McDonnell XF-88 Voodoo

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XF-88
McDonnell XF-88 (SN 46-525) in volo
Descrizione
Tipocaccia pesante ognitempo
Equipaggio1
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti McDonnell
Data primo volo29 ottobre 1948
Data entrata in serviziocancellato
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti USAF
Esemplari2
Altre variantiMcDonnell F-101 Voodoo
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza16,5 m (54 ft 1,5 in)
Apertura alare12,1 m (39 ft 8 in)
Altezza5,3 m (17 ft 3 in)
Superficie alare32,5 (350 ft²)
Carico alare258 kg/m² (52,9 lb/ft²)
Peso a vuoto5 508 kg (12 140 lb)
Peso carico8 394 kg (18 500 lb)
Peso max al decollo10 477 kg (23 100 lb)
Propulsione
Motore2 turbogetto Westinghouse J34-WE-13/WE-15
Spinta21,4 kN (4 825 lbf) ciascuno
Prestazioni
Velocità max1 130 km/h (706 mph)
Velocità di salita40,6 m/s (8 000 ft/min)
Autonomia2 779 km (1 737 mi)
Tangenza12 012 m (39 400 ft)
Armamento
Cannoni6 Pontiac M39 da 20 mm
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Il McDonnell XF-88 Voodoo fu un aereo da caccia a getto monoposto, bimotore e monoplano con ala bassa e a freccia, sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense McDonnell Aircraft Corporation nei tardi anni quaranta e rimasto allo stato di prototipo.

Concepito per essere utilizzato in missioni di penetrazione o di scorta a lungo raggio, il suo sviluppo venne sospeso dopo la cancellazione del programma da parte dei vertici dell'United States Air Force, l'aeronautica militare degli Stati Uniti d'America.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Con il termine della Seconda guerra mondiale nella United States Army Air Forces (USAAF), a quel tempo ancora componente aerea dell'esercito statunitense (United States Army), si era consapevoli che il futuro dell'aviazione militare prevedeva l'adozione del motore a reazione in luogo dei convenzionali motori a pistoni, oramai all'apice del loro sviluppo, tuttavia i primi progetti divenuti operativi, i caccia a getto di prima generazione, erano gravati da una limitata autonomia, rendendone impossibile il loro utilizzo in missioni di penetrazione o di scorta. Allo scopo di colmare questa lacuna, nei primi mesi del 1946 l'USAAF emise una specifica relativa alla fornitura di un nuovo modello di aereo a getto a lungo raggio, invitando le aziende nazionali a fornire dei prototipi da avviare a prove di volo comparative.[1]

Dopo la valutazione dei progetti preliminari, nel giugno 1946 vennero selezionate tre aziende che proponevano i modelli più promettenti; la North American Aviation, che presentò il YP-93A, modello derivato dal loro North American F-86 Sabre ma caratterizzato da una nuova fusoliera allargata, la Lockheed Corporation, che propose l'XP-90, simile a un P-80 Shooting Star ma rivisto nelle dimensioni, ridotte, e che adottava una diversa configurazione alare, a freccia invece che dritta come nel precedente modello, e la McDonnell, che presentò il loro XP-88. La McDonnell era alla sua prima esperienza come potenziale fornitore per l'US Army, tuttavia l'azienda aveva progettato e stava costruendo il caccia imbarcato FH-1 Phantom per la United States Navy (marina militare statunitense).[1]

Il primo prototipo del McDonnell XF-88 Voodoo (s/n 46-525) fu completato il 20 ottobre 1948 e fu portato in volo a Muroc (California) il 29 ottobre 1948. Si trattava di un caccia pesante ad ala a freccia spinto da due motori Westinghouse J34-WE-13 da 1360 kg, i quali gli consentivano una velocità di mach 1.17 / 1.19 in picchiata e velocità di 896 km/h sul livello del mare e 1036 km/h in quota a volo livellato.

Il secondo prototipo (s/n - 46-526) volò per la prima volta il 26 aprile 1949 e successivamente fu munito di motori Westinghouse J34-WE-15 da 1630 kg/s dotati di postbruciatore che migliorarono le sue prestazioni.

Il caccia fu dichiarato vincitore del concorso, ma a causa dello scoppio della Guerra di Corea le priorità dell'USAAF cambiarono e l'ordine di 108 F-88A di serie non fu mai firmato.

L'attività di volo fu sospesa il 4 agosto 1949 ed i due prototipi furono messi a terra.

Il primo prototipo fu impiegato anche per la valutazione di eliche con pale a velocità supersonica. Per questo scopo fu modificato con l'installazione sul muso di un turboelica Allison XT-38-A-5 da 2650 HP, volando dall'aprile 1953 al giugno 1954 sperimentando 27 diversi tipi di eliche.

Al termine dei cicli di valutazione entrambi i prototipi furono demoliti.

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

XF-88A
XF-88B

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Stati Uniti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Goebel 2016, Prologue: The XF-88.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, McDonnell F-101 Voodoo, in Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo, vol. 6, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.
  • (EN) Enzo Angelucci, Peter M. Bowers, The American Fighter, Sparkford, Somerset, UK, Haynes Publishing Group, 1987, ISBN 0-85429-635-2.
  • (EN) Robert F. Dorr, McDonnell F-88/F-101 Variant Briefing, in Wings of Fame, Volume 1, London, Aerospace Publishing, 1995, ISBN 1-874023-68-9.
  • (EN) Robert F. Dorr, David Donald, Fighters of the United States Air Force, London, Temple, 1990, ISBN 0-600-55094-X.
  • (EN) René J. Francillon, McDonnell Douglas Aircraft since 1920, London, Putnam, 1979, ISBN 0-370-00050-1.
  • (EN) Marcelle Size Knaack, Encyclopedia of US Air Force Aircraft and Missile Systems, Volume 1; Post-World War II Fighters, 1945-1973, Washington, D.C., Office of Air Force History, 1978, ISBN 0-912799-19-6.
  • (EN) Steve Pace, X-Fighters: USAF Experimental and Prototype Fighters, XP-59 to YF-23, Oscela, Wisconsin, Motorbooks International, 1991, ISBN 978-0-87938-540-8.
  • (EN) Nico Sgarlato e Franco Ragni, U.S. Fighters of the Fifties, Carrollton, Texas, Squadron/Signal Publications, 1979, ISBN 978-0-89747-090-2.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Lindsay Peacock, The One-O-Wonder, in Air International, Volume 29, No. 2, agosto 1985, pp. 75–81, 93–95, ISSN 0306-5634 (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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