October Baby

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October Baby
Hannah (R. Hendrix) in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2011
Durata107 min
Generedrammatico
RegiaJon Erwin, Andrew Erwin
SoggettoJon Erwin, Andrew Erwin, Theresa Preston, Cecil Stokes
SceneggiaturaJon Erwin, Theresa Preston
ProduttoreDan Atchison, Jon Erwin, Andrew Erwin, Cecil Stokes, Justin Tolley
Casa di produzioneGravitas, Provident Films
FotografiaJon Erwin
MontaggioAndrew Erwin
MusichePaul Mills
Interpreti e personaggi

October Baby è un film del 2011 diretto dai fratelli Jon e Andrew Erwin.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Durante una recita teatrale, la diciannovenne Hannah ha un malore e viene ricoverata in ospedale. Mentre i suoi genitori, Jacob e Grace, discutono con il dottore e con lei riguardo ai problemi di salute fisici e mentali di cui la ragazza ha sempre sofferto, Hannah viene a conoscenza per la prima volta di essere stata adottata da neonata, dopo essere sopravvissuta a un aborto volontario, e che quindi Jacob e Grace non sono i suoi genitori naturali. Sconvolta, decide di scoprire di più sulla propria nascita, e per farlo approfitta di un viaggio in furgone a cui Jason, suo amico d'infanzia, la invita a partecipare insieme ad altri coetanei. Durante il viaggio avvengono vari imprevisti, ma alla fine Hannah apprende da Mary, un'infermiera, che la sua vera madre, Cindy Hastings, aveva tentato di abortirla e che Cindy era incinta, oltre che di Hannah, di un gemello maschio, morto per le conseguenze del tentativo di aborto, dopo essere stato adottato insieme ad Hannah da Jacob e Grace. Cindy lavora ora in uno studio legale e la ragazza decide di andare a incontrarla, tuttavia la madre, dopo un momento di esitazione, si mostra molto fredda con Hannah e rifiuta di parlarle. Ricondotta a casa da Jacob, Hannah ricade nel più profondo sconforto, ma dopo essersi confidata in chiesa con un sacerdote si convince di come l'unico modo per superare l'odio che ha dentro sia il perdono. Compie quindi un nuovo viaggio, accompagnata da Jacob, per tornare da Cindy e lasciarle sulla scrivania un biglietto con la scritta "Io ti perdono". La donna, leggendolo, scoppia in lacrime.

Produzione e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è ispirato alla storia reale dell'attivista pro-life Gianna Jessen, nata e cresciuta con una paralisi dopo un tentativo di aborto fallito, che poi perdonò la propria madre naturale.[1]

Girato in Alabama, dove vivono i due registi, il film è uscito il 28 ottobre 2011 in un numero limitato di sale statunitensi.[2] Una seconda uscita statunitense, il 23 marzo 2012, più ampia ma ancora limitata, ha ricevuto un inaspettato riscontro da parte del pubblico, facendo incassare al film in poche settimane il triplo del budget – 3 milioni, rispetto al milione di dollari utilizzato – così da aprirgli le porte dal 13 aprile ad altre 500 sale.[3]

In Italia la pellicola è stata presentata il 27 luglio 2012 al Fiuggi Family Festival[4] ed è uscita nello stesso anno, sottotitolata in italiano, in DVD.[5]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Viste tematiche e confezione, il cinema pare sprecato per un film che appare così "televisivo" per impianto e stile; eppure, nonostante la trapunta evidentemente corta in certi frangenti, e gli inevitabili (emozionanti, noiosi, stucchevoli, a seconda dei casi e dei gusti) momenti strappalacrime, il film mantiene una certa dignità formale, andando a configurarsi come film per tutta la famiglia ben recitato e girato con diligenza (ma con totale assenza di estro) e propugnatore, sicuramente, di valori importanti e positivi.»

«Il tema dell'aborto, le importanti domande sulla vita sono il leit motiv per oltre 107 minuti, unite al dramma verità-menzogna che la ragazza si trova ad affrontare dopo la sconcertante rivelazione. La trama diventa così molto interessante, offrendo importanti spunti di riflessione per lo spettatore su tematiche etiche e anche religiose. [...] ideale per una serata di lacrime sul divano, con tanto di fazzoletti bianchi a portata di naso.»

«Una storia positiva e solare che narra di una redenzione possibile, anche dentro il dramma di una vita rifiutata.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Io, sopravvissuta all'aborto, ho ispirato il film October Baby", su lastampa.it, 4 febbraio 2013. URL consultato il 18 giugno 2021.
  2. ^ (EN) 'October Baby,' filmed in Alabama, opens Friday at some theaters, su al.com, 27 ottobre 2011. URL consultato il 19 giugno 2021.
  3. ^ a b October Baby, il film contro l'aborto che sbanca i botteghini Usa, su tempi.it, 10 aprile 2012. URL consultato il 19 giugno 2021.
  4. ^ Il film pro-life dei fratelli Erwin commuove il pubblico del Fiuggi Family Festival, su it.zenit.org, 27 luglio 2012. URL consultato il 18 giugno 2021.
  5. ^ Esce in Italia il dvd di October Baby, il film che parla di vita, aborto e perdono, su tempi.it, 7 dicembre 2012. URL consultato il 18 giugno 2021.
  6. ^ Recensione October Baby, su cinema.everyeye.it, 28 luglio 2012. URL consultato il 18 giugno 2021.
  7. ^ October Baby, la recensione, su sugarpulp.it, 17 marzo 2015. URL consultato il 19 giugno 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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