Leonetta Bentivoglio

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Leonetta Bentivoglio (Aosta, 5 agosto 1952) è una giornalista e scrittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureata in filosofia all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha iniziato giovanissima a occuparsi di danza, come autrice e curatrice di libri (in particolare quelli dedicati a Pina Bausch) tradotti in diversi paesi [1] e come consulente e direttore artistico di importanti festival teatrali e musicali (tra i quali "Oriente Occidente" di Rovereto di cui è stata direttrice artistica per dieci anni). È stata consulente coreografica per due film di Federico Fellini, La città delle donne e E la nave va.

Ha collaborato con i settimanali L'Espresso e Panorama. Dagli anni Ottanta scrive per le pagine culturali di «Repubblica», occupandosi prevalentemente di musica classica e letteratura.

Ha firmato curatele e traduzioni. In particolare, per la collana i “Grandi Libri” di Garzanti, ha selezionato, curato e tradotto dall’inglese le short stories di Thomas Hardy (I tre sconosciuti e altri racconti, 2006).

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • La danza moderna, Milano, Longanesi, 1977
  • La danza contemporanea, Milano, Longanesi, 1985
  • Il teatro di Pina Bausch, Milano, Ubulibri, 1985 (tradotto in francese e in portoghese, nuova edizione ampliata nel 1991)
  • Il mio Verdi: dodici opere raccontate dai più grandi interpreti del nostro tempo, Roma, Socrates, 2000
  • Pina Bausch - Vieni, balla con me, Barbès, Firenze, 2008 (edito anche in francese con L'Arche e in tedesco con Suhrkamp)
  • Pippo Delbono: corpi senza menzogna, fotografie di Pippo Delbono, Firenze, Barbès, 2009
  • Il mio Verdi: quindici opere raccontate dai più grandi interpreti del nostro tempo, Roma, Castelvecchi, 2013 (edizione ampliata)
  • Pina Bausch – Una santa sui pattini a rotelle, Firenze, Clichy, 2015
  • E Susanna non vien: amore e sesso in Mozart (con Lidia Bramani), Milano, Feltrinelli, 2014 (Second edizione rivista e corretta, 2019)
  • Sylvia Plath – Il lamento della regina, Firenze, Clichy, 2017

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN17345807 · ISNI (EN0000 0000 8360 5830 · SBN RAVV014646 · LCCN (ENn78005115 · GND (DE1051011744 · BNF (FRcb127027273 (data) · J9U (ENHE987007413651805171 · NDL (ENJA00889730 · WorldCat Identities (ENlccn-n78005115