La testa degli italiani

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La testa degli italiani
AutoreBeppe Severgnini
1ª ed. originale2005
GenereSaggio
SottogenereSocietà
Lingua originaleitaliano

La testa degli italiani è un saggio di Beppe Severgnini, pubblicato nel 2005 dalla casa editrice italiana Rizzoli[1]. Il libro, sotto forma di letteratura di viaggio dai toni umoristici, tratta diversi aspetti della vita e dei comportamenti degli italiani.

Contenuti[modifica | modifica wikitesto]

«A questo punto, essere onesti con se stessi è la migliore forma di amor di patria»

L'autore, utilizzando il pretesto di un immaginario viaggio in diverse città italiane in compagnia di amici stranieri, analizza, con toni ironici, onesti e affettuosi, le abitudini, i vezzi, i vizi, i pregi e i difetti modo di essere e di agire degli italiani, cercando di superare gli stereotipi del caso[1][2][3].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il saggio è suddiviso in 10 capitoli, ognuno ambientato in un giorno e un luogo diverso, ulteriormente divisi in 3 sottocapitoli. Questa suddivisione permette di incasellare una o più caratteristiche.
1. Venerdì – Primo Giorno: da Malpensa a Milano

  • L’aeroporto, dove si dimostra che amiamo le eccezioni più delle regole
  • La strada, o la psicopatologia del semaforo
  • L’albergo, dove i casi unici non si accontentano di una stanza doppia

2. Sabato – Secondo Giorno: a Milano

  • Il ristorante, una forma di saggezza seduta
  • Il negozio, campo di battaglie perdute
  • Il locale, dove le volpi diventano pavoni

3. Domenica – Terzo Giorno: Ancora a Milano

  • Il condominio, luogo verticale per ossessioni trasversali
  • Il tinello, la centrale operativa del controspionaggio domestico
  • La camera da letto, il bagno e i problemi della privacy affollata

4. Lunedì – Quarto Giorno: verso la Toscana

  • Il treno, dove molti parlano, pochi ascoltano e tutti capiscono
  • Il museo, belle ragazze alle pareti
  • La televisione, dove la Signorina Seminuda si veste di significati

5. Martedì – Quinto Giorno: in Toscana

  • La campagna, dove si dimostra che siamo i maggiori produttori mondiali di sensazioni
  • La piazza italiana, uno strumento più versatile del coltellino svizzero
  • La finestra, il perimetro delle nostre fantasie (qua e là ghigliottinate da una tapparella)

6. Mercoledì – Sesto Giorno: a Roma

  • La banca, palestra di confidenza e diffidenza
  • L’ufficio, il teatro dell’anarchia ordinata
  • Il centro commerciale, prove d’America a domicilio

7. Giovedì – Settimo Giorno: a Napoli

  • Il marciapiede, o dell’individualismo collettivo
  • L’automobile e l’amore ribaltabile
  • L’agenzia di viaggi, dove la nazione allena incoscienza e patriottismo

8. Venerdì – Ottavo Giorno: in Sardegna

  • Il porto, il fascino complicato di una frontiera liquida
  • La spiaggia, un nudo riassunto
  • Il giardino, clausura fiorita

9. Sabato – Nono Giorno: a Crema

  • Il barbiere, l’edicola e le città-salvagente
  • Il monumento. Eppur si muove
  • La scuola, il laboratorio dei ricordi condivisibili

10. Domenica – Decimo Giorno: da Crema a Malpensa, passando per San Siro

  • La chiesa, dove ragioneremo del menu morale
  • Lo stadio, appunti di gastroenterologia sociale
  • L’orizzonte. Ovvero: ridateci Colombo

Nella versione in inglese è presente, inoltre, un undicesimo capitolo, intitolato "Epilogue: a letter from America".

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione è stata pubblicata da Rizzoli nel 2005. l'anno successivo, nel 2006 la casa editrice lo inserisce nella Serie "Libri Oro" ed viene tradotto in inglese col titolo di "La Bella Figura. A Field Guide to the Italian Mind" per la casa editrice Doubleday. Seguirono la versione francese (Flammarion, 2007), tedesca (Karl Blessing Verlag, 2007), finlandese (WSOY, 2007) e olandese ("Italianen voor gevorderden" - Nieuw Amsterdam, 2008).

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La critica del tempo accolse generalmente in modo favorevole l'opera. Il titolo riscosse successo anche negli Stati Uniti, con quattro edizioni nel giro di dieci giorni, critiche positive da diverse testate giornalistiche tra cui l'Herald tribune, il Time magazine e il New York Times, il quale ha promosso l'opera come "Book of the time"; l'autore, inoltre, è stato invitato in diversi programmi televisivi, tra i quali il The Today Show, talk show di punta della rete NBC [2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (IT) Beppe Severgini, La sfida di Beppe Severgnini: cinquanta motivi per i neoitaliani, in Corriere della Sera, 20 settembre 2007. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  2. ^ a b (IT) Severino Colombo, Severgnini scala le classifiche Usa, in Corriere della Sera, 27 agosto 2006, p. 35. URL consultato il 25 dicembre 2020.
  3. ^ (IT) Angela Divincenzo, Letteratura a Cervia con i libri da amare, in La Repubblica, 20 luglio 2005. URL consultato il 25 dicembre 2020.
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