Meloe

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Meloe
Meloe violaceus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaTenebrionoidea
FamigliaMeloidae
SottofamigliaMeloinae
TribùMeloini
GenereMeloe
Linnaeus, 1758
Specie
vedi testo

Meloe Linnaeus, 1758 è un genere di insetti della famiglia dei Meloidi (superfamiglia Tenebrionoidea).

Caratteristiche fisiche

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Comunemente sono noti come «coleotteri oleosi» perché, quando attaccati, rilasciano gocce oleose di emolinfa dalle loro articolazioni. La secrezione contiene cantaridina, una sostanza chimica velenosa che provoca vesciche cutanee ed edemi dolenti. Anticamente era utilizzata come afrodisiaco.

I membri di questo genere sono privi di ali funzionali e non sono in grado di volare. Presentano brevi elitre e un voluminoso addome in gran parte scoperto.

Ciclo biologico

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Come altri membri della famiglia, sono ipermetamorfici e passano attraverso un complesso ciclo di diversi stadi larvali, il primo dei quali è il caratteristico triungulino mobile, che cerca e si attacca a un ospite con l'obiettivo di essere trasportato e guadagnare l'accesso al suo nido (fase foretica). In questo genere, l'ospite è un'ape, e ogni specie di Meloe può attaccare solo una singola specie o un singolo genere di api; anche se possono essere considerati parassitoidi, sembra che, in generale, la larva di Meloe consumi le larve e le uova dell'ape insieme alle proprie provviste, e spesso può sopravvivere delle sole provviste, perciò non si qualifica tecnicamente come tale.

Comprende le seguenti specie[1][2]

  1. ^ Meloe, funet.fi
  2. ^ Meloe, ITIS Report

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Meloe, su Fossilworks.org. Modifica su Wikidata