La guerra per il Mezzogiorno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La guerra per il Mezzogiorno
Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870
AutoreCarmine Pinto
1ª ed. originale2019
Generesaggio
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneItalia meridionale

La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870 è un libro dello storico e scrittore Carmine Pinto.

L'autore espone un quadro complessivo del brigantaggio postunitario, di cui ricostruisce tutte le componenti fondamentali, ordinandole ed inserendole in un contesto storico e politico.[1]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il libro è diviso in 10 capitoli:

  • Rivoluzione nazionale e crisi di regime
  • Unificazione italiana e controrivoluzione borbonica
  • Il Mezzogiorno diviso
  • La guerra per Napoli
  • La crisi del 1862
  • Guerra di idee
  • Guerra di combattenti
  • Guerra di civili
  • Guerra della nazione
  • Epilogo. Vincitori e vinti

Il testo racconta la guerra sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia nel 1861, che continuò negli anni successivi come conflitto civile e nazionale tra opposti progetti di stato e di patria. Si analizza un conflitto asimmetrico che vide il nuovo Stato Italiano contro i borbonici e le bande dei briganti delle province napoletane, entrambi sostenuti da una vasta schiera di alleati nella penisola ed in Europa: nazioni, intellettuali, gruppi politici, istituzioni religiose.[2]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]