María Eugenia Vidal

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María Eugenia Vidal
María Eugenia Vidal nel 2019

Deputato dell'Argentina
In carica
Inizio mandato10 dicembre 2021

Governatrìce della Provincia di Buenos Aires
Durata mandato10 dicembre 2015 –
10 dicembre 2019
ViceDaniel Salvador
PredecessoreDaniel Scioli
SuccessoreAxel Kicillof

Vicesindaco di Buenos Aires
Durata mandato10 dicembre 2011 –
10 dicembre 2015
PredecessoreGabriela Michetti
SuccessoreDiego Santilli

Ministero delle politiche sociali Buenos Aires
Durata mandato28 maggio 2008 –
10 dicembre 2011
PredecessoreEsteban Bullrich
SuccessoreCarolina Stanley

Dati generali
Partito politicoProposta Repubblicana
UniversitàPontificia Università Cattolica Argentina

María Eugenia Vidal (Buenos Aires, 8 settembre 1973) è una politica argentina, dal 2015 al 2019 governatrice della provincia di Buenos Aires, la prima donna in carica e la prima non peronista dal 1987.[1][2] Membro di Proposta Repubblicana (PRO), ha precedentemente ricoperto il ruolo di ministro dello Sviluppo Sociale della Città di Buenos Aires e nel 2011 è stata eletta vicesindaco della città sotto Mauricio Macri. Dal 2021 è deputata nazionale per la coalizione Juntos por el Cambio.[3][4].

Durante il suo periodo come governatrice, Vidal fu chiamata "la Margaret Thatcher argentina" a causa della sua dura posizione contro i sindacati degli insegnanti di orientamento peronista.[5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

María Eugenia Vidal è nata a Buenos Aires nello storico quartiere di Flores nel 1973[6], si è laureata in scienze politiche alla Pontificia università cattolica argentina.

Nel 2015 si è candidata come governatrìce della Provincia di Buenos Aires per la coalizione Cambiemos sconfiggendo Aníbal Fernández del Fronte per la Vittoria con il 39.49% contro il 35.18% di Fernández.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposata dal 1998 con Ramiro Tagliaferro, politico e politologo, ex sindaco del partito Morón, con cui ha tre figli: Camila, María José e Pedro. I due si sono separati. Dal 2020 ha una relazione con il giornalista Enrique Sacco, vedovo della giornalista Débora Pérez Volpin.[7][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Ramiro Sagasti, Vidal dio la gran sorpresa y le ganó a Aníbal Fernández en la provincia, in La Nación, 26 ottobre 2015. URL consultato il 26 ottobre 2015.
  2. ^ (ES) Vidal, la mujer que desplazó al peronismo de su mayor bastión electoral, in La Avanguardia, 27 ottobre 2015.
  3. ^ (ES) María Eugenia Vidal se lanza como candidata en la ciudad y la UCR impulsa a Martín Tetaz como segundo en la lista, in La Nación.
  4. ^ (ES) María Eugenia Vidal se impuso en la Ciudad de Buenos Aires y Leandro Santoro quedó lejos, in La Nacion, ottobre 2021.
  5. ^ (ES) Carlos E. Cué, María Eugenia Vidal, ¿la Thatcher argentina?, in El País, 14 marzo 2017.
  6. ^ (ES) Ezequiel Spillman, Vidal, de alumna ejemplar a la chance de ser la vicejefa de Macri, in Perfil.com, 30 luglio 2011. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2012).
  7. ^ (ES) María Eugenia Vidal y Enrique Sacco: cómo fue que se dio el romance, su clarin.com. URL consultato il 10 giugno 2020.
  8. ^ (ES) Enrique Sacco, sobre María Eugenia Vidal: "Débora Pérez Volpin la puso en mi camino", su mdzol.com. URL consultato il 10 giugno 2020.

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