Ingeborg Walter

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Ingeborg Walter (Norimberga, 1934) è una storica, scrittrice e traduttrice tedesca residente da molti anni in Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allieva del medievalista tedesco Percy Ernst Schramm all'Università di Gottinga, dopo aver ottenuto una borsa di studio, trova impiego all'Istituto Storico Germanico di Roma.[1] Nella capitale italiana conosce Roberto Zapperi, con cui si sposa nel 1963.[1]

È stata per molti anni redattrice del Dizionario biografico degli italiani, dove ha curato il settore della storia medievale.[2] Ha scritto numerose opere sulla storia culturale, artistica e sociale del Rinascimento italiano, sia in italiano che in tedesco.[2]

Nel 2008 è stata professore invitato al Politecnico federale di Zurigo.[2][3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero della Francesca: Madonna del parto. Ein Kunstwerk zwischen Politik und Devotion, Francoforte sul Meno, Fischer Taschenbuch, 1992.
  • Casa Farnese. Caprarola, Roma, Piacenza, Parma., co-autrice con Roberto Zapperi, Parma, Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, 1994.
  • La Dignità del casato. Il salotto dipinto di Palazzo Farnese, co-autrice con Claudio Strinati, Roma, Edizioni dell'Elefante, 1995.
  • Piero della Francesca. La Madonna del parto, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1996.
  • Der Prächtige: Lorenzo de Medici und seine Zeit, Monaco di Baviera, Verlag C. H. Beck, 2003.
  • Lorenzo il Magnifico e il suo tempo, Roma, Donzelli Editore, 2005.
  • Il ritratto dell' amata. Storie d' amore da Petrarca a Tiziano, co-autrice con Roberto Zapperi, Roma, Donzelli Editore, 2006.
  • Die Strozzi: Eine Familie im Florenz der Renaissance, Monaco di Baviera, Verlag C. H. Beck, 2011.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) R. Zapperi, Eine italienische Kindheit, Verlag C. H. Beck, 2011, p. 170.
  2. ^ a b c (DE) Ingeborg Walter, su perlentaucher.de. URL consultato il 23-05-2020.
  3. ^ Ex professori, su italiano.ethz.ch. URL consultato il 23-05-2020 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2595111 · ISNI (EN0000 0001 0863 1972 · LCCN (ENn87800280 · GND (DE124558364 · BNF (FRcb126863770 (data) · J9U (ENHE987007596936205171