Myotis nipalensis

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Myotis nipalensis
Immagine di Myotis nipalensis mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Vespertilionidae
Sottofamiglia Myotinae
Genere Myotis
Specie M.nipalensis
Nomenclatura binomiale
Myotis nipalensis
Dobson, 1871
Sinonimi

M.meinertzahageni, Vespertilio pallidiventris, M.mystacinus pamirensis, M.mystacinus kukunoriensis

Areale

     M.n.nipalensis

     M.n.przewalskii

     M.n.transcaspicus

Myotis nipalensis (Dobson, 1871) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Asia centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 38 e 47 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 32 e 37 mm, la lunghezza della coda tra 32 e 40 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8 mm e la lunghezza delle orecchie tra 12 e 14 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e densa. Le parti dorsali variano dal marrone al marrone chiaro, con la base dei peli scura e le punte giallo-rossastre, mentre le parti ventrali sono biancastre, con la linea di demarcazione sul collo netta. Il muso è marrone scuro e stretto, con delle piccole protuberanze ghiandolari tra gli occhi e le narici. Le orecchie sono marroni scure, relativamente corte, strette ed appuntite, profondamente incavate sotto la punta. Il trago è lungo, stretto, appuntito e leggermente curvato in avanti, con un piccolo lobo alla base esterna. Le ali sono attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, i quali sono grandi, con le dita che occupano i due terzi della loro lunghezza. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. La scatola cranica è rotonda mentre il rostro è sottile.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

In estate si rifugia tra le fessure degli edifici, tra le rocce e all'interno di grotte e miniere abbandonate, mentre in inverno preferisce ambienti sotterranei. L'attività predatoria inizia dopo il tramonto. Il volo è rapido e manovrato. Probabilmente è una specie non migratoria, sebbene popolazioni continuamente disturbate possano cambiare i ricoveri abituali.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, particolarmente di lepidotteri.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce un piccolo all'anno.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Asia centrale, dalla Turchia nord-orientale, attraverso il Turkestan e la parte settentrionale del Subcontinente indiano, fino alle province cinesi centrali del Gansu e Qinghai.

Vive in ambienti montani e aridi, inclusi vari tipi di foreste, boscaglie, praterie e deserti.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 3 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica M.nipalensis come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Tsytsulina, K., Benda, P., Aulagnier, S., Hutson, A.M., Molur, S. & Srinivasulu, C. 2008, Myotis nipalensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis nipalensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al, 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.
  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.

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