Monumento ai caduti (Ancona)

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Coordinate: 43°36′54″N 13°32′01″E / 43.615°N 13.533611°E43.615; 13.533611
Passetto di Ancona: Monumento ai caduti.

Il Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale di Ancona si trova in piazza IV Novembre, nel rione del Passetto; ad Ancona è chiamato semplicemente "il Monumento"[1], per antonomasia. È posto al termine del lungo viale della Vittoria ed è collegato alla sottostante spiaggia del Passetto attraverso un'ampia scalinata che, ad un certo punto, si divide in due rampe semicircolari.

Realizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Veduta dalla quota base del Monumento

Fu progettato negli anni venti, assieme alla Scalinata del Passetto, dall'architetto anconetano Guido Cirilli in forma di un tempio circolare (monoptero) caratterizzato da un ordine dorico elegantemente reinterpretato[2].

La costruzione ha otto colonne scanalate, è posta al di sopra di una scalinata circolare concentrica ed è realizzata interamente in pietra d'Istria. Il basamento è decorato con elmi e spade, simboli rispettivamente di difesa e di attacco. Al centro si trova un piccolo altare.

Iscrizioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel fastigio sono riportati i versi del grande poeta italiano nato a pochi chilometri da Ancona, a Recanati:

«Beatissimi voi,
Ch'offriste il petto alle nemiche lance
Per amor di costei ch'al Sol vi diede»

Il Monumento ai Caduti e la Scalinata del Passetto visti dal mare

Diffusa è la credenza che, vista dal mare, l'intera struttura, comprese le scalinate, sembri un'aquila in volo, con le rampe che simboleggiano le ali aperte, ed il monumento che fa da testa coronata. Se questa è l'impressione che si può avere, sicuramente l'effetto non era stato previsto dall'architetto Cirilli quando progettò il monumento[3].

Nel marzo del 1923 il Principe di Piemonte, Umberto II, erede al trono, partecipò alla cerimonia per la posa della prima pietra[4]. In essa fu inserita una pergamena commemorativa realizzata e donata dall'architetto urbinate Giuseppe Andreoli, recante la seguente iscrizione:

«Dal sangue degli eroi sorsero nei secoli le opere che più altamente affermano la nobiltà dello spirito umano. Dal sangue purissimo e generoso dei figli che prima d'ogni altra città Ancona diede alla grande guerra redentrice, sorga perenne il monumento che sta a simbolo d'amore agli Italiani - Fiero ed austero ammonimento agli stranieri. 11 marzo 1925»

Il Monumento fu inaugurato nel 1930.[5], in piena epoca fascista, come si può facilmente dedurre dai fasci littori che adornano il fregio della struttura.

Passetto: Monumento ai Caduti e Piazza IV Novembre
Ara situata al centro del Monumento ai Caduti

Manifestazioni[modifica | modifica wikitesto]

Qui si festeggiano le più importanti ricorrenze nazionali, come l'Anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale - Festa delle Forze Armate (4 novembre) e la Festa della Repubblica (2 giugno); anche la Festa della Liberazione del 25 aprile si celebra prima qui, e poi all'imponente monumento alla Resistenza sito sul Pincio.

Dal 2002, in estate, sulle scale del Monumento si svolge anche una sfilata di moda[6].

Nella pineta sita nelle vicinanze del Monumento si trovano giochi per ragazzi, un ascensore che porta alla sottostante spiaggia del Passetto e il capolinea della linea filoviaria e degli autobus. La pineta è stata a volte anche una delle sedi dei mercatini che si tengono dal 1° al 4 maggio durante la tradizionale fiera di San Ciriaco.

Il monumento ai Caduti è punto di riferimento e di incontro per molti cittadini, che nelle belle giornate amano sedersi sulle scalinate attorno ad esso per ammirare il mare Adriatico e poi passeggiare lungo il Viale della Vittoria, oppure sostare nel verde della vicina pineta[7].

Nel mese di settembre dal Monumento ai Caduti e dalla sottostante scalinata del Passetto è possibile ammirare la Regata del Conero, manifestazione velica che da anni richiama sempre numerosi amanti della vela.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Monumento ai Caduti - Passetto di Ancona

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabio Mariano, Architettura nelle Marche, pag. 470, Nardini editore, Fiesole (FI), 1995
  2. ^ Fabio Mariano, Architettura nelle Marche, Nardini editore, Fiesole, (FI) 1995
  3. ^ Rosario Pavia, Ercole Sori, Ancona, Laterza, 1990 (pag. 112)
  4. ^ Catalogo della mostra organizzata dall'amministrazione comunale di Ancona Ancona anni venti e trenta. Immagini di una città, Ancona, 1998
  5. ^ Ancona celebra il suo concittadino, targa al Passetto per l'architetto Cirilli., Il Resto del Carlino, 11 febbraio 2011. URL consultato il 14 febbraio 2011.
  6. ^ Articolo del Corriere Adriatico, su corriereadriatico.it.
  7. ^ Giorgio Petetti, Ancona e il mare, in: Marina Turchetti, Storie del Passetto Affinità Elettive, Ancona, 2010, ISBN 978-88-7326-156-8, pag. 130-143

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rosario Pavia, Ercole Sori, Ancona, Laterza, 1990;
  • Fabio Mariano, Architettura nelle Marche, Nardini editore, Fiesole (FI), 1995;
  • Fabio Mariano, Guido Cirilli, in Fabio Mariano (a cura di), L'età dell'eclettismo. Arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento , Firenze 2004;
  • Marina Turchetti, Mauro Tarsetti (con contributi di Giorgio Petetti, Marta Magagnini, Maria Emilia Faraco e Giulio Petti), Le grotte del Passetto, Affinità elettive, 2007, ISBN 978-88-95449-036;
  • Marina Turchetti (con contributi di Fabio Barigelletti, Alberto Dubbini, Francesca Galetti, Giorgio Petetti, Rita Reggiani, Giuliana Sivocci), Le storie del Passetto, Affinità Elettive, 2010, ISBN 978-88-7326-156-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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