Marco Furnio Augurino

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Marco Furnio Augurino
Console dell'Impero romano
Nome originaleMarcus Furnius Augurinus
Mortedopo il 41?
GensFurnia
Consolatosettembre-dicembre 40 o 41 (suffetto)
ProconsolatoCreta e Cirene sotto Caligola (pretorio)

Marco Furnio Augurino (in latino: Marcus Furnius Augurinus; ... – dopo il 41?) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La figura di Augurino è stata avvolta nell'oscurità fino ad anni recenti, quando gli studi di Giuseppe Camodeca e di Annalisa Tortoriello hanno contribuito a chiarirne la carriera.

Di origine italica ma di provenienza e classe sociale indefinibili allo stato attuale della documentazione[1][2][3], Augurino è attestato innanzitutto come proconsole pretorio della provincia di Creta e Cirene sotto Caligola[1][4][5][6] da alcune monete coniate in svariate città dell'isola di Creta[7].

Il secondo incarico, di scoperta assai recente[4], lo vede al vertice dello stato romano: Augurino fu infatti console suffetto con ogni probabilità da settembre a dicembre di un anno incerto tra 40 e 41[8][9][10][11] insieme ad un collega attualmente non identificato a causa delle lacune delle tavolette cerate ercolanesi[8][9][10] che ne attestano la carica, forse Marco Cluvio o, meno probabilmente, Marco Lurio Varo[4][11]. La definizione dell'anno di carica di Augurino, in ogni caso precedente al 43 in quanto nelle tavolette si menziona una donna attestata come defunta in quell'anno[8][12], dipende dalla struttura dei fasti caligolei e dall'identità del collega: Annalisa Tortoriello ritiene che l'anno 40 abbia contenuto tre coppie di consoli suffetti e che il loro consolato si inserisca meglio in quell'anno[11]; Pierangelo Buongiorno considera che la struttura dei fasti consolari dell'età di Caligola non comporti affatto la presenza di una terza coppia di suffetti tra settembre e dicembre dell'anno e colloca il consolato di Augurino nel 41[13]; da ultimo, Giuseppe Camodeca considera ancora aperta la doppia possibilità[14].

Di Augurino sono noti però legami familiari. Sua parente, probabilmente figlia di una sorella[1][15], è Antonia Furnilla, figlia del console suffetto del 45 Aulo Antonio Rufo[1][15][16]: Furnilla sposò poi Quinto Marcio Barea Sura[1], figlio del console suffetto del 34 Quinto Marcio Barea Sorano e fratello del console suffetto del 52 Quinto Marcio Barea Sorano[15], e generò Marcia Furnilla, seconda moglie dell'imperatore Tito[1][15][17].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 504-505.
  2. ^ M.A.W. Baldwin, Fasti Cretae et Cyrenarum. Imperial Magistrates of Crete and Cyrenaica during the Julio-Claudian period, PhD diss. University of Michigan 1983, pp. 181-183, tenta di ricostruire un'origine veneta, forse patavina.
  3. ^ Del tutto incerta la relazione con il Gaio Furnio console ordinario del 17 a.C.: A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 504 nota 269.
  4. ^ a b c G. Camodeca, Nuovi dati dalla riedizione delle tabulae ceratae della Campania, in Atti dell'XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, Roma 1999, pp. 521-541, in particolare p. 525.
  5. ^ M.A.W. Baldwin, Fasti Cretae et Cyrenarum. Imperial Magistrates of Crete and Cyrenaica during the Julio-Claudian period, PhD diss. University of Michigan 1983, pp. 181-183, lo colloca tra 40/41 e 41/42 - da notare, però, è che Baldwin non sapeva del consolato di Augurino nel 40 o nel 41, scoperto solo una quindicina d'anni dopo la sua dissertazione.
  6. ^ PIR2 A 1397 (Stein).
  7. ^ RPC I 1022, 1024-1028.
  8. ^ a b c AE 1999, 449.
  9. ^ a b AE 2002, 340.
  10. ^ a b AE 2017, 214.
  11. ^ a b c A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 504-505, 610-611 e 622-625.
  12. ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 610 nota 813.
  13. ^ P. Buongiorno, Sulla struttura dei fasti consolari degli anni 39 e 40 d.C., in M. Pani (ed.), Epigrafia e Territorio. Politica e Società. Temi di antichità romane, VIII, Bari 2007, pp. 253-271.
  14. ^ G. Camodeca, Il console M. Furnius Augurinus e la datazione al 40/41 del dittico giocondiano CIL IV 3340, 50, in Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, vol. 202 (2017), pp. 263-265.
  15. ^ a b c d A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 527.
  16. ^ O. Salomies, Die Bedeutung der Onomastik für die Rekonstruktion von Genealogien in Rom, in W. Eck, M. Heil (ed.), Prosopographie des Römischen Kaiserreichs. Ertrag und Perspektiven. Kolloquium aus Anlass der Vollendung der Prosopographia Imperii Romani, Berlin-Boston 2017, pp. 109-132, in particolare p. 128 nota 48, ritiene invece che il console del 45, padre di Antonia Furnilla, abbia sposato una figlia o meglio una nipote del Gaio Furnio console ordinario del 17 a.C.; Salomies però non sembra conoscere la figura di Augurino, l'unico Furnius contemporaneo del console del 45 di cui però è incerta la parentela con il console del 17 a.C.
  17. ^ E. Champlin, Figlinae Marcianae, in Athenaeum, vol. 61 (1983), pp. 257-264, propone invece (in maniera non del tutto convincente, secondo A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 504 nota 275) che Antonia Furnilla abbia sposato lo stesso console del 52 e generato, oltre a Marcia Furnilla, anche la Marcia che fu moglie del console suffetto del 72 Marco Ulpio Traiano e madre dell'imperatore Traiano. Già M.T. Raepsaet-Charlier, Prosopographie des femmes de l'ordre sénatorial, Louvain 1987, stemma XI, riteneva però che Marcia Furnilla fosse figlia di Barea Sura e non di Barea Sorano.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • PIR2 A 1397 (Stein).
  • M.A.W. Baldwin, Fasti Cretae et Cyrenarum. Imperial Magistrates of Crete and Cyrenaica during the Julio-Claudian period, PhD diss. University of Michigan 1983, pp. 181-183.
  • G. Camodeca, Nuovi dati dalla riedizione delle tabulae ceratae della Campania, in Atti dell'XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, Roma 1999, pp. 521-541.
  • A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 504-505, 610-611 e 622-625.
Predecessore Console dell'Impero Romano Successore
Gaio Ummidio Durmio Quadrato (40) o
Marco Seio Varano (41)
settembre-dicembre 40 o 41 Gneo Senzio Saturnino (41) o
Gaio Cecina Largo (42)
con Lucio Annio Viniciano (40) o
Quinto Fuzio Lusio Saturnino (41)
con Marco [---] con Gaio Cesare Augusto Germanico IV (41) o
Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico II (42)