Matteo Melara

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Matteo Melara
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 187 cm
Peso 77 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Vigasio
Termine carriera 2016 - giocatore
Carriera
Giovanili
199?-1997Bologna
Squadre di club1
1997-1998Bologna0 (0)
1998-2000Alessandria47 (1)
2000-2001Cremonese30 (6)
2001-2006Livorno117 (6)
2006-2007Torino21 (2)
2007Ascoli16 (0)
2007-2008Torino0 (0)
2008Livorno4 (0)
2010-2011 Reno Centese6 (0)
2012 Pro Desenzano0 (0)
2014-2015Crevalcore? (3)
2015-2016 San Felice0 (0)
Carriera da allenatore
2014-2015CrevalcoreJuniores
2015-2017 San FeliceJuniores
2017-2018CorreggeseJuniores
2019-2022Reggiolo
2022-VigasioVice/Juniores
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al agosto 2019

Matteo Melara (Mirandola, 8 luglio 1979) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, vice-allenatore e tecnico della Juniores del Vigasio.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocava come difensore centrale.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili del Bologna, nella stagione 1997-1998 passò alla prima squadra, militante in Serie A, tuttavia non giocò nessuna partita nell'arco della stagione.

Nella stagione 1998-1999 il Bologna cedette il giocatore all'Alessandria, squadra militante in Serie C2, e qui Melara ottenne i suoi primi successi: in quell'anno giocò infatti 31 partite, segnando anche una rete, e la stagione fu coronata con la promozione della squadra dalla C2 alla Serie C1. La stagione successiva il giocatore rimase nella squadra piemontese e prese parte a 16 partite.

Nella stagione 2000-2001 l'Alessandria lo vendette alla Cremonese, squadra militante in C2, dove ebbe il suo anno più prolifico, giocando 30 partite e segnando 6 reti.

L'anno seguente venne ceduto al Livorno, squadra militante in serie C1. Con la squadra amaranto riuscì a passare da campionati di bassi livelli, fino alla massima serie, contribuendo con quattro reti e oltre ottanta partite a riportare il Livorno, al termine della stagione 2003-2004, in Serie A.

Nel 2004-2005 il giocatore esordì quindi nel massimo campionato, precisamente il 22 settembre 2004 sul campo della Reggina (perdendo per 2-1). A fine stagione il Livorno ottenne la salvezza e Melara giocò 24 partite e segnando anche il suo primo gol in massima serie.

L'anno seguente, a gennaio fu ceduto al Torino, militante in Serie B. Con i granata conquistò poi la promozione in Serie A a fine campionato.

Nella stagione 2006-2007 non giocò mai una partita in tutta la stagione.

A gennaio venne quindi mandato in prestito all'Ascoli, squadra in zona retrocessione; con la squadra marchigiana riconquistò la maglia da titolare e giocò 16 partite fino alla fine dell'anno che vide, però, la retrocessione della squadra in Serie B.

Tornato a Torino il 31 gennaio 2008, dopo due anni (e nessuna presenza in Serie A) fece il suo ritorno a Livorno, in prestito insieme al suo compagno di squadra Tommaso Vailatti, disputando 4 partite fino alla fine dell'anno.

Il 16 luglio 2010 si aggrega col Ravenna per il ritiro estivo a Chianciano Terme, in attesa di trovare un club.[1]

Nel luglio 2012, dopo le esperienze con lo Spezia e la Reno Centese, viene ingaggiato dalla Pro Desenzano.[2] Nel settembre dello stesso anno lascia il club.[3]

Terminata la carriera agonistica, nel maggio 2013 consegue il patentino di allenatore di seconda categoria.[4]

Il periodo amaranto[modifica | modifica wikitesto]

Approdato a Livorno all'inizio della stagione 2001-02, Melara ha disputato in amaranto complessivamente sei campionati, pur se due in forma parziale e vissuto all'Ardenza, con 138 presenze e sette reti tra campionato e coppa Italia, la stagione più intensa e prestigiosa della sua carriera incorniciata da due promozioni, gli esordi in serie A e B e una retrocessione proprio nel giorno in cui (ultima partita giocata con i labronici) ha indossato a Empoli la fascia di capitano. A Livorno, ogni inizio stagione lo vedeva tra le riserve, ma per ben quattro campionati consecutivi non è andato sotto le venti presenze. Nel 2001-02 il Livorno, allenatore Osvaldo Jaconi, vince il campionato di C1 e raggiunge la finale di coppa Italia dove si arrende all'AlbinoLeffe; Melara in campionato gioca 20 volte andando a segno in due occasioni, una delle quali è fondamentale per espugnare l'Arena Garibaldi nel derby più sentito. Il 2002-03, allenatore Roberto Donadoni, è un campionato di transizione con il Livorno in Serie B dopo trent'anni che chiude a metà classifica; per Melara l'esordio in cadetteria avviene al San Paolo di Napoli e coincide con una vittoria esterna firmata da Igor Protti su calcio di rigore. A fine campionato le presenze saranno 29, i gol nuovamente due. Nel 2003-04, guidati da Walter Mazzarri, gli amaranto passano alla storia conquistando la Serie A che mancava dal 1949; per Melara 38 presenze e la gioia di un gol che diventerà l'immagine indimenticabile per una generazione di tifosi giovani che la massima serie l'avevano solo e sempre sentita raccontata dai nonni: 29 maggio 2004, al 57' di Piacenza - Livorno con gli amaranto già in vantaggio, Matteo Melara va ad incornare un cross di Protti sul secondo palo ed insacca il gol che dà la sicurezza della vittoria e mezz'ora più tardi della promozione matematica. In tribuna, oltre a una marea di tifosi, c'è il telecronista livornese Fabrizio Pucci che sta commentando per l'emittente locale e mentre segue Melara esultante col compagno Cannarsa che va a sollevare la bandierina del corner, si lascia andare una frase "Signori, questa è la Serie A! Dopo 55 anni, non c'è più tempo per morire!" che per parecchio tempo risuonerà dalle suonerie dei cellulari livornesi. Il 2004-05, allenatore Franco Colomba sostituito poi dal ritorno di Donadoni, è il campionato dell'esordio in Serie A consumatosi all'Oreste Granillo di Reggio Calabria. Per un campionato chiuso al nono posto e la soddisfazione di affrontare attaccanti di valore assoluto, anche la gioia del gol, pur inutile, segnato a Gianluigi Buffon in Juventus-Livorno 4-2 del 9 gennaio 2005.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Livorno: 2001-2002
Alessandria: 1999-2000

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quattro "promossi", cinque aggregati, tre ritorni: quante facce nuove [collegamento interrotto], in ravennacalcio.com, 16 luglio 2010.
  2. ^ Pro Desenzano: presi Melara e Danotti Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. sportfree.it
  3. ^ La Pro Desenzano «taglia» Altobelli bresciaoggi.it
  4. ^ Esclusiva. Melara: "Al Livorno serve gente di categoria" amaranta.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]