Nicolina da Varano

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Nicolina da Varano
Principessa consorte di Capua
Stemma
Stemma
In caricaluglio 1421 – 5 giugno 1424
TrattamentoPrincipessa
Altri titoliContessa consorte di Foggia e Montone
Signora consorte di Arcevia, Assisi, Bologna, Cannara, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cingoli, Città della Pieve, Città di Castello, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Jesi, Medicina, Montecassiano, Narni, Nocera Umbra, Orte, Orvieto, Ostra Vetere, Perugia, Pieve di Cento, Rieti, San Gemini, Sassoferrato, Spello, Spoleto, Teramo, Terni e Todi
NascitaCamerino, ?
MorteCamerino, 1429
DinastiaDa Varano
PadreRodolfo III da Varano
MadreCostanza Smeducci
ConiugiGaleotto Malatesta
Andrea Fortebraccio
FigliCarlo Fortebraccio
ReligioneCattolicesimo
Signori e Duchi di Camerino
Da Varano

Gentile I
Figli
Berardo I
Figli
Rodolfo I
Figli
  • Giovanni
  • Sigismondo
  • Berardo
  • Ismaduccio
  • Nuccio
Gentile II
Figli
Berardo II
Figli
Rodolfo II
Giovanni I
Figli
  • Ciondolina
  • Niccolò (naturale)
  • Luca
Gentile III
Figli
Rodolfo III
Figli
Piergentile
Figli
Giovanni II
Rodolfo IV
Figli
Giulio Cesare
Figli
Venanzio
Figli
Giovanni Maria (Duca)
Figli
  • Rodolfo
  • Giulio Cesare
  • Cornelia
Giulia (Duchessa)
Figli
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Nicolina da Varano (Camerino, ... – Camerino, 1429) è stata una nobile italiana.

Fu principessa consorte di Capua, contessa consorte di Foggia e Montone, e signora consorte di Arcevia, Assisi, Bologna, Cannara, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cingoli, Città della Pieve, Città di Castello, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Jesi, Medicina, Montecassiano, Narni, Nocera Umbra, Orte, Orvieto, Ostra Vetere, Perugia, Pieve di Cento, Rieti, San Gemini, Sassoferrato, Spello, Spoleto, Teramo, Terni e Todi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia di Rodolfo III da Varano, condottiero e signore di Camerino, e di Costanza Smeducci. Sposò in prime nozze nel 1411[1] Galeotto Malatesta (1395-1414), figlio di Andrea Malatesta, e in seconde nozze nel 1418 il famoso capitano di ventura Andrea Fortebraccio, noto come Braccio da Montone. Dopo la sua morte, avvenuta il 5 giugno 1424, Nicolina assunse il governo di Città di Castello e di Montone, nella speranza di consegnarle poi al figlio Carlo (1421-1479)[2], avuto da Andrea. Papa Martino V, che da poco aveva recuperato i propri territori, intimò a Nicolina di restituirgli i suoi possedimenti, ma ella rifiutò e fu assediata a Montone nel 1429, subendo anche la scomunica. Costretta a cedere, si ritirò a Camerino, dove morì dopo poco tempo.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Berardo II da Varano Gentile II da Varano  
 
 
Gentile III da Varano  
Bellafiore di Gualtiero Brunforte Gualtiero Brunforte  
 
 
Rodolfo III da Varano  
 
 
 
Teodora Salimbeni  
 
 
 
Nicolina da Varano  
 
 
 
 
 
 
 
Costanza Smeducci  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anna Falcioni, Le donne di casa Malatesti, vol. 19, Ghigi, 2005.
  2. ^ Pier Luigi Falaschi, Carlo Fortebraccio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 49, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]