Lega del Gottardo

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La Lega del Gottardo (fr. Ligue du Gothard, ted. Gotthard-Bund) fu un'associazione creata in Svizzera durante la seconda guerra mondiale contro le tentazioni di alleanza col nazismo che stavano nascendo e si stavano rafforzando all'interno della confederazione. Si sciolse formalmente solo nel 1969[1].

Dopo le prime campagne militari vittoriose condotte dalla Germania, e in particolare dopo la Campagna di Francia, anche la Svizzera, ormai completamente accerchiata dalle forze dell'Asse, si sentì coinvolta. All'indomani della resa francese, il Consiglio Federale (il governo svizzero) renderà evidente la posizione ambigua delle autorità elvetiche con un discorso del suo Presidente, Marcel Pilet-Golaz, trasmesso alla radio il 25 giugno 1940[2], in cui si auspica l'"adozione" del "ritmo degli eventi"[3] sotto la "guida" del governo, qualunque decisione questi dovesse prendere[4].

Nello stesso mese di giugno del 1940, Denis de Rougemont fonda, insieme al filologo romanzo Theophil Spoerri, la Lega del Gottardo, per opporsi ad Hitler. Denis de Rougemont redige il Manifesto della Lega, di una decina di pagine, in cui espone i principi duplici cui l'organizzazione si ispirerà: da una parte un neutralismo attivo e dall'altra il ritorno ai valori fondanti dell'ideale elvetico, tra cui il federalismo, per far fronte "ad ogni costo" ai totalitarismi. Gli strumenti immediati della Lega consistevano in una manifestazione personale dei suoi membri.

La Lega è strutturata in modo federale, con antenne regionali. Il 17 giugno 1940 Denis de Rougemont firma un articolo sulla Gazette de Lausanne a seguito del quale verrà inviato negli Stati Uniti per una serie di conferenze. Nei fatti, si tratterà piuttosto di un modo per allontanarlo dalla Svizzera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gilcher-Holtey (2006) p. 170.
  2. ^ Il testo del discorso: Sito storico "Atrium" Archiviato il 20 maggio 2010 in Internet Archive..
  3. ^ "Les événements marchent vite : il faut adopter leur rythme."
  4. ^ "A vous, Confédérés, de le suivre, comme un guide sûr et dévoué, qui ne pourra pas toujours expliquer, commenter, justifier ses décisions". La traduzione di guide ("guida") con Führer nella versione tedesca del discorso, tenuto in francese, non fece che aumentare le sue ambiguità.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Gasser, Der Gotthard-Bund : eine schweizerische Widerstandsbewegung. Aus den Archiven, 1940-1948 (con prefazione di Friedrich Traugott Wahlen), Bern [etc.] : Haupt, 1984
  • Ingrid Gilcher-Holtey, Zwischen den Fronten: Positionskämpfe europäischer Intellektueller im 20. Jahrhundert, Berlin, Akademie Verlag, 2006 -ISBN 3-05-004254-0
  • Gonzague de Reynold, La Suisse de toujours et les événements d'aujourd'hui (a cura della Ligue du Gothard), Boudry: Éd. de la Baconnière, [1940]
  • Denis de Rougemont, Was ist der Gotthardbund?, Zürich : Schultheß & Co., 1941 (16 pp).
  • Theophil Spoerri, Eidgenössische Politik (a cura del Gotthard-Bund), Bern: Francke, 1942.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN154181223 · ISNI (EN0000 0001 2297 0217 · LCCN (ENno2013009059 · GND (DE2080725-9 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013009059