Into Gay Pride Ride

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Into Gay Pride Ride
album in studio
ArtistaNanowar of Steel
Pubblicazione2010
Durata52:47
Dischi1
Tracce16
GenerePower metal
Rock demenziale
FormatiCD, download digitale, streaming
Nanowar of Steel - cronologia
Album precedente
(2007)
Album successivo
(2014)

Into Gay Pride Ride è il secondo album in studio del gruppo musicale italiano Nanowar of Steel, pubblicato nel 2010.

L'album ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, consacrando il gruppo a livello internazionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Composto da 16 tracce, il disco rappresenta una parodia del power metal, in particolare di gruppi come Manowar, Blind Guardian e Rhapsody of Fire.

Le citazioni ad altri gruppi, metal e rock, sono costanti e numerose, e sono presenti sia nel testo delle canzoni che nelle melodie. L'introduzione del disco riprende Take the Time dei Dream Theater, dall'album Images and Words. Look at Two Reels gioca sulla pronuncia inglese dello stesso per riferirsi a Luca Turilli. Rap-sody è una rivisitazione in chiave hip hop di Emerald Sword dei Rhapsody of Fire, mentre i due brani conclusivi riprendono The Bard's Song dei Blind Guardian nelle sue due versioni In the Forest e The Hobbit, citando in forma parodica Voglio andare a vivere in campagna di Toto Cutugno.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Metropolis Part 3 - The Legacy – 0:09
  2. Nanowar – 4:04
  3. Stormlord of Power – 2:50
  4. The Nanowarrior's Prayer – 1:36
  5. Blood of the Queen – 7:41
  6. DJ Fernanduzzo – 0:48
  7. Odino & Valhalla – 5:48
  8. Radio Grafia II – 0:56
  9. Surprise Love – 6:33
  10. Forest of Magnaccions – 2:45
  11. 1 Vs. 100 – 1:17
  12. Look at Two Reels – 4:10
  13. Lamento erotico – 5:40
  14. RAP-sody – 1:52
  15. Karkagnor's Song - The Hobbit – 6:28
  16. Karkagnor's Song - In the Forest – 0:10

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Recensione di "Into gay pride ride" su truemeta.it, su truemetal.it. URL consultato il 22 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2010).
  2. ^ Recensione di "Into gay pride ride" su metastorm, su metalstorm.net. URL consultato il 15 settembre 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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