Borgo fu sventrata. Tutti gli edifici tra il borgo Vecchio e il borgo Nuovo, la cosiddetta "spina di Borgo", furono demoliti. Nel 1938, il palazzo fu demolito e, assieme ad esso, l'oratorio.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Secondo Mariano Armellini, l'oratorio era "bellissimo".[2] C'era una piccola navata quadrata, un presbiterio separato da un arco trionfale e una cappella laterale o un'edicola minuscola al lato sinistro.[3]
La facciata del palazzo di fronte all'antica piazza aveva due grandi portali identici, in bugnato. L'entrata per l'oratorio era quello di sinistra.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Lombardi 1998, p. 352.
- ^ a b Armellini 1891, p. 778.
- ^ (EN) Paola Brunori, Elvira Cajano e Mario Castelli, Palazzo dei Convertendi: Storia e restauro 1500-2014, Gangemi Editore spa, 3 febbraio 2016, ISBN 978-88-492-9969-4. URL consultato il 28 agosto 2023.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma, Tipografia Vaticana, 1891.
- Ferruccio Lombardi, Roma: le chiese scomparse: la memoria storica della città, seconda edizione, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1998, ISBN 88-7621-069-5.