L'abito nuovo (novella)

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L'abito nuovo
AutoreLuigi Pirandello
1ª ed. originale1913
GenereNovella
Lingua originaleitaliano
ProtagonistiMichele Crispucci

L’abito nuovo è una novella di Luigi Pirandello pubblicata nel 1913 sul Corriere della Sera, inclusa poi nella raccolta Raccolta “Donna Mimma” pubblicata nel 1925.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il protagonista della novella è il signor Crispucci; un uomo a cui è appena morta la moglie e che perciò deve firmare i moduli per l’eredità, stimata sulle duecentomila lire dall'avvocato Boccanera, per il quale egli fa da scrivano. Ma Crispucci vive in uno stato di ansia, non sapendo se accettare quell'eredità, frutto di una vita dissoluta: la donna infatti anni prima aveva abbandonato lui e la propria figlia, per intraprendere una carriera di canzonettista in locali equivoci. La novella termina col cedimento dell'uomo, che dopo un lungo viaggio ritorna a casa con un abito nuovo.

Recensione[modifica | modifica wikitesto]

La novella rispecchia lo stile dell’umorismo di Pirandello ossia; è possibile infatti intravedere una similitudine tra i vestiti indossati da Crispucci e la sua maschera. Egli non cambia mai l’abito se non alla fine del racconto: una volta tornato dal suo viaggio si presenta con l'abito nuovo, che segna l’uscita dalla “forma“ con cui tutti lo conoscevano.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Pirandello, Corriere della Sera,16 giugno 1913
  • Luigi Pirandello, Le due maschere, Casa editrice italiana di A. Quattrini, 1914
  • Luigi Pirandello, Donna Mimma, 1925
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