Coordinate: 40°30′54.6″N 8°37′47.4″E

Necropoli di Mandra Antine

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Necropoli di Mandra Antine
Incisioni della Tomba Dipinta
CiviltàPrenuragica
UtilizzoArea funeraria
EpocaNeolitico
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneThiesi
Altitudine420 m s.l.m.
Scavi
Data scoperta1961
Date scavi1961
ArcheologoErcole Contu
Amministrazione
EnteSoprintendenza per i beni
archeologici per le province
di Sassari e Nuoro
VisitabileSì su prenotazione chimando il numero 345 04 68 653
Sito webwww.facebook.com/www.mandrantine.it/
Mappa di localizzazione
Map

La necropoli di Mandra Antine è situata in località S'Ozastredu, nel territorio del comune di Thiesi, nella regione storica del Meilogu in provincia di Sassari, nella Sardegna nord occidentale. Il sito è stato indagato nel 1961 dall'archeologo Ercole Contu.

Esterno

Descrizione del sito[modifica | modifica wikitesto]

La necropoli è composta da quattro domus de janas ricavate in un costone trachitico, alle pendici del monte Ittiresu. Fra di esse spicca per importanza la tomba III, detta anche "Tomba Dipinta", considerata una delle testimonianze più interessanti del Neolitico sardo grazie ai raffinati affreschi ancora conservati al suo interno. A causa delle condizioni di abbandono in cui versa il sito gli affreschi subiscono un continuo e rapido degrado.

Elementi decorativi-cultuali[modifica | modifica wikitesto]

La Tomba I o Tomba delle paraste[modifica | modifica wikitesto]

La Tomba 1 è formata da quattro celle: due grandi e due piccole. Il vano d'ingresso è a pianta ovoidale ed è voltato, nelle murature sono presenti due lesene in rilievo di pochi centimetri. Il vano è largo 3.05 m. e lungo 4,80 m., l'altezza varia da 1,55 m. fino a 2,65 m. Proseguendo si accede ad una seconda cella abbastanza vasta (m. 1,65 x 5,05) coperta da una volta piana dell'altezza di m. 1,70; nella parete più interna si aprono dei varchi rettangolari che conducono alle celle minori[1].

La Tomba II[modifica | modifica wikitesto]

La tomba II è molto danneggiata: rimangono soltanto la metà di una bassa cella a volta piana, sulla parete vi sono tracce di colorazione in rosso.

La Tomba III o Tomba Dipinta[modifica | modifica wikitesto]

La Tomba III costituisce un importante esempio di architettura rupestre: di notevole importanza sono le decorazioni pittoriche delle pareti.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Sechi, Beni culturali e territorio a Thiesi (Meilogu), in Civiltà del mare, San Teodoro, 2006 p. 30

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ercole Contu, Tombe preistoriche dipinte e scolpite di Thiesi e Bessude (Sassari), in Rivista di scienze preistoriche , XIX, 1964, pp. 233–263;
  • Maria Luisa Ferrarese Ceruti, Domus de janas in località Molimentos (Benetutti, Sassari), in Bullettino di paletnologia italiana, XVIII, 76, 1967, pp. 67–135, figg. 1-42;
  • Giovanni Lilliu, La civiltà dei Sardi dal Neolitico all'età dei nuraghi, Torino, E.R.I., 1975;
  • Editta Castaldi, Il "culto" del toro nella preistoria della Sardegna ed il problema delle tre cavità sull'alto dei prospetti delle tombe di giganti, in Archivio per l'antropologia e l'etnologia, CVI, 1976, pp. 439–458;
  • Giuseppa Tanda, Arte preistorica in Sardegna. Le figurazioni taurine scolpite dell'Algherese nel quadro delle rappresentazioni figurative degli ipogei sardi a "domus de janas", Sassari, Dessì 1977, p. 12;
  • Giuseppa Tanda, Thiesi Loc. Mandra Antine, in I Sardi. La Sardegna dal Paleolitico all'età dei nuraghi, a cura di Emmanuel Anati, Milano, Jaca Book, 1984, pp. 320–321.
  • Giuseppa Tanda, L'arte delle domus de janas nelle immagini di Jngeborg Mangold, Sassari, Chiarella, 1985, pp. 148–152;

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