Maria Luisa Magagnoli

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Maria Luisa Magagnoli (Genova, 17 ottobre 1948) è una scrittrice, giornalista e curatore editoriale italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Genova[1], in Liguria; vive a Milano.[2] Giornalista professionista.[3] Attiva soprattutto nel campo dell'arte e della gastronomia. Negli anni ottanta, Magagnoli lavorò in Mondadori come curatore editoriale, collaborando alla realizzazione di opere in questi settori.[4] Attualmente è redattore capo della rivista Antiquariato.[5]

Un caffè molto dolce[modifica | modifica wikitesto]

Un caffè molto dolce fu pubblicato, nel 1996, nella collana Varianti di Bollati Boringhieri, aggiudicandosi il Premio Berto per la migliore opera prima dell'anno, il premio selezione al Premio Rapallo[6], il Premio Pisa[2] e il Premio Letterario Donna Città di Roma per l'opera prima[7]. Un caffè molto dolce narra la ricerca dell'autrice stessa, in un'Argentina piena di italiani che non erano più tali, nel tentativo di ricostruire la vita di Severino Di Giovanni, un anarchico italiano fucilato nel 1931 a Buenos Aires, durante gli anni del regime del generale Uriburu, fino a rintracciarne la compagna, América Scarfò. Magagnoli parte per il suo viaggio dopo aver visto la fotografia dell'anarchico in un libro di storia, nel 1976, molti decenni dopo la sua condanna, e l'ossessione quasi si trasforma in una storia d' amore fra una ragazza di oggi e un uomo morto mezzo secolo prima.[8][9][10]

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999, per Marsilio, uscì il secondo romanzo di Magagnoli: Inviti del destino. Romanzo storico di ambientazione ottocentesca. Il testo non riuscì a ripetere il successo della prima opera, apparendo come un'opera irrisolta e forse anche carente di ispirazione.[11]

Dopo queste due prove narrative, Giuseppe Leonelli della Rivista dei Libri considerava Magagnoli, insieme a Elena Ferrante e Melania Mazzucco, come uno dei migliori prospetti della letteratura italiana.[12]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Un caffè molto dolce, Torino, Bollati Boringhieri, 1996. (Vincitore del Premio Berto)[13]
  • Inviti del destino, Venezia, Marsilio, 1999.

Edizioni straniere[modifica | modifica wikitesto]

  • Un café muy dulce, Buenos Aires, Alfaguara, 1997. (Trad. in spagnolo di Guillermo Piro)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco De Nicola e Roberto Trovato, Parole e scene di un secolo in Liguria, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
  2. ^ a b Maria Luisa Magagnoli, Inviti del destino, Venezia, Marsilio, 1999.
  3. ^ Magagnoli Maria Luisa ordinedeigiornalisti.it
  4. ^ Magagnoli, Maria Luisa catalogostorico.fondazionemondadori.it
  5. ^ Redazione cairoeditore.it
  6. ^ Premio Rapallo Archiviato il 24 luglio 2015 in Internet Archive. gruppocarige.it
  7. ^ Premio Letterario Donna Città di Roma Archiviato il 24 luglio 2015 in Internet Archive. mclink.it
  8. ^ Un caffè molto dolce ibs.it
  9. ^ Fernanda Elisa Bravo Herrera, Anarchismo ed emigrazione in Argentina nella scrittura di Pietro Gori e Maria Luisa Magagnoli, in El Poder en el Lenguaje, en la Literatura y en la Cultura Italianas, Salta: Universidad Nacional de Salta, 2011.
  10. ^ Gian Antonio Stella, L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi, Milano, Rizzoli, 2002.
  11. ^ Andrea Carraro, Botte agli amici, pp.20-21, Roma, Gaffi, 2005.
  12. ^ Davide Bregola, La cultura enciclopedica dell'autodidatta, p.129, Milano, Sironi, 2004.
  13. ^ Presentazione premio Berto, su giuseppeberto.itaccesso = 1 maggio 2019. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fernanda Elisa Bravo Herrera, Anarchismo ed emigrazione in Argentina nella scrittura di Pietro Gori e Maria Luisa Magagnoli, in El Poder en el Lenguaje, en la Literatura y en la Cultura Italianas, Salta: Universidad Nacional de Salta, 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]