Nematobrycon palmeri

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Nematobrycon palmeri
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseOsteichthyes
ClasseActinopterygii
OrdineCharaciformes
SottordineCharacoidei
FamigliaCharacidae
SottofamigliaGymnocharacinae
GenereNematobrycon
SpecieN. palmeri
Nomenclatura binomiale
Nematobrycon palmeri
Eigenmann, 1911
Sinonimi

Nematobrycon amphiloxyus
Eigenmann & Wilson, 1914

Nematobrycon palmeri Eigenmann, 1911 è un pesce osseo d'acqua dolce che appartiene alla famiglia Characidae, proveniente dalla Colombia.

Presenta un corpo molto compresso lateralmente. La colorazione è grigia-argentata, talvolta azzurrina, con un'ampia fascia nera orizzontale che parte dalla bocca e arriva fino alla pinna caudale[1]. Le altre pinne sono trasparenti, la testa è piccola con gli occhi grandi. Il dimorfismo sessuale non è molto evidente, tuttavia i maschi hanno le pinne più allungate ed una colorazione più intensa e ha gli occhi tendenti all'azzurro e un prolungamento della striscia nera che attraversa la coda . Non supera i 4,5 cm[2].

Comportamento

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In genere è un pesce pacifico e vivace, ma nel periodo riproduttivo i maschi possono diventare territoriali[1]. Nuota in piccoli gruppi, composti da circa 5 esemplari.

Alimentazione

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È prevalentemente carnivoro e si nutre di crostacei ed anellidi[2].

È oviparo e la fecondazione è esterna. Le uova vengono disperse nell'acqua. Non ci sono cure verso di esse e verso gli avannotti[3].

Distribuzione e habitat

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Proviene dalla Colombia, in particolare dagli affluenti dei fiumi San Juan e Atrato[2].

Acquariofilia

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Viene spesso allevato in acquario perché ha un temperamento pacifico ed è adatto alle vasche di comunità, ma deve stare in gruppi[2]. Può riprodursi in cattività. In acquario ne sono state selezionate diverse varietà, tra cui quella "black", completamente nera[4].

  1. ^ a b R. Allgayer, G. Allain, T. Maître-Allain, A. Breitenstein, p. 104.
  2. ^ a b c d (EN) N. palmeri, su FishBase. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  3. ^ (EN) Reproduction of Nematobrycon palmeri, su FishBase. URL consultato il 19 agosto 2014.
  4. ^ Nematobrycon palmeri, su nanofish.com. URL consultato il 13 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2013).
  • (FR) R. Allgayer, G. Allain, T. Maître-Allain, A. Breitenstein, Encyclopedie visuelle de l'aquarium, Editions Artemis, 2007, ISBN 978-2-84416-496-4.

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