Monte Folgorito

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Monte Folgorito
Cucuzzolo finale del monte
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
ProvinciaProvincia di Massa-Carrara e Provincia di Lucca
Altezza911,5 m s.l.m.
CatenaAlpi Apuane
Coordinate44°01′10.52″N 10°12′07.3″E / 44.01959°N 10.202028°E44.01959; 10.202028
Altri nomi e significatiMonte Fulgoreto
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Folgorito
Monte Folgorito

Il monte Folgorito è una montagna italiana che si trova nell'alta Toscana, in Versilia, al confine tra la Provincia di Massa-Carrara e la Provincia di Lucca. Sulla sua cima passa il confine tra i comuni di Montignoso (Massa-Carrara) e di Seravezza (Lucca).[1]

Appartiene alla catena delle Alpi Apuane e fa parte del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.

La croce presente sulla cima del monte è la più grande di tutte le Alpi Apuane.[1]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Lo scrittore Enrico Pea il 23 agosto 1952 in un articolo del Corriere d'Informazione lo definì “Monte Fulgoreto” dato che “è sempre stato il bersaglio preferito dai fulmini”.[1]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Catena montuosa[modifica | modifica wikitesto]

Il Monte Folgorito è la cima più alta dell’omonima catena, il monte finisce con un caratteristico cucuzzolo sopra il quale si trovano la trincea storica, varie grotte e la croce nota per essere la più grande e pesante di tutte le Alpi Apuane[1].

Costruzioni artificiali[modifica | modifica wikitesto]

Sulla sommità e lungo il percorso del Folgorito sono presenti buchi, grotte e trincee artificiali costruite rispettivamente da tedeschi e americani durante la Seconda guerra mondiale.[2]

Tedeschi[modifica | modifica wikitesto]

Le difese tedesche comprendevano cinte murarie e trincee utilizzate allo scopo di poter sparare da una zona con una maggior copertura dai colpi nemici, le edificazione militari tedesche che sono sopravvissute fino ai giorni nostri sono: 2 buche larghe che metri profonde uno dove veniva messo un tiratore scelto, 3 mulattiere, 3 grotte artificiali costruite ai fini di dormitorio e tre trincee di cui una sulla cima.[2]

Americani[modifica | modifica wikitesto]

Gli americani a differenza dei loro nemici non costruirono trincee o grotte, ma ben 72 buche, che furono molto utili agli americani per difendersi dai cannoni tedeschi.[2]

Ambiente naturale[modifica | modifica wikitesto]

Flora[modifica | modifica wikitesto]

Sul Monte Folgorito sono edintificabili 32 tipi diversi di piante e 27 tipi diversi di fiori.[3]

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

La fauna del Monte Folgorito è composta maggiormente da volatili, come l’Aquila reale, Astore, Allocco, Aglais urticae e Amata phegea.[4]

Grotte[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Folgorito è pieno di grotte artificiali costruite dai soldati tedeschi come rifugi o magazzini, ma c’è ne una appena sotto la vetta che è naturale e fu usata come stazione radio, inoltre, secondo recenti studi, fu usata dai soldati tedeschi come rifugio in modo da poter trarre in inganno gli alleati.[1][2][5][6]

Panorama[modifica | modifica wikitesto]

Il Monte Folgorito è una delle principali mete turistiche in Versilia per gli appassionati di trekking, non solo per i resti della Linea Gotica presenti su esso, ma anche per il panorama a 360° sulla Versilia e oltre.

In dal Folgorito si ha un’ottima vista sul Monte Altissimo, sul Monte Carchio e sulla Piana del Fragolito.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Sulla sommità del monte Folgorito nel 1944 fu fatta passare la Linea Gotica; la posizione strategica della trincea permettè che gli alleati ritardarono il più possibile l’attacco della postazione, in quanto la possibilità di uscirne sconfitti era molto alta.[7][2]

La situazione cambiò quando il generale Genro Kashiwa scoprì un antico sentiero, ma ancora praticabile, che portava sulla cima del monte ed era sconosciuto ai tedeschi. Dopo aver escogitato il piano, il generale Kashiwa il 5 aprile 1945 guidò la Compagnia A del 100° Battaglione del 442° Regimental Combat Team del gruppo statunitense formato dai Nisei a sferrare l’attacco per la presa del Folgorito.[7][2]

La battaglia (durata 2 giorni con l’esito della vittoria degli alleati e l’uccisione dell’intero gruppo di soldati tedeschi) è conosciuta tutt’oggi come lo scontro più sanguinoso mai avvenuto sulla Linea Gotica.[7][2]

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Oggi il monte è diventato meta turistica degli appassionati di trekking e di storia.

Trekking[modifica | modifica wikitesto]

I sentieri che portano al Folgorito sono molti, il più famoso parte da Poggio di Ripa e passa la Catena del Folgorito salendo il Monte Cipolla, Monte Canala e Monte Rotondo.[8]

Passando per questo sentiero si raggiungono anche le frazioni di Al Casino e La Rocca, oltre a ciò questo è il sentiero con la migliore vista sulla Versilia.[8]

Il sentiero che parte da Seravezza è uno dei più difficili ma è l’unico grazie al quale si raggiungono le frazioni di Tre Metati, Cerreta San Nicola e Grottone del Pilli.[9]

Sono presenti altri sentieri che partono da Tarso passando per la piana del Fragolito e uno da Vietina passando sopra il Col di Melo.[10][11]

Meno praticato invece è il sentiero che parte da Pasquilio nonostante sia il più semplice, la causa sta nel fatto che il sentiero passa in mezzo al bosco ed è dunque privo, a differenza dei sentieri precedenti di un panorama sul mare o sulle montagne delle Alpi Apuane.[12]

Tutti i sentieri si incontrano e si uniscono poco prima di raggiungere la vetta, l’ultima parte del monte è caratterizzata da un cocuzzolo scalabile da un unico lato e che rappresenta la parte più difficile di tutto il monte.[1]

Il Folgorito è un importantissimo snodo di vecchi sentieri e mulattiere non solo per raggiungere i vari paesi sottostanti ma anche per raggiungere le altre montagne della Versilia attraverso sentieri che furono molto usati durante la Seconda guerra mondiale.[13][1]

In particolare dal Monte Folgorito si raggiungono le seguenti montagne:

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2023 il Monte Folgorito fu protagonista di un racconto di Giampiero Gelmi mandato in onda in tre puntate della trasmissione Scoprendo l’Italia.[5][6]

Leggende[modifica | modifica wikitesto]

Val d'Inferno[modifica | modifica wikitesto]

La leggenda parla di un santo eremita che risiedeva in questi luoghi, un giorno fu tentato dal demonio sotto forma di una bella fanciulla, ma capito l’inganno il sant’uomo si difese dal diavolo mostrandogli una croce e quest’ultimo fu costretto a fuggire.

Nel mentre che fuggiva il demonio scavò involontariamente un solco fra il Folgorito e il Monte Carchio, che è oggi noto come val d’inferno.[1]

Cima infestata[modifica | modifica wikitesto]

Il Folgorito è sempre stato colpito da fulmini e ciò lo rese vittima di leggende e maldicenze riguardanti cattivi spiriti che si aggiravano in quei luoghi.[1]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Storia del Monte Folgorito, su escursioniapuane.com.
  2. ^ a b c d e f g Monte Folgorito – URSEA, su ursea.it. URL consultato il 27 marzo 2024.
  3. ^ Flora, su escursioniapuane.com.
  4. ^ Fauna, su escursioniapuane.com.
  5. ^ a b Redazione, Forte dei Marmi ancora protagonista in tv con tre puntate di 'Scoprendo l'Italia', su www.lagazzettadiviareggio.it. URL consultato il 25 marzo 2024.
  6. ^ a b Redazione, Manuela Guarneri porta la Versilia in tv: "Voglio raccontare questi luoghi in modo inedito", su www.lagazzettadiviareggio.it. URL consultato il 25 marzo 2024.
  7. ^ a b c La storia del monte Folgorito, su lanazione.it.
  8. ^ a b Catena del Folgorito, su komoot.it.
  9. ^ Sentiero da Serravezza, su komoot.it.
  10. ^ Vietina, su komoot.it.
  11. ^ Tarso, su komoot.it.
  12. ^ Pasquilio, su komoot.it.
  13. ^ I monti che si raggiungono, su komoot.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]