Muhammad Ahmad Farid al-Tihami
Muḥammad Aḥmad Farīd al-Tihāmī محمد فريد التهامي | |
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Direttore dell'Apparato d'informazioni generali | |
Durata mandato | 4 luglio 2013 – 21 dicembre 2014 |
Presidente | ʿAdlī Manṣūr (ad interim) ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī |
Predecessore | Muhammad Rifa'at Shenata |
Successore | Khaled Fawzi |
Direttore della Direzione dei Servizi Militari e d'Indagine | |
Durata mandato | 1997 – 21 marzo 2004 |
Presidente | Ḥosnī Mubārak |
Predecessore | Kamal Amer |
Successore | Murad Muwafi |
Dati generali | |
Università | Accademia Militare Egiziana |
Muḥammad Aḥmad Farīd al-Tihāmī | |
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Nascita | 1947 |
Dati militari | |
Paese servito | Egitto |
Forza armata | Esercito egiziano |
Anni di servizio | 1967-2006 |
Grado | Maggiore generale |
Guerre | Guerra del Kippur |
Comandante di | Apparato d'informazioni generali |
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Muḥammad Aḥmad Farīd al-Tihāmī[1] (in arabo محمد فريد التهامي?; 1947) è un generale egiziano.
È stato il responsabile dell'Apparato d'informazioni generali (Jihāz al-mukhābarāt al-ʿāmma), il più potente dei servizi segreti dell'Egitto, dal 2013 al dicembre 2014.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1967, a 19 anni, si è diplomato presso l'Accademia Militare Egiziana del Cairo. Ha frequentato vari corsi di formazione tra cui il Comando Generale e lo Staff Course.[2] Durante la sua carriera militare ricoprì posizioni di leadership nella fanteria e nella fanteria meccanizzata, poi divenne comandante di una formazione tattica, e fu nominato Direttore Generale dell'Intelligence militare (Mukhābarāt al-ḥarbiyya) e del Reparto militare di ricognizione (DIM), del Ministero della Difesa (MoD).
È stato da molti descritto come il mentore del Presidente egiziano ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī.[3]
Nel 2004, l'allora presidente Mubārak lo nominò capo dell'Autorità per la Sorveglianza amministrativa, un ente pubblico istituito nel 1964, specializzato nella lotta alla corruzione. Nel settembre 2012 il presidente Morsi lo aveva licenziato, a seguito di segnalazioni riguardanti un suo presunto coinvolgimento nell'occultamento di prove contro Mubārak.[3]
Dopo il colpo di Stato egiziano del 2013, il 4 luglio 2013 al-Tihāmī è stato chiamato a ricoprire l'incarico di Direttore dell'Apparato d'Informazioni Generali, noto come "una delle posizioni più potenti in Egitto", andando a sostituire Muhammad Rifa'at Shenata.
Almeno un critico, Hossam Bahgat, ha lamentato che le accuse di corruzione contro al-Tihāmī sarebbero scomparse a seguito del colpo di Stato. Secondo il giornalista David Kirkpatrick, i critici lo descrivono come un avversario influente di qualsiasi riconciliazione con la Fratellanza Musulmana e gli islamisti, e il suo ritorno è visto come la segnalazione di un definitivo "restauro" del vecchio ordine pre-rivoluzionario in Egitto.
Il 21 dicembre 2014 viene sollevato dal suo incarico ufficialmente "per motivi di salute", nello specifico "una protesi all'anca", e sostituito provvisoriamente dal suo vice Khaled Fawzi.[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Spesso trascritto dalla stampa occidentale come Tohami. In realtà si tratta però di una nisba originata dalla regione peninsulare della Tihāma.
- ^ Entità che cura l'addestramento di ufficiali per il loro futuro servizio in una divisione o nello Stato Maggiore.
- ^ a b Egitto, il generale al-Tohamy a capo dei servizi segreti. Storia del ripescaggio di uno dei fedelissimi di Mubarak
- ^ Egitto, perché Al-Sisi cambia i vertici dell'intelligence - Formiche.net