Kyoho

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Kyoho
Uva Kyoho
Dettagli
Sinonimi巨峰 葡萄 (Kyohō budō)
Paese di origineBandiera del Giappone Giappone
Colorenera
Bandiera della Cina Cina
Bandiera del Giappone Giappone
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Ampelografia
Degustazione

Le uve Kyoho (巨峰 葡萄 Kyohō budō, letteralmente "uve giganti di montagna") sono un incrocio simile alla Concord (Vitis vinifera × Vitis labrusca)[1][2] e tra Ishiharawase e le varietà dei "Centennial grapes"[3] popolari nell'Asia orientale.

Caratteristiche

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Come la Concord, Kyoho è una varietà a buccia robusta e facilmente separata dalla polpa[4]. Le uve Kyoho sono viola-nerastre, o quasi nere, con semi grandi. Gli acini sono particolarmente grandi e perfettamente tondi. La polpa è succosa, molto dolce e con una lieve acidità[5]. Essendo derivata sia pure con diversi incroci da labrusca, conserva il lieve tono di sapore "volpino" tipico della labrusca[6].

Le uve Kyoho furono prodotte per la prima volta nel 1937[7] nella Prefettura di Shizuoka, ma non furono definite con tale nome fino al 1946. Sono popolari in Giappone, Taiwan[8], Cina e Corea[9] per le loro dimensioni e per la polpa molto dolce. La polpa è tradizionalmente servita sbucciata come dessert e il succo è usato per preparare cocktail di chūhai.

Le aree di produzione sono soprattutto in Cina (90% della produzione), in Giappone è soprattutto nelle prefetture di Nagano e di Yamanashi[10]. In America è coltivata in Central Valley in California (USA) e Cile. Nel 2015 Kyoho era il vitigno più coltivato al mondo per superficie coperta (365.000 ha).[11]

  1. ^ (EN) Chinnapan Thanarut, Ching-Cheng Chen e Yau-Shiang Yang, Effect of streptomycin on induction of seedless berries in 'Kyoho' (Vitis vinifera L. x V. labruscana bailey) grapes (PDF). URL consultato il 12 giugno 2024.
  2. ^ (EN) Guo Cheng, Sihong Zhou e Jin Zhang, Comparison of transcriptional expression patterns of phenols and carotenoids in ‘Kyoho’ grapes under a two-crop-a-year cultivation system, in PLoS ONE, vol. 14, n. 1, 10 gennaio 2019, pp. e0210322, DOI:10.1371/journal.pone.0210322. URL consultato il 12 giugno 2024.
  3. ^ (EN) Masahiko Yamada e Akihiko Sato, Advances in table grape breeding in Japan, p. 38. URL consultato il 12 giugno 2024.
  4. ^ (EN) The Ultimate Grape Guide, su Kitchn. URL consultato il 12 giugno 2024.
  5. ^ (EN) A Guide to 7 Varieties of Grapes, su MICHELIN Guide. URL consultato il 12 giugno 2024.
  6. ^ (EN) OIV - International organization of vine and wine, Distribution of the world’s grapevine varieties (PDF), in Focus OIV 2017, p. 10. URL consultato il 12 giugno 2024.
  7. ^ (EN) Kyoho Grape | Local Grapes From Shizuoka Prefecture, su www.tasteatlas.com. URL consultato il 12 giugno 2024.
  8. ^ (EN) Ministry of Foreign Affairs, Republic of China (Taiwan), Grapes of promise, su Taiwan Today, 1º settembre 1968. URL consultato il 12 giugno 2024.
  9. ^ (EN) Gi-Cheol Song, GRAPE PRODUCTION IN THE REPUBLIC OF KOREA. URL consultato il 12 giugno 2024.
  10. ^ (EN) GRAPE PRODUCTION IN JAPAN, su www.fao.org. URL consultato il 12 giugno 2024.
  11. ^ (EN) Distribution of the world's grapevine varieties (PDF), su oiv.int, International Organisation of Vine and Wine, 28 febbraio 2018. URL consultato il 10 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2018).

Voci correlate

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Altri progetti

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