Moschea Imam Muhammad ibn Abd al-Wahhab

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Moschea Imam Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb
StatoBandiera del Qatar Qatar
LocalitàDoha
Coordinate25°19′01.56″N 51°30′21.24″E / 25.3171°N 51.5059°E25.3171; 51.5059
Religioneislamica
Stile architettonicoislamico classico
Completamento2011

La moschea Imam Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb, nota anche come moschea di Stato del Qatar, è la moschea nazionale del Qatar. È dedicata a Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb, predicatore, studioso e teologo sunnita originario della regione del Najd, fondatore del movimento wahhabita[1][2][3][4][5].

L'edificio venne inaugurato nel 2011 alla presenza dell'emiro del Qatar[6][7].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La moschea è edificata in stile arabo tradizionale, con particolari moderni[7]. Copre un'area totale di 175164 , permettendo a fino 11 000 uomini di pregare nella sala centrale climatizzata della moschea, mentre l'area dedicata ai fedeli di sesso femminile ha una capacità di 1 200 persone. Oltre alle 3 porte principali vi sono 17 ingressi secondari, 28 cupole di grandi dimensioni che sovrastano la sala centrale e 65 ulteriori cupole a copertura del quadrilatero esterno. L'intero complesso può ospitare fino a 30 000 persone[7].

Critiche e controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 venne vietato ai bambini di entrare nella moschea nel mese di Ramadan durante la recita delle preghiere tarawih, generando tensioni tra genitori e personale addetto alla sicurezza[8]. Una fedele con un bambino di età inferiore ai 3 anni lamentò di essere stata allontanata durante le preghiere del tramonto, quando la moschea era poco affollata. In seguito alle sue proteste, le venne offerto un tappeto da preghiera e le venne indicata un'area prossima alla stanza delle abluzioni, ma non le venne permesso di accedere all'area designata per la preghiera. Anche fedeli di sesso maschile presentarono simili lamentele[9]. Il divieto fu confermato nel 2013, provocando ulteriore indignazione tra i frequentatori della moschea[8].

Visitando la moschea, il teologo Mohamad al-Arefe affermò che la jihad in Siria era necessaria, spendendosi in un'apologia del gruppo militante islamista fronte al-Nusra. Zaghloul El-Naggar espresse invece presso la struttura in due distinte occasioni le proprie teorie del complotto sull'attentato al World Trade Center dell'11 settembre 2001[10].

Presso la moschea nel mese di febbraio 2013 l'ʿĀlim Sa'ad Ateeq al-Ateeq pronunciò un sermone in cui invocava la fine di Ebrei e Cristiani per mano di Dio, chiedendo che i musulmani e l'Islam fossero esaltati dallo stesso[11][12]. Il 2 ottobre dello stesso anno egli ripeté questi concetti in una nuova orazione[13]. A febbraio 2014 il locale Ministero delle dotazioni e degli affari islamici comunicò tramite social network che la moschea avrebbe ospitato un nuovo sermone dell'ʿĀlim[14], che predicò qui anche il 6 ed il 9 luglio, durante il Ramadan[15][16]. A gennaio 2015 in ulteriore sermone presso la moschea, Sa'ad Ateeq al-Ateeq invocò la distruzione di sciiti, cristiani, alauiti ed ebrei e l'esaltazione dei musulmani e dell'Islam[17][18]. Anche questo sermone venne pubblicizzato sul sito internet e sui social network del Ministero delle dotazioni e degli affari islamici, oltre che sul profilo twitter di Sa'ad Ateeq al-Ateeq[19][20][21]. Foundation for Defense of Democracies, The Daily Beast e Foreign Policy hanno pubblicato articoli sull'ʿĀlim e le sue opinioni, fornendo informazioni sulle attività da lui svolte presso la moschea e sponsorizzate dal governo qatariota[22][23][24].

Nel 2017 venne pubblicata dal quotidiano saudita Okaz una petizione firmata da 200 discendenti di Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb volta a cambiare l'intitolazione della moschea, assumendo distanza dal governo qatariota[25].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) H. Laoust, Ibn ʿAbd al-Wahhāb, in Encyclopaedia of Islam, 2ª ed., Leida, Brill Publishers, 2012, DOI:10.1163/1573-3912_islam_SIM_3033, ISBN 978-90-04-16121-4. URL consultato il 21 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Bernard Haykel, Ibn ‛Abd al-Wahhab, Muhammad (1703-92), in The Princeton Encyclopedia of Islamic Political Thought, Princeton, Princeton University Press, 2013, pp. 231–232, ISBN 978-0-691-13484-0. URL consultato il 15 luglio 2020.
  3. ^ (EN) John L. Esposito, Ibn Abd al-Wahhab, Muhammad (d. 1791), in The Oxford Dictionary of Islam, New York, Oxford University Press, 2004, p. 123, ISBN 0-19-512559-2. URL consultato il 1º ottobre 2020.
  4. ^ (EN) Ibn Abd al-Wahhab, Muhammad, su Oxford Islamic Studies. URL consultato il 15 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Joas Wagemakers, Part 3: Fundamentalisms and Extremists – The Citadel of Salafism, in Handbook of Islamic Sects and Movements, collana Brill Handbooks on Contemporary Religion, vol. 21, Leida, Brill Publishers, 2021, pp. 333–347, DOI:10.1163/9789004435544_019, ISBN 978-90-04-43554-4, ISSN 1874-6691 (WC · ACNP).
  6. ^ (EN) Qatar's state mosque opens to the public, in Doha News, 6 dicembre 2011. URL consultato il 27 giugno 2015.
  7. ^ a b c (EN) Imam Muhammad ibn Abdul Wahhab Mosque in Doha - Qatar, su Beautiful Mosque. URL consultato il 19 giugno 2015.
  8. ^ a b (EN) Qatar's state mosque reinstates Ramadan ban on small kids, in Doha News, 14 luglio 2013. URL consultato il 28 aprile 2022.
  9. ^ (EN) A place in Qatar where kids are *not* welcome? Let the debate begin, in Doha News, 25 luglio 2012. URL consultato il 3 maggio 2021.
  10. ^ (EN) Andrew Gilligan, The 'Club Med for terrorists', in The Daily Telegraph, 27 settembre 2014. URL consultato il 3 maggio 2022.
  11. ^ Filmato audio (AR) خطبة الجمعة للشيخ سعد العتيق بجامع محمد بن عبدالوهاب بقطر.
  12. ^ Filmato audio (EN) Segments of sermon by Sa'ad Ateeq al-Ateeq - Feb. 2013.
  13. ^ Filmato audio (AR) خطبة الجمعة الشيخ سعد عتيق الدوسري 28 ذو القعدة 1434 هـ.
  14. ^ (AR) وزارة الأوقاف - قطر, موعدكم اليوم مع محاضرة بعنوان (الزم قدميها) لفضيلة الشيخ / سعد العتيق بعد صلاة العشاء بجامع الإمام محمد بن عبدالوهاب (Tweet), su Twitter. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  15. ^ Filmato audio (AR) عبادة الصمت - لفضيلة الشيخ.د / سعد العتيق.
  16. ^ Filmato audio (AR) مكائد الشيطان - لفضيلة الشيخ .د / سعد بن عتيق العتيق.
  17. ^ Filmato audio (EN) Segment of sermon by Sa'ad Ateeq al-Ateeq - Jan. 2015.
  18. ^ Filmato audio (AR) #خطبة_الجمعة سعد العتيق 10 ربيع الثاني 1436 هـ..
  19. ^ (AR) "د. العتيق يخطب الجمعة بجامع الامام"., su وزارة الأوقاف والشؤون الإسلامية - دولة قطر.
  20. ^ (AR) وزارة الأوقاف - قطر, Twitter, https://twitter.com/anyuser/status/560702214599999489. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  21. ^ (AR) سعد بن عتيق العتيق, Twitter, https://twitter.com/anyuser/status/560734909052895232. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  22. ^ (EN) Oren Adaki e David Andrew Weinberg, Recent Qatari incitement and Troubling Extremist Ties, su Foundation for Defense of Democracies.
  23. ^ (EN) Jamie Dettmer, Qatar's a U.S. Ally Against ISIS, So Why's It Cheerleading the Bad Guys?, in The Daily Beast, 14 aprile 2017. URL consultato il 3 maggio 2022.
  24. ^ (EN) Oren Adaki e David Andrew Weinberg, Preaching Hate and Sectarianism in the Gulf, in Foreign Policy, 5 maggio 2015. URL consultato il 3 maggio 2022.
  25. ^ (EN) Descendants of Saudi Wahhabism founder distance themselves from Qatar, in Reuters, 29 maggio 2017. URL consultato il 10 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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