Monsampietro Morico

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Monsampietro Morico
comune
Monsampietro Morico – Stemma
Monsampietro Morico – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Fermo
Amministrazione
SindacoRomina Gualtieri (lista civica) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate43°04′03.36″N 13°33′21.96″E / 43.0676°N 13.5561°E43.0676; 13.5561 (Monsampietro Morico)
Altitudine289 m s.l.m.
Superficie9,76 km²
Abitanti621[1] (1-1-2022)
Densità63,63 ab./km²
FrazioniSant'Elpidio Morico
Comuni confinantiBelmonte Piceno, Monte Rinaldo, Monteleone di Fermo, Montelparo, Montottone
Altre informazioni
Cod. postale63842
Prefisso0734
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT109012
Cod. catastaleF379
TargaFM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 2 064 GG[3]
Nome abitantimonsampietrini
Patronosan Pietro
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monsampietro Morico
Monsampietro Morico
Monsampietro Morico – Mappa
Monsampietro Morico – Mappa
Posizione del comune di Monsampietro Morico nella provincia di Fermo
Sito istituzionale

Monsampietro Morìco[4] è un comune italiano di 621 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del borgo compare per la prima volta sotto il pontificato di papa Alessandro II in un documento del 1061, quando Malugero Melo, figlio del nobile normanno Drogone d'Altavilla conte delle Puglie, fondò nel fermano tre castelli protetti da alte e solide mura: Monsampietro Morico, Sant'Elpidio Morico e Monte Rinaldo (Morico). Secondo la tradizione, Malugero chiamò il suo possesso "Morico" in onore di sua moglie, il cui nome era Morica (più probabilmente tale denominazione deriva dal termine latino murex, riconducibile alla specie vegetale Medicago murex o al genere di molluschi Murex, ambedue caratterizzati da aculei). Nel 1317, il borgo si sottomise volontariamente a Fermo seguendone le vicissitudini storiche, dopo che era stato più volte assalito e conquistato. Nel 1407 il vicedelegato della Marca Bernardo da Varano lo occupò con le sue truppe. Durante il breve periodo dal 1415 al 1416 fu sottoposto alla signoria di Carlo Malatesta.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Comune di Monsampietro Morico è stato concesso con il decreto del Presidente della Repubblica del 26 aprile 1991.[5]

«D'azzurro ai tre colli all'italiana di verde, uniti, fondati in punta, il colle centrale più largo e più alto, il colle posto a destra sostenente san Pietro, di carnagione, in maestà, con la testa leggermente volta a sinistra, aureolato d'oro, capelluto e barbuto d'argento, vestito con la tunica d'argento e con il manto di rosso, tenente con la mano destra le chiavi d'oro, poste in decusse, con gli ingegni all'ingiù, il colle posto a sinistra sostenente san Paolo, in maestà, di carnagione, con la testa leggermente volta a destra, aureolato d'oro, capelluto e barbuto di nero, vestito con la tunica di verde e con il manto di rosso, tenente con la mano destra la spada d’argento, posta in palo, con la punta all'ingiù, il tutto accompagnato in capo dalla crocetta patente, d'oro.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il castello merlato al centro del paese risale al 1061, mentre la chiesa romanica di San Paolo, nel cimitero, è del XIII secolo. Questo castello fu completamente rifatto nel Quattrocento. Dell'antica struttura difensiva è interessante la torre, edificata in pietra con conci perfettamente squadrati. Essa è posizionata a difesa della porta romanica sottostante. Era circondata sulla sommità da un aggetto che favoriva il tiro piombante.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Monsampietro Morico è noto per la Sagra de "Lo Magnà de 'na ota",una delle sagre gastronomiche più rappresentative del patrimonio culinario della tradizione contadina marchigiana. Si svolge tutti gli anni l'8 e il 9 Agosto all'interno del centro storico,dove la cucina si fonde con il folclore creando un'atmosfera unica nel suo genere. I piatti che l'associazione culturale e ricreativa "Le Scalette" (l'ente che da oltre vent'anni organizza l'evento) propone sono innumerevoli e vanno dai "Moccolotti de lo vatte" all'oca arrosto (piatti della ricorrenza della trebbiatura), dai frascarelli (tipica polenta di farina bianca) all'"ove co la saciccia e la varbaglia", dalle "cucciole" trovate in umido alla "sporbatura" con patate, dai maltagliati alla trippa. Per finire le tradizionali pizzette fritte monsampietrine, gustate dolci o salate.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 giugno 1985 26 maggio 1990 Sergio Nunzi Democrazia Cristiana Sindaco [7]
26 maggio 1990 24 aprile 1995 Sergio Nunzi Democrazia Cristiana Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Alberto Antognozzi Lista civica Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Sergio Nunzi Lista civica Sindaco [7]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Giovanni Rocchi Lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Romina Gualtieri Lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Romina Gualtieri Lista civica Liberi di scegliere Sindaco [7]
27 maggio 2019 in carica Romina Gualtieri Lista civica Liberi di scegliere Sindaco [7]

Il comune di Sant'Elpidio Morico fu soppresso nel 1868 e aggregato, come frazione, dapprima a Monsampietro, poi (20 settembre 1870) a Monteleone di Fermo, per tornare definitivamente con Monsampietro il 1º maggio 1893.[8][9]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio locale, U.S. Monsampietro, ha vinto il 5 maggio 2007 il campionato di Seconda Categoria, ottenendo la promozione in Prima Categoria. Dopo due stagioni è tornato in Seconda Categoria ai calci di rigore contro la Settembrina, una squadra di Porto Sant'Elpidio (che ora però non esiste più). Il presidente del sodalizio calcistico è Marco Brasili, uno dei presidenti più giovani del calcio dilettantistico marchigiano; attualmente la squadra è tornata in Prima Categoria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1] - Popolazione residente al 1 gennaio 2022.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Monsampietro", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. ^ Monsampietro Morico, su araldicacivica.it. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  8. ^ Scheda del comune di Monteleone di Fermo Archiviato il 10 maggio 2006 in Internet Archive.
  9. ^ Regio Decreto n. 133 del 16 febbraio 1893, che separa la frazione di Sant'Elpidio Morico dal comune di Monteleone di Fermo e l'aggrega a quello di Monsampietro Morico.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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