Morte di Cleopatra (arte)

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Guido Cagnacci, La morte di Cleopatra, 1660 circa

La morte di Cleopatra è un soggetto classico della pittura e, in misura minore, della scultura e della musica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

François Gaspard Balthazar Adam, Cleopatra con amorino in lutto, 1750

Questo soggetto rappresenta gli ultimi istanti di vita di Cleopatra, ultima regina d’Egitto, la quale si suicidò ad Alessandria d’Egitto nel 30 a.C., dopo la sconfitta subita dalla flotta egizia ad Azio. Infatti, Cleopatra non voleva cadere nelle mani dei Romani e decise di suicidarsi tramite del veleno (nella variante più diffusa la regina si fa mordere da un aspide). Il tema, già presente in epoca classica,[1] venne ripreso dopo l’epoca medioevale. Una delle più antiche rappresentazioni del tema si ritrova in un manoscritto, conservato alla British Library, dell'opera De casibus virorum illustrium di Giovanni Boccaccio: nella miniatura Cleopatra si fa mordere entrambi i seni da due serpenti.[2]

A partire da Domenico Beccafumi la regina viene raffigurata come se gioisse mentre si fa mordere da un serpente. Michelangelo fu tra i primi a raffigurare l’aspide come un serpente molto più grande. Secondo lo storico francese Christian-Georges Schwentzel,

«il contatto tra il petto nudo e i serpenti accentua la dimensione erotica del suicidio, associando in maniera crudele e sadica Eros e Tanato, la sessualità e la morte.[3]»

Nel dipinto di Artemisia Gentileschi del 1620 la morte di Cleopatra illustra “l’abbandono della donna al suo destino di vittima, senza alcuna speranza di aiuto o di redenzione.”[4] Un’analoga crudeltà si ritrova nei dipinti di Guido Cagnacci, Sebastiano Mazzoni e Jacques Blanchard. Nel 1838 il pittore francese Eugène Delacroix, raffigurando la regina prima della morte con un pastore che le porta l'aspide, diede al tema un tocco melanconico, che si ritrova in un acquerello del 1887 di Gustave Moreau.

Pittura[modifica | modifica wikitesto]

Guido Reni, Cleopatra, 1630
Jean-Baptiste Regnault, Morte di Cleopatra, 1797
Eugène Delacroix, Cleopatra ed il contadino, 1838

Disegno[modifica | modifica wikitesto]

Scultura[modifica | modifica wikitesto]

Edmonia Lewis, La morte di Cleopatra, 1876

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Sartain, Cosimo Ridolfi e Reinhold Schoener, On the antique painting in encaustic of Cleopatra, discovered in 1818, Philadelphia, G. Gebbie & co., 1885. URL consultato il 20 aprile 2021.
  2. ^ (EN) C. Wight, Details of an item from the British Library Catalogue of Illuminated Manuscripts, su bl.uk. URL consultato il 21 aprile 2021.
  3. ^ Schwentzel 2014, p. 230.
  4. ^ Schwentzel 2014, p. 233.
  5. ^ Denys Calvaert | Cleopatra, su canesso.art. URL consultato il 20 aprile 2021.
  6. ^ Giovanni Francesco Guerrieri, Cleopatra, su fondazionecarifano.it. URL consultato il 20 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2021).
  7. ^ (EN) Cleopatra, su hermitagemuseum.org.
  8. ^ (EN) National Gallery of Slovenia, su ng-slo.si. URL consultato il 21 aprile 2021.
  9. ^ (EN) The Death of Cleopatra | Art UK, su artuk.org. URL consultato il 20 aprile 2021.
  10. ^ (EN) Cleopatra, su The Walters Art Museum. URL consultato il 21 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Christian-Georges Schwentzel, Cléopâtre, la déesse-reine, Paris, Payot, 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]