La generazione

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La generazione
AutoreSimone Lenzi
1ª ed. originale2012
GenereRomanzo
SottogenereRomanzo psicologico
Lingua originaleitaliano
AmbientazionePisa, contemporaneo

La generazione è un romanzo dello scrittore e musicista Simone Lenzi, pubblicato nel 2012.

Dall'opera, costruita come un ininterrotto flusso di coscienza del narratore, un erudito portiere di notte che con la moglie si affida alla fecondazione assistita per avere un figlio,[1] nel 2012 è stato liberamente[2] tratto il film Tutti i santi giorni per la regia di Paolo Virzì e co-sceneggiato dallo stesso Lenzi.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Il Libro d'oro non diceva del cane che si morde la coda, del pesce rosso che boccheggia nella palla di vetro, delle strade raggomitolate in rotatorie da cui non riusciamo a uscire. Né di quando il dare e l'avere non tornano più e l'economia domestica si complica di perdite, gli accorti risparmi vanno in fumo e, contando i bambini, gioia della casa, ci accorgiamo che non sono due. Che non sono neanche uno. Che non ci sono affatto. Che è passato tanto tempo e con il tempo ci siamo ammalati di qualcosa che invece non passa. Una costipazione di pensieri, forse.»

Il narratore, di cui non viene mai rivelato il nome, lavora come portiere di notte in un albergo di Pisa. La noia della routine viene alleviata dalle letture del protagonista che, forte di una vasta cultura e di ottima memoria, in un ininterrotto flusso di coscienza utilizza le citazioni e i rimandi alle letture effettuate,[1] soprattutto medici e filosofi del passato, da Aristotele a Lazzaro Spallanzani, da Ippocrate a Antoni van Leeuwenhoek, ma passando anche per Carlo Fontana, autore del manuale Il libro d’oro della donna, bibbia domestica degli anni cinquanta, e poeti come Yeats e Rutilio Namaziano, per descrivere il suo desiderio di paternità, il lungo e difficile percorso affrontato dalla coppia per avere un figlio e la paura del fallimento.[2][4]

Nonostante il massimo impegno di entrambi i coniugi, le loro speranze finiranno frustrate e il figlio tanto voluto non arriverà.[4] Sarà comunque possibile per i due protagonisti razionalizzare la mancanza di figli e ritrovare un equilibrio nella coppia.[2]

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Il narratore
Portiere di notte di un albergo di Pisa. Le citazioni e i molti richiami alle letture effettuate, costituiscono il fil rouge della narrazione. Desideroso di paternità, aiuta la moglie nell'affrontare un lungo e travagliato percorso di fecondazione assistita.
La moglie del narratore
Si affida al marito per il rispetto delle procedure tecniche legate al processo di fecondazione assistita, occupandosi invece personalmente degli adempimenti più noiosi.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marta Perego, Simone Lenzi: «A chi racconteremo le nostre storie?» su Grazia.it, Url consultato il 29.6.2014
  2. ^ a b c La generazione secondo Simone Lenzi video dell'autore su rai.it, Url consultato il 30.6.2014
  3. ^ Da mymovies.it, la scheda del film Tutti i santi giorni, su mymovies.it. URL consultato il 29.6.2014.
  4. ^ a b Lenzi

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]