Konrad Bayer (problemista)

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Konrad Bayer

Konrad Bayer, scritto a volte Conrad Bayer (Olomouc, 10 novembre 1828Olomouc, 15 ottobre 1897), è stato un compositore di scacchi ceco naturalizzato austriaco.

Farmacista di professione, è considerato con Johann Berger uno dei maggiori esponenti della "scuola tedesca di composizione". La scuola tedesca, diversamente dalla scuola boema, privilegiava la difficoltà di soluzione rispetto all'eleganza delle posizioni di scacco matto. Fu tra i primi ad evitare chiavi di scacco o di cattura, dando un nuovo corso all'arte problemistica. Compose principalmente problemi in tre e più mosse.

Vinse il primo concorso problemistico tenuto nell'Ottocento, indetto nel 1856 a Londra dalla rivista The Era e organizzato da Johann Löwenthal. Partecipò poi con ottimi risultati a diversi concorsi internazionali:

  • New York 1857, abbinato al First American Chess Congress, il primo grande torneo organizzato negli Stati Uniti: primo premio;
  • Parigi 1860, organizzato dal Café de la Régence: secondo premio;
  • Londra 1862, abbinato al torneo London Chess Congress 1862 (vinto da Anderssen e primo grande torneo giocato da Steinitz): primo premio davanti a Josef Plachutta e Antonin Nowotny.[1]

Partecipò anche a concorsi italiani, nel 1876 vinse il secondo premio della Nuova Rivista degli Scacchi.[2]

Nel 1855 pubblicò sulla Leipziger Illustrierte Zeitung un matto in nove mosse ora noto come « il problema immortale », in cui il bianco sacrifica tutti i pezzi (donna, due torri, alfiere, cavallo e due pedoni) per creare una posizione in cui l'unico superstite, un pedone, dà matto.[3]

Due suoi primi premi:

Deutsche Schachzeitung, 1866
abcdefgh
8
b8 cavallo del nero
e8 donna del bianco
g7 pedone del nero
d6 pedone del nero
e6 alfiere del bianco
d5 cavallo del bianco
e5 re del nero
f5 pedone del bianco
g5 pedone del bianco
d4 donna del nero
e4 torre del nero
h4 cavallo del nero
c3 torre del bianco
e3 torre del bianco
h3 re del bianco
b2 alfiere del bianco
g2 cavallo del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh
Matto in due mosse  (10 + 7)

Soluzione:
1. Ce7 !   zugzwang

1... d5  2. Dxb8#
1... Cc6/d7/a6  2. Cc6#
1... g6  2. Qh8#
1... Cxg2/g6/f3/xf5  2. g6#
1... Dd3/d1  2. Rc5#/Rcxd3#

1... D ∼ 2. Tc5#
The Era, 1856
abcdefgh
8
h8 torre del nero
f7 alfiere del bianco
g7 cavallo del bianco
h7 torre del nero
f6 pedone del nero
h6 re del nero
f5 torre del bianco
h5 pedone del nero
f4 torre del bianco
h4 alfiere del nero
a3 alfiere del bianco
a1 re del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh
Matto in tre mosse  (6 + 6)

Soluzione:
1. Tg4 !  (min. Txh5# e Tg6#)

1. ...hxg4  2. Tg5! Axg5/fxg5  3. Cf5#
(2. ...Rxg5 3. Ac1#;  2...Txg7 3. Txh5#)
1. ...Ag5  2. Txg5! fxg5  3. Cf5#

 (2...Txg7  3. Txh5#)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il primo premio del concorso di Londra 1862 andò inizialmente all'inglese Joseph Campbell, ma in seguito gli venne ritirato perché in uno dei sei problemi da lui inviati, un matto in cinque, vennero trovati degli errori. Campbell si rifiutò però di restituire il premio in denaro.
  2. ^ Il primo premio andò al tedesco Franz Schruefer, il terzo allo spagnolo Aurelio Abela de la Torre. Ciascun partecipante doveva inviare tre problemi: uno di matto in due, uno di matto in tre e uno di matto in quattro mosse.
  3. ^ The Immortal Problem Archiviato il 4 marzo 2014 in Internet Archive.  su Chess.com

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

A. Chicco, G. Porreca, Dizionario enciclopedico degli scacchi, Mursia, Milano, 1971

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