Lucio Furio Medullino (tribuno consolare 432 a.C.)

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Lucio Furio Medullino
Tribuno consolare della Repubblica romana
Nome originaleLucius Furius Medullinus
NascitaRoma
Morte?
GensGens Furia
Tribunato consolare432 a.C., 425 a.C., 420 a.C.

Lucio Furio Medullino (Roma, ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano del V secolo a.C..

Primo tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto tribuno consolare nel 432 a.C. con Lucio Pinario Mamercino, e Spurio Postumio Albo Regillense, tutti e tre patrizi, come i tribuni consolari dell'anno precedente[1].

Durante la magistratura, mentre Roma si riprendeva dalla pestilenza e dalla carestia sofferta l'anno precedente ed i plebei lamentavano il fatto che le massime magistrature repubblicane erano comunque appannaggio dei patrizi, Livio riporta delle tensioni contro Roma delle popolazioni vicine degli Etruschi, Volsci ed Equi[1].

Secondo tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 425 a.C. fu eletto per la seconda volta Tribuno consolare con Lucio Quinzio Cincinnato, Aulo Sempronio Atratino e Lucio Orazio Barbato[2].

Durante l'anno fu concessa una tregua di venti anni a Veio, sconfitta l'anno prima da Mamerco Emilio Mamercino davanti alle mura di Fidene, ed una tregua di tre anni agli Equi.

Terzo tribunato consolare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 420 a.C. fu eletto tribuno consolare per la terza volta insieme con Marco Manlio Vulsone, Lucio Quinzio Cincinnato e Aulo Sempronio Atratino.[3]

In quell'anno non ci furono scontri con le popolazioni vicine, ma in città ci furono tensioni per l'elezione dei questori, carica che anche per quell'anno fu ad appannaggio dei Senatori, anche se una nuova legge prevedeva che per quelli di nuova istituzione potessero essere eletti anche i plebei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 2, 25.
  2. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 3, 35.
  3. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 44. (In questo passo Livio afferma erroneamente come il tribunato in questione sia il secondo di Medullino, ma stando alle pagine precedenti è il terzo)
Predecessore Fasti consulares Successore
Marco Fabio Vibulano, Lucio Sergio Fidenate I e Marco Folio Flaccinatore 432 a.C.
con Spurio Postumio Albo Regillense e Lucio Pinario Mamercino
Tito Quinzio Peno Cincinnato e Gneo Giulio Mentone I
Tito Quinzio Peno Cincinnato III,
Marco Postumio Albino Regillense, Gaio Furio Pacilo Fuso e Aulo Cornelio Cosso
425 a.C.
con Lucio Quinzio Cincinnato, Aulo Sempronio Atratino e Lucio Orazio Barbato
Appio Claudio Crasso,
Lucio Sergio Fidenate II,
Spurio Nauzio Rutilo e Sesto Giulio Iullo
II
Numerio Fabio Vibulano
e
Tito Quinzio Capitolino Barbato
(420 a.C.)
con Marco Manlio Vulsone,
Lucio Quinzio Cincinnato III e
Aulo Sempronio Atratino
Agrippa Menenio Lanato I,
Spurio Nauzio Rutilo I,
Gaio Servilio Axilla e
Publio Lucrezio Tricipitino
III