Lophotus lacepede

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Pesce liocorno
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Osteichthyes
Sottoclasse Actinopterygii
Superordine Acanthopterygii
Ordine Lampridiformes
Famiglia Lophotidae
Genere Lophotus
Specie L. lacepede
Nomenclatura binomiale
''Lophotus lacepede''
Giorna, 1809
Sinonimi

Leptopus peregrinus, Lophotes cristatus, Lophotus cepedianus, Lophotus cristatus, Lophotus lacepedei

Il pesce liocorno[1] (Lophotus lacepede) è un pesce di mare appartenente alla famiglia Lophotidae, dell'ordine Lampridiformes.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una specie pressoché cosmopolita in acque tropicali e subtropicali, nota per il mar Mediterraneo occidentale, l'Oceano Atlantico adiacente, il mare Arabico, la California, l'Australia, eccetera. Sembra abbastanza raro ovunque ma forse è solo una specie difficile da osservare. Nei mari italiani è noto dappertutto ma non è comune.
Questa specie ha uno stile di vita pelagico e si incontra in acque poco profonde, di solito in mare aperto, a molte miglia dalla riva.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce ha un aspetto molto strano ed assolutamente inconfondibile. Il corpo è molto compresso lateralmente ed abbastanza alto, tende ad assottigliarsi verso la coda mentre dalla, parte della testa è molto alto ed ha un profilo anteriore pressoché rettilineo. L'occhio è relativamente grande, la bocca protrattile. La pinna dorsale è unica e lunghissima, parte dall'estremità anteriore con un primo raggio curiosamente allungato ed ispessito a mo' di corno e termina in prossimità della piccolissima pinna caudale. Anche la pinna anale, le pinne pettorali e le ventrali sono molto piccole, anzi, queste ultime possono mancare.
La colorazione dell'animale vivo non è molto ben nota, il dorso ed i fianchi sono blu-nero con vistose macchie rotonde argentee, dopo la morte i colori virano verso un azzurrino argenteo abbastanza uniforme. Tutte le pinne sono di colore rosso vivo.
Si tratta di un pesce di notevoli dimensioni, che può raggiungere i 2 metri di lunghezza.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti si cibano di pesciolini pelagici e di calamari, i giovani sono planctofagi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Uova e larve sono pelagiche, queste ultime hanno un lunghissimo primo raggio nella pinna dorsale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Ignota. Possiede una sacca che produce un liquido nero che può essere espulso dall'ano, si suppone che abbia funzioni difensive, come nei molluschi cefalopodi.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Avviene con palamiti o con reti a strascico, in maniera casuale. La carne, a detta dei pochi che l'hanno assaggiata, pare sia ottima.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991 ISBN 8842510033

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