John Murray, I marchese di Atholl

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
John Murray

Custode del sigillo privato di Scozia
Durata mandato1672 –
1680
MonarcaCarlo II
PredecessoreCharles Seton, II conte di Dunfermline
SuccessoreArchibald Douglas, I conte di Forfar

Dati generali
Suffisso onorificomarchese di Atholl

John Murray, I marchese di Atholl (2 maggio 16316 maggio 1703), è stato un politico scozzese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio di John Murray, I conte di Atholl, e di sua moglie, Jane Campbell, figlia di Sir Duncan Campbell di Glenorchy. Nel 1650 si unì al fallito tentativo di liberare Carlo II dai Covenanti[1], e fu, nel 1653, uno dei principali sostenitori dell'ascesa al potere del conte di Glencairn in opposizione ai piani inglesi di incorporare la Scozia nel Commonwealth e comandò 2.000 uomini alla battaglia. Alla fine fu obbligato ad arrendersi l'anno successivo a George Monck.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1660, divenne un consigliere e sceriffo di Fife. Nel 1663 è stato nominato Lord President of the Court of Session. Divenne il primo capitano generale della Royal Company of Archers nel 1670. Nel 1672 divenne Custode del Sigillo Privato di Scozia e il 14 gennaio 1673 divenne Lord della sessione straordinaria[1].

Nel 1670 succedette alla contea di Tullibardine alla morte di suo cugino, il IV conte ed è stato creato marchese di Atholl e visconte Glenalmond, il 7 febbraio 1676[1]. Nel 1676 commissionò a William Bruce la ricostruzione di Dunkeld House. La casa era stata gravemente danneggiata nel 1654, durante la guerra civile.

Gloriosa Rivoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Murray era inizialmente un sostenitore delle politiche di Lord Lauderdale, prendendo parte a un'incursione del 1678 contro i Covenanti, ma poi perse temporaneamente il favore reale consigliando moderazione riguardo alle misure prese contro di loro. Nel 1679, tuttavia, fu presente alla battaglia di Bothwell Bridge; nel luglio 1680 fu nominato vice ammiraglio di Scozia e nel 1681 presidente del parlamento.

Nel 1684 fu nominato lord luogotenente di Argyll[1], combatté vigorosamente contro il Archibald Campbell, IX conte di Argyll nell'Argyll's Rising del 1685 e fu determinante per sconfiggerlo. Murray fu nominato cavaliere nel 1687[1].

Si mostrò tiepido all'ascesa di Guglielmo III. Infine nell'aprile 1689 scrisse a Guglielmo III per dichiarare la sua fedeltà, e in maggio prese parte alla proclamazione di Guglielmo III e Maria II come re e regina a Edimburgo. Ma durante l'insurrezione del visconte Dundee permise che le sue truppe fossero utilizzate nella battaglia di Killiecrankie contro i sostenitori del nuovo re, il che contribuì alla sconfitta delle truppe del governo. Fu quindi convocato a Londra e imprigionato nel mese di agosto. Nel 1690 fu implicato nel complotto di Montgomery per restaurare Giacomo e successivamente in ulteriori intrighi giacobiti. Nel giugno 1691 ricevette la grazia e in seguito agì per il governo nella pacificazione delle Highlands[1].

Ironia della sorte, date le presunte inclinazioni giacobite di Murray, suo nipote, Lord George Murray, divenne un famoso generale dei giacobiti e fu responsabile del loro successo per la maggior parte della rivolta del 1745.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 5 maggio 1659, Lady Amelia Stanley (1633-22 febbraio 1702/1703), figlia di James Stanley, VII conte di Derby e di Charlotte de La Tremoille. Ebbero dodici figli:

  • John Murray, I duca di Atholl (24 febbraio 1660-14 novembre 1724);
  • Charles Murray, I conte di Dunmore (24 febbraio 1661-19 aprile 1710);
  • Lord James Murray (8 maggio 1663-30 dicembre 1719), sposò Anne Murray di Glenmuir, ebbero due figlie;
  • William Murray, II Lord Nairne (1664-3 febbraio 1726), sposò Margaret Nairne, ebbero quattro figli;
  • Lady Charlotte Murray (1663-1735), sposò Thomas Cooper, non ebbero figli;
  • Lady Amelia Murray (1666-1743), sposò in prime nozze Hugh Fraser, IX Lord Lovat, ebbero cinque figli, sposò in seconde nozze Simon Fraser di Beaufort[2];
  • Lady Jane Murray (1666-1670);
  • Sir Mungo Murray (1668-1700), sposò Rachel Beaverich, ebbero due figli[3];
  • Lord Edward Murray (1669-1743), sposò Katherine Skene;
  • Lord Henry Murray (1670);
  • Lady Katherine Murray (1672-1689);
  • Lord George Murray (1673-1691).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Cardo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Chisholm, 1911, p. 850.
  2. ^ Simon Fraser kidnapped; raped and forcibly married the unwilling Amelia Murray, whose family pursued him to the point of Fraser's forced exile.
  3. ^ Atholl Chronicles; Col.George Murray letter dated March 1699 concerning marriage negotiations between the Murray of Atholl family, and the father of Margaret Campbell, daughter of Lord Cessnock. Also see Christies Art Auction: Portrait of Lord Mungo Murray,viewed at christies.com -portrait by John M. Wright: http://www.christies.com/lotfinder/lot/john-michael-wright-a-highland-chieftain-portrait-1820608-details.aspx?intObjectID=1820608

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN73740613 · LCCN (ENnr94040241 · WorldCat Identities (ENlccn-nr94040241
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie