Marcetelli

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Marcetelli
comune
Marcetelli – Stemma
Marcetelli – Bandiera
Marcetelli – Veduta
Marcetelli – Veduta
Veduta di Marcetelli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoDaniele Raimondi (lista civica Il ponte) dal 29-3-2010 (3º mandato dal 21-9-2020)
Territorio
Coordinate42°14′N 13°03′E / 42.233333°N 13.05°E42.233333; 13.05 (Marcetelli)
Altitudine930 m s.l.m.
Superficie11,08 km²
Abitanti63[1] (31-05-2023)
Densità5,69 ab./km²
Comuni confinantiAscrea, Collalto Sabino, Collegiove, Paganico Sabino, Pescorocchiano, Varco Sabino
Altre informazioni
Cod. postale02020
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057036
Cod. catastaleE927
TargaRI
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 057 GG[3]
Nome abitantimarcetellani
Patronosan Venanzio martire
Giorno festivo18 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Marcetelli
Marcetelli
Marcetelli – Mappa
Marcetelli – Mappa
Posizione del comune di Marcetelli nella provincia di Rieti
Sito istituzionale

Marcetelli (Marcitèlli in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 63 abitanti della provincia di Rieti, nel Lazio. Per numero di abitanti è il più piccolo comune del Lazio e tra più piccoli d'Italia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il paese, situato a 930 m s.l.m. tra i monti della regione storico-geografica del Cicolano, è circondato dalle vette dei monti La Cimata (1154 m s.l.m.), Colle Ciccia (1102 m s.l.m.), Colle Calende (1055 m s.l.m.) e Pietriboni (976 m s.l.m.) situati a ridosso della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia[5]. Domina dall'alto il lago del Salto, bacino artificiale realizzato nell'omonima valle nel 1940[6]. Confina con i territori comunali di Ascrea, Collalto Sabino, Collegiove, Paganico Sabino, Pescorocchiano e Varco Sabino, tutti situati in provincia di Rieti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Piazza della Porta con la fontana ottagonale

Tradizionalmente il poleonimo Marcetelli deriverebbe dalla locuzione latina Marsorum tellus, ovvero terra dei conti dei Marsi[7].

Il territorio in cui è situato il borgo contemporaneo era anticamente posto nella Res publica Aequiculanorum, lungo il tracciato dell'originaria via Equicolana, antica strada parallela per lunghi tratti al corso del fiume Salto che collegava la città sabina di Reate ai territori degli Equicoli e dei Marsi. Il nucleo abitato, edificato durante l'incastellamento medievale, si sviluppò inizialmente intorno alla pieve di Santa Maria de Massitello, nota successivamente come Santa Maria de Ilicis (nome acquisito probabilmente a causa dell'ampia diffusione in zona di lecci), infine come Santa Maria in Villa[8].

Con ogni probabilità, la fortificazione originaria del Castrum Marcetelli, venne fatta edificare nel XII secolo dalla nobile famiglia Mareri, che governò per un lungo periodo il feudo della baronia di Collalto e la contea di Mareri, nota anche come "contea di Cicoli"[9]. Il castello, di cui restano visibili poche tracce, era situato in posizione geografica strategica e in allineamento visivo con le analoghe strutture militari dell'area come i castelli di Girgenti e Rigatti.

Il paese, incluso nello Stato della Chiesa, in alcuni periodi fu annesso al Regno di Napoli[9]. Nel 1578 diverse famiglie di Marcetelli accettarono l'invito del cardinale e vescovo Flavio Orsini di stabilirsi nella tenuta di Montefalco, possedimento degli Orsini, fondando il paese di Monteflavio[10]. La signoria dei Mareri nel borgo della valle del Salto si protrasse fino al 1655 con alterne vicende[9]; ad essi fecero seguito i Barberini possessori del feudo fino all'eversione feudale avvenuta nei primi anni dell'Ottocento[9].

Anche Marcetelli fu interessata dal brigantaggio, in particolare dopo l'Unità d'Italia quando come tutta la valle del Salto fu al centro delle tragiche vicende del brigantaggio postunitario della banda di Cartòre e del capobanda Berardino Viola. Dal 1863 fece parte del mandamento di Orvinio e del circondario di Rieti nella provincia umbra di Perugia; nel 1923 il comune fu aggregato alla provincia di Roma e alla Regione Lazio, infine nel 1927 alla istituenda provincia di Rieti[8][11][12].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Piazza della Porta
Chiesa di San Venanzio

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Venanzio martire, antico edificio di culto situato nel centro storico. Danneggiato più volte da calamità naturali come i terremoti è stato più volte sottoposto a restauro. Presenta linee artistiche e architettoniche settecentesche.
  • Chiesa di San Rocco, chiesa risalente al XV secolo.
  • Chiesa di Santa Lucia, edificata nel XIII secolo.
  • Chiesa antica di Santa Maria in Villa, nell'abside conserva un ciclo di affreschi del Cinquecento.
  • Chiesetta rurale di Santa Maria.
  • Cappella della Santissima Trinità[13][14].

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Barberini[15].
  • Palazzo Cavallari[15].
  • Residenza estiva della famiglia Mareri con antico stemma nobiliare in pietra.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Fontana ottagonale.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[17]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno, il 18 maggio, si festeggia il santo patrono del paese san Venanzio martire[13].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro storico è collocato il museo delle attività rurali e la storica "bottega del Cerchiaro", dove vengono realizzate le botti, i tini e i bigonci utilizzando perlopiù il legno di castagno[14].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La strada provinciale 29 collega il territorio ad altre strade provinciali connesse alla strada statale 578 Salto Cicolana, via di collegamento interregionale tra Rieti ed Avezzano. L'arteria provinciale collega Marcetelli con le frazioni di Varco Sabino e Pescorocchiano e con i comuni di Collegiove e Collalto Sabino.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923 passò dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto N°1 del 2 gennaio 1927, quando venne istituita la provincia di Rieti, Marcetelli passò a quella di Rieti.

Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Marcetelli dal 1985 ad oggi[18][19].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 1997 Giulio Arcesi Democrazia Cristiana Sindaco
1997 1999 Sergio Tolomei Lista civica Sindaco Dimesso
1999 1999 Paolo Giovanni Grieco Commissario prefettizio
1999 2000 Paolo Giovanni Grieco Commissario straordinario
2000 2010 Sergio Tolomei Lista civica Sindaco
2010 in carica Daniele Raimondi Lista civica Il ponte Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 376, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Mappa, su openstreetmap.org, OpenStreetMap. URL consultato il 29 settembre 2021.
  6. ^ Ruggero Cirulli, Diga del Salto (RI), su archeologiaindustriale.org. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  7. ^ Cammino naturale dei parchi. Marcetelli, su parchilazio.it. URL consultato il 2 ottobre 2021.
  8. ^ a b Adriana Barbafieri, Comune di Marcetelli, su siusa.archivi.beniculturali.it, SIUSA, 26 maggio 2007. URL consultato il 1º ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2021).
  9. ^ a b c d Marcetelli [collegamento interrotto], su provincia.rieti.it, Provincia di Rieti. URL consultato il 2 ottobre 2021.
  10. ^ a b Alessandra Lancia, Rieti. Marcetelli e la sua creatura Monteflavio per un gemellaggio a distanza di oltre quattro secoli, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 17 luglio 2016. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  11. ^ Fulvio D'Amore, Vita e morte del brigante Berardino Viola (1838-1906), Napoli, Controcorrente, 2002, pp. 70-227.
  12. ^ Marcetelli, su parchilazio.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  13. ^ a b San Venanzio martire in Marcetelli, su chiesadirieti.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  14. ^ a b c Marcetelli, su lazioturismo.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  15. ^ a b Sergio Pasquandrea, Marcetelli, su treccani.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  16. ^ Escursione alla gola dell'Obito, su parchilazio.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  19. ^ Storico elezioni comunali di Marcetelli, su tuttitalia.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito istituzionale, su marcetelli.gov.it, Comune di Marcetelli. URL consultato il 29 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2021).
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