Markus Braun

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Markus Braun

Markus Braun (1969) è un imprenditore austriaco, dal gennaio 2002 fino alle sue dimissioni e arresto nel giugno 2020 CEO e CTO presso Wirecard, società di elaborazione dei pagamenti ora insolvente. Braun si è dimesso a causa delle accuse di frode, ma ha negato qualsiasi illecito. I processi sono pendenti a partire dal 2022.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Braun si è laureato in informatica commerciale ed economia aziendale presso l'Università tecnica di Vienna. Nel 2000 ha conseguito un dottorato in scienze sociali ed economiche presso l'Università di Vienna. Braun ha iniziato la sua carriera come consulente presso Contrast Management Consulting GmbH, posizione che ha ricoperto fino al novembre 1998. Tra il 1998 e il 2001 ha lavorato presso KPMG a Monaco.[1]

Wirecard[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 Braun è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Wirecard, rivestendo inoltre i ruoli di CEO e CTO dell'azienda. Da allora Wirecard è diventata una delle aziende fintech più grandi al mondo.[2] Nel maggio 2018 è stata inserita nell'indice DAX 30 della Borsa di Francoforte,[3] mentre nel 2017 è stata classificata tra le "100 società di crescita più innovative al mondo" dalla rivista Forbes.[4]

Dimissioni ed arresto[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2020 Braun si è dimesso dalla carica di CEO dopo che sono stati scoperti più di 2 miliardi di dollari mancanti dai conti della società.[5] Alla fine del 2017 Deutsche Bank aveva prestato a Braun 150 milioni di euro, accettando come garanzia la metà della sua quota del 7% in Wirecard.[6] Il 22 giugno Braun, dopo essersi costituito, è stato arrestato dalla polizia tedesca "per sospetta frode contabile e manipolazione del mercato". Il 23 giugno è stato rilasciato su cauzione, fissata a 5 milioni di euro (5,7 milioni di dollari).[7][8] Il 22 luglio è stato nuovamente arrestato.[9]

Processo[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2022 i pubblici ministeri di Monaco lo hanno accusato di frode, violazione della fiducia e manipolazione contabile.[10] Se riconosciuto colpevole di tutte queste accuse, potrebbe rischiare fino a 15 anni di carcere. Braun sostiene di essere innocente e di essere lui stesso vittima di una frode.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Ein Österreicher als Fintech-Milliardär, su kurier.at, 9 settembre 2018. URL consultato il 23 luglio 2023.
  2. ^ (EN) Laurent Pieutre, Wirecard: a success story in the internet payment service providers market, su Ground Report, 6 marzo 2016. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  3. ^ (EN) Wirecard replaces Commerzbank in DAX – DW – 09/05/2018, su dw.com. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  4. ^ (EN) Jeff Kauflin, The World's Most Innovative Growth Companies 2017, su Forbes. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  5. ^ (EN) Wirecard CEO Markus Braun resigns – DW – 06/19/2020, su dw.com. URL consultato il 23 luglio 2023.
  6. ^ Olaf Storbeck, Robert Smith e Arash Massoudi, Deutsche Bank revealed as behind €150m loan to Wirecard founder, in Financial Times, 25 marzo 2019. URL consultato il 23 luglio 2023.
  7. ^ (EN) Former Wirecard CEO Markus Braun arrested – DW – 06/23/2020, su dw.com. URL consultato il 23 luglio 2023.
  8. ^ (DE) heise online, Wirecard-Skandal: Ex-Firmenchef Braun gegen Millionenkaution auf freiem Fuß, su heise online, 23 giugno 2020. URL consultato il 23 luglio 2023.
  9. ^ (DE) Ehemaliger Wirecard-Chef Braun wieder festgenommen, in FAZ.NET, 22 luglio 2020. URL consultato il 23 luglio 2023.
  10. ^ Olaf Storbeck, Former Wirecard chief executive charged with fraud, in Financial Times, 14 marzo 2022. URL consultato il 23 luglio 2023.
  11. ^ Dan McCrum e Olaf Storbeck, Wirecard: the case against Markus Braun, in Financial Times, 23 marzo 2022. URL consultato il 23 luglio 2023.

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