Lazarus Laughed

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Lazarus Laughed
commedia
AutoreEugene O'Neill
Lingua originaleInglese
Composto nel1925
 

Lazarus Laughed è una commedia scritta da Eugene O'Neill nel 1925. Il sottotitolo è "Una commedia per un teatro immaginario". È una lunga meditazione teo-filosofica con più di cento attori che compongono un coro mascherato. Nel formato teatrale, Lazarus Laughed sembra essere una tragedia greca, ma il messaggio di fondo è simile alle mystery play del Medioevo. La sua commedia The Great God Brown può essere considerata un'introduzione a questa commedia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Tragico è la situazione della tragedia il cui unico pubblico è se stesso! La vita è per ogni uomo una cellula solitaria le cui pareti sono specchi. Terrorizzato è Caligola dalle facce che fa! Ma io ti dico di ridere allo specchio, che vedendo la tua vita gay, potresti iniziare a vivere come ospite e non come condannato!»

La storia presenta personaggi ed eventi a seguito della risurrezione di Lazzaro di Betania da parte di Gesù. Poiché Lazzaro è il primo uomo a ritornare dal Regno dei Morti, la folla risponde con attenzione alle sue parole. Ancora e ancora dice loro che non c'è la morte, solo la risata eterna di Dio. Più Lazzaro ride, più diventa giovane e forte. Più ride, più sua moglie Miriam (che gli crede, ma non capisce la sua risata) invecchia e si indebolisce.

Le scene successive ritraggono una serie di prove (forse simili a quelle prove del Libro di Giobbe) da parte degli ebrei, romani e greci per provare la loro fedeltà a Lazzaro. Successivamente, membri della sua famiglia sono presi da lui, ma Lazzaro continua a ridere, anche se Miriam viene avvelenata dall'Imperatore romano Tiberio e continua fino a quando quest'ultimo lo brucia sul rogo.

Atti e scene[modifica | modifica wikitesto]

  • Primo atto: la prima e seconda scena sono ambientate in Betania
  • Secondo atto: la prima scena è ambientata ad Atene, la seconda scena a Roma
  • Terzo atto: la prima scena e la seconda scena sono ambientate nel palazzo di Tiberio
  • Quarto atto: la prima scena è ancora ambientata nel palazzo di Tiberio, la seconda invece si svolge all'interno di un teatro romano.

Storia della produzione[modifica | modifica wikitesto]

Da quando la commedia è stata pubblicata per la prima volta, non è quasi mai stata prodotta nei maggiori teatri. Il Pasadena Community Playhouse ha messo in scena la sua unica grande produzione e la sua prima mondiale nel 1928, con 151 attori e 420 ruoli, tra cui Irvin Pichel come protagonista.[1][2][3] La prima europea, di dimensioni più ridotte, ma ancora considerevole, è stata messa in scena nel 1971 dall'American Repertory Theatre in Europa (ARTE) con un cast di oltre 40 attori per lo più stupendi che recitano 150 ruoli diversi. Per un po' di forza in più il ruolo principale è stato affidato a Paul Abbott dell'American Conservatory Theater di San Francisco[4] Questa produzione itinerante è stata eseguita in inglese in diverti antichi anfiteatri all'aperto in Italia, tra cui il Teatro Grande (Pompei) tra le rovine di Pompei, il Teatro Romano di Verona e il magnifico Teatro antico di Taormina in Sicilia. Gli spettacoli sono stati anche offerti al Teatro Romano di Fiesole (vicino a Firenze e Villa Negroni a Lugano in Svizzera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Review of "Lazarus Laughed" Archiviato il 12 marzo 2007 in Internet Archive., Pasadena Community Playhouse, April 9, 1928 in Billboard, April 21, 1928, by H.O. Stechan
  2. ^ Program from the premiere 1928 Pasadena production of "Lazarus Laughed", su eoneill.com. URL consultato il 24 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
  3. ^ Wainscott, Ronald H., "Staging O'Neill". Cf. Chapter X, "Dithyrambs: Marco Millions and Lazarus Laughed", pp. 201-227, for a description of the staging of "Lazarus Laughed".
  4. ^ L. A. Times, July 24, 1971

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Lazarus Laughed è un'opera teatrale che risponde a tutti i dettagli a questa fede. Tenta di visualizzare con intensità uno spirito religioso che O'Neil ha percepito debolmente per tutta la sua vita. Lazzaro, caratterizzato all'inizio del dramma come un uomo che nella vita non era altro che un goffo contadino, ricorda Robert Mayo, ma ora trasformato ed esaltato dal suo viaggio oltre l'orizzonte più lontano. Caligola, deforme, scimmiesco nelle sue buffonate, è una distillazione di altri personaggi deformi spiritualmente di cui O'Neil si è preoccupato: la pelosa scimmia, Marco, con la sua gobba spirituale, il cappellano Billy Brown. Tiberio Cesare, Pompeia e Miriam mettono anche a fuoco in un contesto specificamente religioso le caratteristiche umane in cui, prima, O'Neil ha percepito una “debole indicazione” di spirito.

In Lazarus Laughed, comunque, abbiamo una positiva e gioiosa dichiarazione della voglia di vivere, una proclamazione fatta da un profeta idealista che è torturato senza dubbio, un uomo così sicuro del suo messaggio che ha effettivamente bandito la morte dal suo mondo; ma O'Neil ebbe cura di mettere questo profeta in un mondo duemila anni più giovane di adesso. Lazarus Laughed non è vita, è il sogno del drammaturgo tra un inferno precedente e successivo sulla terra.

  • Floyd, Virginia. (editor), Eugene O'Neill: A World View, Frederick Unger, 1979, ISBN 0-8044-2204-4. Cf pp. 255–256 on Lazarus Laughed, in the chapter "O'Neill, the Humanist" by Esther M. Jackson.
  • Floyd, Virginia., The Plays of Eugene O'Neill: A New Assessment, Frederick Unger, 1985, ISBN 0-8044-2206-0. Cf. pp. 319–333, on "Lazarus Laughed", in Chapter 2, "The Mariner's Horizon: Experimental Plays and Maturation".
  • Wainscott, Ronald H., Staging O'Neill: The Experimental Years, Yale University Press, 1988, ISBN 0-300-04152-7.
  • Winther, Sophus Keith., Eugene O'Neill: A Critical Study, Random House, 1934.