Ophrys fuciflora biancae

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Ofride di Bianca
Ophrys fuciflora subsp. biancae
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaOrchidoideae
TribùOrchideae
SottotribùOrchidinae
SpecieO. fuciflora
SottospecieO. fuciflora biancae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
GenereOphrys
SpecieO. fuciflora
SottospecieO. fuciflora biancae
Nomenclatura trinomiale
Ophrys fuciflora biancae
(Tod.) Faurh., 2006
Sinonimi

Arachnites biancae
Tod.
Ophrys biancae
(Tod.) Macchiati
Ophrys discors
Bianca

L'ofride di Bianca (Ophrys fuciflora subsp. biancae (Tod.) Faurh., 2006) è una pianta della famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta erbacea geofita bulbosa, alta 10–15 cm. Ha sembianze in comune con Ophrys oxyrrhynchos e Ophrys tenthredinifera e secondo alcuni potrebbe aver avuto origine da un'ibridazione naturale tra le due specie.
La infiorescenza contiene da 4 a 10 fiori piccoli, con sepali bianco-rosati, talora con sfumature verdi e petali triangolari, in genere dello stesso colore dei sepali oppure giallastri. Il labello è trapezoidale, chiaro e villoso al margine, rosso-brunastro al centro, ove è presente una piccola macchia lucida grigio-violacea, a forma di H o di farfalla, con un margine chiaro; l'appendice apicale è grande, giallo-verdastra, romboidale o tridentata, curva verso l'alto. Il ginostemio, lungo 5–6 mm, ha un rostro acuto.

Fiorisce in marzo-aprile.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una sottospecie endemica della Sicilia, diffusa sia nella Sicilia orientale che in quella occidentale.

Cresce fino a 700 m di altitudine, predilige praterie e garighe con suoli calcarei.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa entità è stata descritta per la prima volta sotto il nome di Ophrys discors dal botanico avolese Giuseppe Bianca (1801-1883), il quale comunicò la scoperta ad Agostino Todaro (1818-1892), direttore dell'Orto botanico di Palermo, e al botanico napoletano Giovanni Gussone (1787-1866). Nel 1845 Gussone pubblicò una "Flora sicula" e riportò questa entità come Ophrys discors, accompagnandola con la breve descrizione di Bianca. Nel 1847 Todaro inserì la specie nella sua opera sulle orchidee siciliane "Orchideae siculae sive enumeratio Orchidearum in Sicilia hucusque detectarum", descrivendola dettagliatamente sotto il nome di Aracnites biancae, da cui è derivata la successiva denominazione Ophrys biancae[2].
Successivamente è stata classificata come sottospecie di Ophrys oxyrrhynchos (Ophrys oxyrrhynchos subsp. biancae).

Attualmente è riconosciuta come sottospecie di Ophrys fuciflora.[1]

Ibridi[modifica | modifica wikitesto]

  • Ophrys × toussaintiana P.Delforge, 1988 (Ophrys lunulata × O. fuciflora biancae)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ophrys fuciflora subsp. biancae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 aprile 2021.
  2. ^ Orchideae siculae sive enumeratio orchidearum in Sicilia hucusque detectarum, Ex Empedoclea Officina, Panormi 1842

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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