Mutzhi Mambo

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Mutzhi Mambo
I Mutzhi Mambo nel marzo 2010
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereRock and roll
Psychobilly
Surf music
Garage rock
Blues
Periodo di attività musicale1998 – in attività
EtichettaNicotine Records, Billy's Bones, Area Pirata
Album pubblicati3
Studio3
Raccolte1

I Mutzhi Mambo sono un gruppo rock italiano che mischia psychobilly, surf, proto-punk, blues e rockabilly. Si ispirano alle sonorità malate di Cramps, Dick Dale, Trashmen, Hasil Adkins e Tom Waits e, a livello di testi, all’immaginario Pulp, soprattutto alla narrativa horror, sci-fi e hard boiled di autori come Jim Thompson, James Ellroy e Joe R. Lansdale, al cinema di Ed Wood Jr., Roger Corman e Quentin Tarantino, ai fumetti neri di Magnus & Bunker e degli autori underground, ma anche al cantautorato italiano del primo Edoardo Bennato, degli Skiantos, Enzo Jannacci e di Vinicio Capossela. Hanno all’attivo tre album in studio e uno split con i Bone Machine.

Storia Del Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

I Mutzhi Mambo nascono a Firenze alla fine degli anni Novanta, come sviluppo del progetto Cats’Food, una band dedita a stravolgere in senso garage/psychobilly/lo-fi un repertorio che spazia da Elvis ai Cramps, dagli Stray Cats a Paul Anka, dai Meteors ai Surfaris. Pubblicano un demo autoprodotto e stampato in proprio, dal titolo “The Old Testament”, attualmente fuori commercio.

Quando ai tre membri fondatori (il cantante Lewis Balsamo, il chitarrista Frenz Spina e il bassista Poison Muzhi) si uniscono Marcus Hür alla batteria e Saint Ford alla seconda chitarra, il progetto Mutzhi Mambo prende definitivamente forma con la decisione di proporre materiale proprio.

A livello musicale le coordinate rimangono più o meno quelle dei Cats’Food ma decidono di adottare l’italiano come lingua per i testi.

Nel dicembre del 1999 registrano il loro primo album "La Terra Brucia" presso lo studio Alpha Earthbase di Scandicci. L'album viene registrato in diretta con tutti gli strumenti in un'unica stanza su nastro analogico, per enfatizzare la vena vintage/lo-fi del gruppo. Il disco, totalmente autoprodotto, è una miscela di rockabilly, surf, punk e blues acido cantato in italiano, la lingua che i cinque scelgono per rappresentare, con testi visionari, feroci e disturbanti, le fosche e grottesche vicende dei protagonisti delle loro storie e viene pubblicato all'inizio del 2001.

Nel 2002 la Nicotine Records si interessa alla band e decide di ristampare il disco dopo averlo remixato e rimasterizzato, viene distribuito in tutta Italia da Goodfellas e viene positivamente recensito[1][2][3][4][5][6][7][8][9].

Lo stesso anno i Mutzhi Mambo vincono il premio della critica al Rock Contest di Firenze promosso da Controradio con la canzone “L’amore è cieco”, una morbosa ballata sull’incesto e l’ira divina[10][11].

Nel 2006 escono per Billy’s Bones Records con uno split CD condiviso con i laziali Bone Machine, fautori anch’essi di un viscido e diretto psychobilly in salsa italiana. Il prodotto di questo connubio è “Storie Nere”, 12 brani equamente divisi fra le due band di sporco rock’n’roll in lingua italica. L’accoglienza della critica è positiva[12][13][14][15], tanto che la rivista Rumore lo definisce un “must to have”[16][17][18].

Buon riscontro della critica che non è mancato neanche al loro album successivo, “Veniamo Per Te” (2009)[19], una coproduzione Billy’s Bones - Area Pirata. 13 canzoni mixate dal veterano del rockabilly Marco Di Maggio, in cui ripropongono il loro marcio rock’n’roll e le loro consuete tematiche pulp e visionarie.

In questi anni di attività i Mutzhi Mambo suonano sui palchi di tutta Italia, con puntate in Austria e Germania. Sono nel cartellone di festival come l’Independent Explosion Tour[20], lo Swamp Room Happening[21], Nel nome del Rock[22] e l’Interiora Independent Horror Festival[23]. Supportano personaggi di culto come Rudi Protrudi[24], Hugo Race[21] e Tav Falco[25] e bands come i Mad Sin[26][27], ma anche artisti non propriamente affini, come Giuliano Palma[20] e la Bandabardò.

I loro pezzi sono passati per alcune delle principali radio alternative italiane e su Radio Rai 2.

Alla fine del 2009 Saint Ford abbandona la band per motivi personali, ma continua a collaborare saltuariamente col gruppo. Viene sostituito prima da Tony Speciale (attivo da anni nella scena palermitana, già collaboratore, fra gli altri, dei Pan del Diavolo) e poi da Lucky Giuliano (già nei Capitan Nice, nei Ganzi e in varie collaborazioni con artisti nazionali quali lo scomparso Freak Antoni). Attualmente l’organico ufficiale dei Mutzhi Mambo è composto da Lewis Balsamo, Poison Muzhi, Frenz Spina e Marcus Hür.

Dal giugno 2016 pubblicano, sulla loro pagina Facebook, “L’Almanacco Pulp”, una rubrica quotidiana con cui omaggiano di volta in volta personaggi legati all’immaginario pulp e rock’n’roll.

Il 7 luglio 2023, con distribuzione Audioglobe, esce il loro terzo album "Il Male è Dentro", che contiene 10 pezzi originali e 3 cover, tra cui "Whisky Facile" di Chiosso/Buscaglione, con ospite alla voce Tonino Carotone

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Lewis Balsamo - voce, armonica (1998-oggi)
  • Poison Muzhi - basso, contrabbasso (1998-oggi)
  • Frenz Spina - chitarra (1998-oggi)
  • Marcus Hür - batteria (1998-oggi)
  • Saint Ford - chitarra (1998-2009)
  • Tony Speciale - chitarra (2009-2013)
  • Lucky Giuliano - chitarra (2013-2016)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Split[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mutzhi Mambo - La terra brucia, su Rockit.it. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  2. ^ Rock Star, Settembre 2003, Today s.p.a., pag. 79.
  3. ^ Mutzhi Mambo, La terra brucia, su mescalina.it. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  4. ^ MUTZHI MAMBO | Recensione DISCO | "LA TERRA BRUCIA" - (((Toscana in Concerto))), su rosignanonline.com. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  5. ^ Kathodik, su kathodik.it. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  6. ^ Reviews : MUTZHI MAMBO / La Terra Brucia CD :: ox-fanzine.de, su ox-fanzine.de. URL consultato il 31 dicembre 2018.
  7. ^ Rumore, # 138/139, Luglio/Agosto 2003, Edizioni Apache, pag. 56.
  8. ^ Rocksound speciale #15, Marzo/Aprile 2003, Ixo publishing, pag. 76.
  9. ^ Blow Up #53, Ottobre 2002, Tuttle Edizioni, pag. 86.
  10. ^ Edoardo Esposito- www.edo-design.com, Francesco Facconi- www.mdsol.it, Breve e onorata storia del Rock Contest - L'Isola della Musica Italiana, su lisolachenoncera.it. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  11. ^ La Nazione # Lunedì 15 aprile 2002, pag. 30
  12. ^ https://radiomolotov.blogspot.com/2011/04/bone-machinemutzhi-mambo-storie-nere.html
  13. ^ http://www.lamette.it/modules.php?name=Live_News&func=LiveNewsStampa&nid=1339
  14. ^ Rocksound speciale #28, Novembre/Dicembre 2006, Acacia Edizioni, pag. 71 ISSN 1127-1337
  15. ^ Aggiottaggio # 02, Febbraio/Marzo 2007, Associazione Culturale La Freccia, pag. 6
  16. ^ Rumore # 179, Edizioni Apache, Dicembre 2006
  17. ^ Rocksound # 132, Luglio/Agosto 2009, Acacia Edizioni, pag. 79 ISSN 1127-1337
  18. ^ Rumore # 210-211, Luglio/Agosto 2009, Edizioni Apache, pag. 84 ISSN 1591-4062
  19. ^ Kathodik, su kathodik.it. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  20. ^ a b Redazione Nove da Firenze, Michelangiolesca: venerdì 12 luglio dalle ore 17 l’Independent Explosion Tour, su nove.firenze.it. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  21. ^ a b (DE) Bei Chez HeinzLiepmannstraße 730453 Hannoverwww.beichezheinz.de...Umgebungsplan, Swamp Room Happening 2004 vom 29.05.04-31.05.04 in Hannover, su bierschinken.net. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  22. ^ http://www.nerdsattack.it/nel-nome-del-rock-piazzale-italia-palestrina-7-10luglio2011/
  23. ^ redazione, Interiora 2013 ∂ HorrorMagazine, su HorrorMagazine. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  24. ^ “Saturday Rock Fever @ Auditorium FLOG, su Firenzenotte.it. URL consultato il 2 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  25. ^ Extra! Music Magazine - Notizie, aggiornamenti ed approfondimenti sulla scena italiana ed internazionale, su Extra! Music Magazine. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  26. ^ https://www.versacrum.com/vs/2009/02/mad-sin.html
  27. ^ Rocksound # 127, Febbraio 2009, Acacia Edizioni pag. 73 ISSN 1127-1337

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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